Nights of Azure

Nights of Azure
Supponiamo che tra la Gran Bretagna e la Scandinavia esista una grossa isola di nome Ruswal, e ipotizziamo che l'esistenza di questa ci sia sempre stata tenuta nascosta da una potente organizzazione denominata Vox Curia: questo perché su Ruswal abbondano le creature denominate Fiends, ossia esseri che sono mutati in demoni dopo aver toccato il sangue del Night Lord dispersosi al termine dello scontro con la mitica Santa. Ipotizziamo inoltre che una sacerdotessa di nome Lilysse sia stata scelta dalla Vox Curia per ripetere il sigillo sul Night Lord e che una mezzo-demone di nome Arnice sia deputata alla sua sicurezza.

Questo é in breve il contesto su cui si snoderà la vicenda di Nights of Azure, Action-JRPG sviluppato da Gust sulle tre console PlayStation. Il giocatore interpreterà il ruolo di Arnice, la quale non solo é immune agli effetti devastanti del “Sangue Blu” del Night Lord ma addirittura potrà utilizzare per vari scopi – tra cui quello di passare di livello – quello ottenuto dai nemici sconfitti. Nemici che saranno incarnati dai succitati Fiends o da demoni veri e propri (i cosiddetti “Sangue Puro”), ma Arnice avrà naturalmente svariate frecce al suo arco per affrontarli; ma andiamo con ordine.

Partendo dalla propria “base” in un hotel di Ruswal, Arnice potrà raggiungere varie locazioni che naturalmente si faranno via via più numerose e pericolose man mano che la storia procede: sarà sempre possibile ri-esplorare le zone già visitata in modo da svolgere missioni secondarie o semplicemente per racimolare un po' di oggetti o di Sangue, ma il tempo a disposizione per ciascuna esplorazione sarà limitato e presto o tardi si tornerà all'albergo. Il sistema di combattimento prevede attacco veloce, attacco potente, schivata, parata e attacco speciale, quest'ultimo che consuma parte di un'apposita barra ricaricabile col tempo o sferrando attacchi normali.



La prima arma su cui potrà contare Arnice sarà una grossa spada, ma aumentando di livello ne avrà altre tre a disposizione e potrà passare dall'una all'altra liberamente tramite la croce direzionale, sfruttandone così le peculiarità e i moveset. La ragazza per altro non sarà in battaglia da sola: potrà portare con se dei Fiend “liberati” denominati Servan [senza la “t” finale] che la seguiranno fedelmente a gruppi di quattro: in generale questi saranno gestiti dall'IA, ma il compito di evocarli (spendendo SP) e di utilizzare i loro attacchi speciali rimarrà appannaggio del giocatore.

Infine, la ragazza potrà risvegliare il proprio sangue misto per assumere temporaneamente (dopo aver riempito un'apposita barra) una forma demoniaca: esistono 5 forme differenti, la cui disponibilità e i cui tempi di ricarica dipenderanno dai Servan schierati; é però possibile preparare diversi “deck” di Servan e ciò fa sì che con un minimo di pianificazione siano disponibili più forme. Pianificazione che, ovviamente, potrete compiere solo all'albergo tra un'escursione e l'altra, decidendo anche come equipaggiare Arnice e i Servan, come spendere il Sangue e quali missioni secondarie accettare.

Dal punto di vista grafico il gioco presenta su PS4 svariati limiti ereditati dai sistemi di fascia inferiore, ma nel complesso ha un aspetto gradevole; lo stile scelto é comunque quello tipico dell'illustrazione e dell'animazione Giapponese, e in questo senso i modelli illuminati in Cel Shading svolgono egregiamente il loro compito. L'impatto cala nella realizzazione degli ambienti: sebbene infatti tra l'uno e l'altro la varietà non manchi (si va dalle fogne ai giardini settecenteschi, al teatro dell'opera, a strade piazze e altro ancora), presi singolarmente tendono ad essere alquanto ripetitivi. Ottima invece la colonna sonora, che fa largo uso della celesta e di altri strumenti tipici dell'epoca di riferimento, rendendo l'ambientazione molto godibile. L'intero gioco é doppiato in Giapponese e sottotitolato in Inglese.

Trailer d'annuncio


Nights of Azure si discosta parecchio dal portfolio a cui Gust ci ha abituato: la natura totalmente action delle parti giocate é infatti assai distante dai sistemi a turni della serie Atelier e da quello ibrido di Artonelico. In generale l'impatto col gameplay é discreto, ed anche se inizialmente é possibile percepire una certa semplicità di fondo le cose tendono a complicarsi man mano che si accede a nuove aree e soprattutto contro alcuni boss.

Una caratteristica interessante del titolo é la possibilità di scegliere se dedicare tempo alla gestione del personaggio e del deck di Servan o se limitarsi a utilizzare sempre i soliti demonietti e contare unicamente sulle proprie capacità in combattimento. Nel primo caso si avrà indubbiamente una rosa di possibilità più ampia e varia, ma saranno richiesti tempi più sostanziosi; nel secondo caso, invece, le cose saranno più immediate, sebbene alla lunga possano facilmente risultare ripetitive o progressivamente più ardue.

A margine é doveroso segnalare il fatto che, com'é tradizione per Gust ma in generale per una certa fetta “tradizionalista” di sviluppatori Nipponici, il gioco proporrà spesso e volentieri dialoghi, cinematiche o altre forma di siparietto: la mole di testo é comunque meno voluminosa ed invadente rispetto ad altri titoli (Atelier su tutti), altro segno di una concezione maggiormente mirata all'azione, ma é comunque presente. La peculiarità dell'ambientazione e le caratteristiche della storia e dei personaggi richiedono d'altronde un certo grado di approfondimento, necessario a far sì che i massacri dei Fiend non rimangano fini a loro stessi.

In conclusione, Nights of Azure é un Action-JRPG gradevole il cui unico vero limite risiede nello sviluppo tecnico, studiato per entrare agevolmente (e senza eccessivi sfoggi) su PS Vita ma che su PS4 indubbiamente risulta modesto. Trama, ambientazione e peculiarità del gameplay non mancheranno però di soddisfare i fan della Software House.


Nights of Azure
Il rapporto tra Arnice e Lilysse andrà ben oltre la semplice amicizia


Nights of Azure
7

Voto

Redazione

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Nights of Azure

Nights of Azure presenta un'ambientazione interessante, alcune soluzioni di gestione piuttosto accattivanti e un gameplay che, pur nella semplicità di fondo, riesce a soddisfare. Purtroppo su una piattaforma come PS4 appare tecnicamente un po' sottodimensionato, lasciando trasparire i limiti di una versione consorella su PS Vita, nonostante alcuni accorgimenti aiutino a rendere l'impatto più moderno. Si tratta comunque di un limite che non danneggia il gameplay ed il gioco é nel complesso discreto.

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