Abzu
di
Roberto Vicario
Abzu é stato sicuramente uno dei titoli più chiacchierati dell'E3 2016 che si é concluso pochi mesi fa. La sua natura, profondamente legata ad un concetto di gioco già visto all'interno dello splendido Journey, ha letteralmente ammaliato gli addetti ai lavori presenti in quel di Los Angeles. Improvvisamente, il neonato team di Santa Monica Giant Squid, si é quindi trovato a gestire una pressione non da poco.
Dopo alcune settimane d'attesa siamo riusciti a mettere finalmente le mani sul titolo e indossate pinne e maschera ci siamo immersi nei vasti e profondi oceani di Abzu. Scoprite insieme a noi un viaggio che si é rivelato intenso, affascinante e ricco di emozioni.
Partiamo subito con una dovuta precisazione. Guardando i filmati di gameplay rilasciati non é difficile notare una similarità, quasi totale, con un titolo che nel 2013 aveva rapito i giocatori di tutto il mondo. Stiamo ovviamente parlando di Journey.
Non é un caso che le similitudini tra Abzu ed il titolo originariamente uscito su PS3 si sprechino, e questo perché all'interno di Giant Squid troviamo due elementi che avevano contribuito in maniera sostanziale alla realizzare del gioco di Thatgamecompany. Stiamo parlando di Matt Nava e Austin Wintory, rispettivamente Creative director e compositore di Journey.
Possiamo quindi affermare che Abzu sia il seguito spirituale di Journey? Sotto certi aspetti si.
Nel gioco pubblicato da 505 ci troveremo nei panni di un sub dotato esclusivamente di una specie di muta completamente nera e di lunghe pinne gialle. Tutto inizia in mezzo ad un oceano. Siamo a galla e intorno a noi il vuoto totale, nessuna sagoma in lontananza che ci ricorda anche solo vagamente la forma della terra. Siamo così costretti ad immergerci, ed é qui che il gioco inizia a regalare emozioni.
Tutto si sviluppa sott'acqua, attraverso una serie di livelli che ci porteranno ad esplorare le più recondite profondità marine, a scoprire antiche rovine dimenticate e soprattutto a fare conoscenza della vastissima fauna che popola le acque della terra.
All'interno di Abzu non esiste una vera e propria narrazione. Non ci sono testi da leggere o dialoghi da ascoltare. Tutto é legato alle immagini. Mentre ci addentriamo nelle profondità marine dovremo fare attenzione all'ambiente che ci circonda, interpretare tutto quello che si imbatte sul nostro cammino e alla fine - esattamente come in Journey - saremo noi a dover dare una vera e propria interpretazione al nostro viaggio. Ovviamente niente di quello che troveremo é stato messo a caso e, come suggerisce il titolo stesso (la parola Abzu può essere tradotta come “oceano della saggezza”.) degli elementi a cui la storia si ispira, sono reali e più precisamente presi dalla cultura mesopotamica. Detto questo però, non vogliamo aggiungere davvero nulla di più e lasciare a voi il piacere di addentrarvi e esplorare una storia che se giocata con il giusto spirito sarà davvero in grado di emozionarvi.
Giudicare Abzu é davvero complicatissimo. La natura stessa del titolo porta sulla sue spalle una componente di soggettività troppo forte, e solamente le emozioni che il viaggio stesso vi ha trasmesso, potranno essere i giudici supremi della vostra esperienza. Non c'é un vero e proprio gameplay all'interno del gioco. Con R2 faremo nuotare il nostro protagonista, con il quadrato interagiremo con alcuni elementi del fondale marino mentre con la x potremo nuotare più velocemente.
All'interno del nostro viaggio l'interazione e il grado di sfida sono ridotti davvero all'osso. Tutto sarà legato solamente al senso di scoperta, alla curiosità di andare a scovare ogni singola traccia che può aggiungere un puzzle alla storia e farvi capire qualcosa di più di un luogo estremamente affascinante…e fidatevi: da scoprire all'interno di Abzu c'é davvero tantissimo.
Se in Journey la chiave del viaggio era fondamentalmente legata alla solitudine del protagonista, in questo seguito spirituale il nostro sub non sarà mai solo, ma costantemente in compagnia di una fauna marina bellissima, ricca e soprattutto estremamente viva. Sotto questo aspetto il lavoro svolto dagli sviluppatori é davvero ineccepibile. In base alla zona in cui ci troveremo, a popolarla ci saranno un sacco di specie differenti. Banchi di pesci che si muovo come schegge impazzite, gigantesche balene che si mostrano in tutta la loro maestosità, simpatici delfini che ci faranno compiere balzi sulla superficie dell'oceano e ovviamente i temibili squali.
Questa variegata fauna si muoverà all'interno di ambienti estremamente suggestivi che risaltano un level design che abbiamo trovato praticamente perfetto se giudicato sotto l'aspetto dell'esplorazione e dell'impatto visivo. Barriere coralline, catene rocciose subacquee, distese di alghe dentro cui perdersi e molto altro ancora che lasciamo a voi il piacere di scoprire. In ognuno di questi luoghi, inoltre, potremo scovare dei portali coperti da coralli che una volta attivati rilasceranno una nuova specie che si mischierà a quelle già presenti nell'area, andando così a modificare la stessa catena alimentare del luogo.
Forti del lavoro fatto sotto questo aspetto, gli sviluppatori hanno infatti inserito dei totem a forma di squalo che serviranno da punti di meditazione. Interagendo con essi potremo semplicemente contemplare quello che ci circonda, e sfruttando lo stick del nostro pad, osservare più da vicino ogni singola razza che popola la zona in cui ci troviamo. Squali che si nutrono di piccoli pesci, polpi che si muovono agitando i loro tentacoli e davvero molto altro. Perdersi nelle splendide animazioni realizzate dagli sviluppatori di Giant Squid, vi assicuriamo che é di una facilità disarmante. Non bisogna poi dimenticare ovviamente la colonna sonora che, più che in altri titoli, é parte fondamentale dell'esperienza di gioco. Le composizioni di Wintory ci accompagneranno per tutta la durata del nostro viaggio, regalandoci momenti davvero poetici e toccanti.
Oltre ai portali, nel corso del nostro viaggio avremo anche la possibilità di interagire con dei piccoli droni (che avranno sostanzialmente la funzione di farci passare da una zona all'altra aprendoci dei piccoli varchi) e con una serie di gusci che, sparsi qua e la per le varie sezioni, dovranno essere collezionati tutti. Questo, é tra l'altro l'unico vero elemento che potrebbe spingere il giocatore a cimentarsi in una seconda run, nella speranza di raccoglierli tutti.
La durata di Abzu é inoltre molto soggettiva, trattandosi appunto di un gioco ricco di esplorazione. La nostra prima partita é durata comunque circa cinque ore, un tempo tutto sommato onesto se rapportato anche al prezzo a cui il gioco viene venduto.
Dare quindi un giudizio più che mai oggettivo su Abzu é davvero un compito arduo. Sotto l'aspetto puramente tecnico il gioco é estremamente valido, ma per quanto riguarda la componete puramente ludica l'esperienza e le emozioni che questo intrigante viaggio riesce a trasmettervi sono quanto di più soggettivo possa esistere. Possiamo però dirvi questo: se siete alla ricerca di un titolo dalla forte componete di interazione non é sicuramente quello che fa per voi, se invece siete persone in grado di emozionarsi davanti a passaggi audio visivi quasi poetici, o più semplicemente avete la curiosità dell'esplorazione, Abzu sarà un viaggio che difficilmente uscirà dalla vostra testa e dal vostro cuore.
Dopo alcune settimane d'attesa siamo riusciti a mettere finalmente le mani sul titolo e indossate pinne e maschera ci siamo immersi nei vasti e profondi oceani di Abzu. Scoprite insieme a noi un viaggio che si é rivelato intenso, affascinante e ricco di emozioni.
Lost at sea
Partiamo subito con una dovuta precisazione. Guardando i filmati di gameplay rilasciati non é difficile notare una similarità, quasi totale, con un titolo che nel 2013 aveva rapito i giocatori di tutto il mondo. Stiamo ovviamente parlando di Journey.
Non é un caso che le similitudini tra Abzu ed il titolo originariamente uscito su PS3 si sprechino, e questo perché all'interno di Giant Squid troviamo due elementi che avevano contribuito in maniera sostanziale alla realizzare del gioco di Thatgamecompany. Stiamo parlando di Matt Nava e Austin Wintory, rispettivamente Creative director e compositore di Journey.
Possiamo quindi affermare che Abzu sia il seguito spirituale di Journey? Sotto certi aspetti si.
Nel gioco pubblicato da 505 ci troveremo nei panni di un sub dotato esclusivamente di una specie di muta completamente nera e di lunghe pinne gialle. Tutto inizia in mezzo ad un oceano. Siamo a galla e intorno a noi il vuoto totale, nessuna sagoma in lontananza che ci ricorda anche solo vagamente la forma della terra. Siamo così costretti ad immergerci, ed é qui che il gioco inizia a regalare emozioni.
Tutto si sviluppa sott'acqua, attraverso una serie di livelli che ci porteranno ad esplorare le più recondite profondità marine, a scoprire antiche rovine dimenticate e soprattutto a fare conoscenza della vastissima fauna che popola le acque della terra.
Solamente le emozioni che il viaggio stesso vi ha trasmesso, potranno essere i giudici supremi della vostra esperienza.
All'interno di Abzu non esiste una vera e propria narrazione. Non ci sono testi da leggere o dialoghi da ascoltare. Tutto é legato alle immagini. Mentre ci addentriamo nelle profondità marine dovremo fare attenzione all'ambiente che ci circonda, interpretare tutto quello che si imbatte sul nostro cammino e alla fine - esattamente come in Journey - saremo noi a dover dare una vera e propria interpretazione al nostro viaggio. Ovviamente niente di quello che troveremo é stato messo a caso e, come suggerisce il titolo stesso (la parola Abzu può essere tradotta come “oceano della saggezza”.) degli elementi a cui la storia si ispira, sono reali e più precisamente presi dalla cultura mesopotamica. Detto questo però, non vogliamo aggiungere davvero nulla di più e lasciare a voi il piacere di addentrarvi e esplorare una storia che se giocata con il giusto spirito sarà davvero in grado di emozionarvi.
Giudicare Abzu é davvero complicatissimo. La natura stessa del titolo porta sulla sue spalle una componente di soggettività troppo forte, e solamente le emozioni che il viaggio stesso vi ha trasmesso, potranno essere i giudici supremi della vostra esperienza. Non c'é un vero e proprio gameplay all'interno del gioco. Con R2 faremo nuotare il nostro protagonista, con il quadrato interagiremo con alcuni elementi del fondale marino mentre con la x potremo nuotare più velocemente.
All'interno del nostro viaggio l'interazione e il grado di sfida sono ridotti davvero all'osso. Tutto sarà legato solamente al senso di scoperta, alla curiosità di andare a scovare ogni singola traccia che può aggiungere un puzzle alla storia e farvi capire qualcosa di più di un luogo estremamente affascinante…e fidatevi: da scoprire all'interno di Abzu c'é davvero tantissimo.
Una fauna marina emozionante
Se in Journey la chiave del viaggio era fondamentalmente legata alla solitudine del protagonista, in questo seguito spirituale il nostro sub non sarà mai solo, ma costantemente in compagnia di una fauna marina bellissima, ricca e soprattutto estremamente viva. Sotto questo aspetto il lavoro svolto dagli sviluppatori é davvero ineccepibile. In base alla zona in cui ci troveremo, a popolarla ci saranno un sacco di specie differenti. Banchi di pesci che si muovo come schegge impazzite, gigantesche balene che si mostrano in tutta la loro maestosità, simpatici delfini che ci faranno compiere balzi sulla superficie dell'oceano e ovviamente i temibili squali.
Questa variegata fauna si muoverà all'interno di ambienti estremamente suggestivi che risaltano un level design che abbiamo trovato praticamente perfetto se giudicato sotto l'aspetto dell'esplorazione e dell'impatto visivo. Barriere coralline, catene rocciose subacquee, distese di alghe dentro cui perdersi e molto altro ancora che lasciamo a voi il piacere di scoprire. In ognuno di questi luoghi, inoltre, potremo scovare dei portali coperti da coralli che una volta attivati rilasceranno una nuova specie che si mischierà a quelle già presenti nell'area, andando così a modificare la stessa catena alimentare del luogo.
Forti del lavoro fatto sotto questo aspetto, gli sviluppatori hanno infatti inserito dei totem a forma di squalo che serviranno da punti di meditazione. Interagendo con essi potremo semplicemente contemplare quello che ci circonda, e sfruttando lo stick del nostro pad, osservare più da vicino ogni singola razza che popola la zona in cui ci troviamo. Squali che si nutrono di piccoli pesci, polpi che si muovono agitando i loro tentacoli e davvero molto altro. Perdersi nelle splendide animazioni realizzate dagli sviluppatori di Giant Squid, vi assicuriamo che é di una facilità disarmante. Non bisogna poi dimenticare ovviamente la colonna sonora che, più che in altri titoli, é parte fondamentale dell'esperienza di gioco. Le composizioni di Wintory ci accompagneranno per tutta la durata del nostro viaggio, regalandoci momenti davvero poetici e toccanti.
Oltre ai portali, nel corso del nostro viaggio avremo anche la possibilità di interagire con dei piccoli droni (che avranno sostanzialmente la funzione di farci passare da una zona all'altra aprendoci dei piccoli varchi) e con una serie di gusci che, sparsi qua e la per le varie sezioni, dovranno essere collezionati tutti. Questo, é tra l'altro l'unico vero elemento che potrebbe spingere il giocatore a cimentarsi in una seconda run, nella speranza di raccoglierli tutti.
La durata di Abzu é inoltre molto soggettiva, trattandosi appunto di un gioco ricco di esplorazione. La nostra prima partita é durata comunque circa cinque ore, un tempo tutto sommato onesto se rapportato anche al prezzo a cui il gioco viene venduto.
Dare quindi un giudizio più che mai oggettivo su Abzu é davvero un compito arduo. Sotto l'aspetto puramente tecnico il gioco é estremamente valido, ma per quanto riguarda la componete puramente ludica l'esperienza e le emozioni che questo intrigante viaggio riesce a trasmettervi sono quanto di più soggettivo possa esistere. Possiamo però dirvi questo: se siete alla ricerca di un titolo dalla forte componete di interazione non é sicuramente quello che fa per voi, se invece siete persone in grado di emozionarsi davanti a passaggi audio visivi quasi poetici, o più semplicemente avete la curiosità dell'esplorazione, Abzu sarà un viaggio che difficilmente uscirà dalla vostra testa e dal vostro cuore.
Abzu
8.5
Voto
Redazione
Abzu
Abzu rientra nel filone di Journey, Flower o Everybody's Gone to the Rapture . Esperienze più che veri e propri giochi, in cui la componente empatica ed emotiva gioca un ruolo fondamentale. Esclusi questi elementi soggettivi, possiamo comunque affermare che il gioco realizzato da Giant Squid, sotto l'aspetto puramente tecnico, é un vero e proprio gioiello. Un oceano affasciante e popolato in maniera credibile da una fauna viva e attiva, il tutto accompagnato da una componente sonora che si pone come protagonista assolutata dell'esperienza. Due punti a favore di un titolo che merita le attenzioni dei giocatori più accaniti e sperimentali.