Recensione Tell me Why: una nuova sfida per Dontnod

di Roberto Vicario

Dontnod è una software house che non ha mai avuto paura di affrontare temi importanti, adulti e attuali. Sfruttando una struttura ludica ormai consolidata (e forse ormai un po’ traballante), i tre capitoli di Life is Strange usciti finora sul mercato hanno raccontato storie estremamente umane, per nulla banali e condite da quel tocco di sovrannaturale in grado di rendere il cocktail interessante e attrattivo per il grande pubblico. 

Con Tell Me Why gli sviluppatori mantengono la stessa formula utilizzata in precedenza, ma portano su schermo una storia che alza nettamente la posta in gioco, con un argomento tanto delicato quanto attuale: la transessualità.  Una sceneggiatura tutt’altro che facile, soprattutto in un periodo storico come quello attuale, ma allo stesso coraggioso e in grado di dare un contributo concreto alla comunità LGBTQ+.

Gli eventi, suddivisi in 3 capitoli che verranno rilasciati a cadenza settimanale, narrano la storia di Alyson e Tyler Ronan. Fratello e sorella che si ritrovano dopo dieci anni di separazione forzata. Dieci anni che li dividono anche da una tragica notte in cui la madre perde la vita per colpa di Tyler. Non vogliamo dirvi altro a livello puramente narrativo, e il motivo è tanto semplice quanto scontato: la storia, ancora una volta, è l'elemento principale all’interno dell’esperienza Dontnod e ricevere informazioni preliminari sarebbe come spoilerarvi parte di una pellicola. 

Quello che sicuramente possiamo aggiungere è che “Ritorno a Casa” (questo il nome del primo capitolo) racconta del ricongiungimento tra Alyson e Tyler. La prima è rimasta a vivere a Delos Lake (Alaska) nella cittadina d’origine, il secondo lo vediamo a percorso di transizione ormai completato, e rilasciato dal centro di Fireweed Residential Center. 

I due torneranno nella loro casa d’infanzia, nello stesso luogo dove si consumò l’orribile omicidio, decisi a vendere la casa e forse a chiudere definitivamente con il passato. Ovviamente, l’inizio di questa avventura è piuttosto lento, necessario per focalizzarsi sul personaggio di Tyler e introducendo una serie di argomenti e situazioni che sicuramente esploderanno nel secondo e terzo episodio. 

Ancora una volta i poteri soprannaturali giocano un ruolo centrale all’interno dell'esperienza. Fratello e sorella, legati da un legame indissolubile che solamente i gemelli possono avere, riescono a rivivere i loro ricordo sotto forma di apparizioni, oltre a poter comunicare a livello telepatico. Il primo potere, in particolare, è quello che in questo primo episodio ci ha stuzzicato maggiormente. Tyler e Alyson si troveranno spesso ad avere visioni differenti dello stesso passato, e starà al giocatore prendere la decisione migliore in un breve lasso di tempo. Decisioni che, come in tutti i giochi della software house francese, avranno pesanti ripercussioni sugli eventi futuri, con tanto di riepilogo finale sulla percentuale di scelte fatte dalla community. 

Al netto di un ritmo piuttosto lento che abbiamo già evidenziato, quella che non sembra più convincere pienamente è la struttura su cui è stato costruito il prodotto. Un’impalcatura che appare ormai davvero troppo rigida, relegata ad una serie di dialoghi e di flussi narrativi che non si adattano ma scorrono portando semplicemente il giocatore al prossimo bivio, alla prossima scelta. Attenzione, non stiamo dicendo che i contenuti siano poveri o mal raccontati, anzi! Quello che stiamo cercando di sottolineare è proprio il modo in cui tutto questo viene raccontato, un modo che forse inizia un po’ a sentire il peso degli anni, superato da una serie di dialoghi e situazioni (viste in altri giochi) decisamente più dinamiche. Vedremo come proseguirà la nostra avventura, appuntamento con il voto alla fine di questo interessante viaggio.