A Night On The Farm, non entrate in quella fattoria – Recensione PC

La recensione del minimale horror di Frozen Flame Interactive, una breve e inquietante avventura tra campi di grano e sinistre presenze

A Night On The Farm non entrate in quella fattoria  Recensione PC

Era una buia e nebbiosa notte. Il nostro muto e anonimo protagonista si era appena schiantato con la sua auto nel bel mezzo del nulla. Privo di mezzi per chiamare aiuto e punti di riferimento, inizia a vagabondare per strada, ritrovandosi infine innanzi una fattoria.

A Night On The Farm, non entrate in quella fattoria – Recensione PC

Il posto pare abbandonato, ma come ogni personaggio da film horror che si rispetti, inizia a rovistare in giro, trovando chiavi con cui accedere nelle varie stanze del villino e messaggi lasciati dai suoi inquilini. Ma qualcosa lo sta osservando... 

Questa era la premessa di A Night On The Farm, di Frozen Flame Interactive, un horror indipendente in prima persona con veste grafica retrò realizzato in Unity. Sento già qualcuno rabbrividire, e non per le tematiche trattate, ma dopo averlo provato posso dire che il titolo nel complesso non è affatto male, nonostante la breve durata e una storia criptica, scandita da parecchie scelte discutibili del protagonista (non siamo in Bioshock, dove iniettarsi la prima siringa di roba misteriosa a tiro ha senso, a meno che...).

A Night On The Farm, non entrate in quella fattoria – Recensione PC

Menù e controlli sembrano fare a cazzotti tra di loro, tanto che al momento utilizzare un pad si rivela proibitivo, ma con mouse e tastiera si è riesce a giocare senza intoppi, nonostante si debba convivere con una fastidiosa accelerazione del cursore, non disattivabile dalle opzioni, e un FOV abbastanza costipato. 

Sulla scia della maggior parte dei titoli appartenenti al filone, A Night To The Farm propone una formula “investigativa” in cui raccogliere per il livello oggetti e documenti utili a proseguire nell’avventura. Chiavi, keycard, lettere e audiocassette, per durare meno di un’ora il corredo è piuttosto fornito, e svolge un lavoro egregio nel guidare il giocatore. Perdersi è alquanto difficile, e in caso è sufficiente dare una ripassata al materiale raccolto (o passare in rassegna le poche aree già visitate in caso abbiate mancato qualcosa) per risalire al prossimo passo da compiere.

A Night On The Farm, non entrate in quella fattoria – Recensione PC

Quanto al fattore “horror”, senza fare spoiler, diciamo che Frozen Flame Interactive ha puntato più sulle atmosfere inquietanti che non a veri e propri spaventi (per la gioia del sottoscritto, non sopporto i jumpscare NdR), riuscendo a creare un sottofondo lugubre e inquieto, in cui si ha sempre l’impressione di essere osservati. Cosa effettivamente vera, visto che saremo seguiti da vicino da una presenza poco raccomandabile e che non tarderà a farsi viva, ma senza braccarci, limitandosi a guardare nell’ombra.  

Quindi no, niente inseguimenti o game over in A Night On The Farm, che punta tutta su storia e location per conquistare lo spettatore. Un proposito in cui riesce solo in parte, con una vicenda dagli spunti interessanti ma troppo sbrigativa per rapire e circostanze che non fanno paura, anche quando prova a inserire nel canovaccio ambienti più “disturbanti”, complice la consapevolezza che là fuori non c’è nulla di cui avere timore.

A Night On The Farm, non entrate in quella fattoria – Recensione PC

Buono il doppiaggio in inglese e la colonna sonora d’accompagnamento; convincente anche il pixelloso filtro che riporta alla mente il primo Silent Hill su PS1, anche se gli ambienti sono spesso troppo scarni per sfruttarlo appieno. Come già anticipato, il gioco è piuttosto breve, si arriva ai titoli in coda in un’oretta scarsa, ma vanta diversi finali legati a un paio di scelte verso il finale che incentivano a rigiocarlo. E poi costa veramente poco.

A Night On The Farm
6.5

Voto

Redazione

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A Night On The Farm

Un discreto walking simulator in salsa horror, un breve viaggio raccontato con perizia ma forse troppo condensato per imprimersi a fuoco nella memoria dei videogiocatori. Nondimeno, si tratta di un’esperienza intrigante, sebbene meccanicamente e tecnicamente semplice, che vi regalerà una gradevole storia della mezzanotte e qualche spunto su cui riflettere, casomai il team di sviluppo orchestrasse un sequel. Si prega di aggiustare i controlli tramite gamepad e fornire opzioni meno restrittive. 

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