Nessuna obiezione alla recensione di Ace Attorney Investigations Collections

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Appassionati di processi: gioite! No, non stiamo per recensire il gioco di Un giorno in pretura (purtroppo, ma se qualcuno è interessato noi abbiamo un pitch nel cassetto già bello e pronto), bensì il ritorno sugli schermi di console e PC di Ace Attorney. Dopo la trilogia contenente i primi capitoli uscita qualche anno fa, da pochi giorni è disponibile la nuovissima Ace Attorney Investigations Collections che racchiude i due spin-off della serie Investigations con protagonista l'eclettico Phoenix Wright nata su DS, di cui il secondo risultava fino ad ora inedito in occidente. 

Nessuna obiezione alla recensione di Ace Attorney Investigations Collections

Ace Attorney Investigations Collections, novità dal passato 

Pur trattandosi di spin-off, i due titoli della saga Investigations introducono alcune novità nella classica ricetta di Ace Attorney che riescono a movimentare un po’ le acque rispetto alla saga principale. La novità più rilevante sul piano delle meccaniche è il Logic System. Questa nuova modalità va ad affiancarsi alla classica raccolta di indizi sparsi per lo scenario da collegare tra di loro per tramutarli in prove. In questa occasione, durante i sopralluoghi della scena del crimine, il nostro Miles può rilevare anche fatti e situazioni fuori posto, che forniscono indicazioni sullo svolgersi degli eventi. Unendo tra loro due deduzioni logiche si possono dunque eliminare dal campo d’esame ricostruzioni incongruenti e far avanzare la trama lungo i giusti binari. 

Questa nuova modalità di indagine si inserisce all’interno di un’altra novità per la serie, ovvero l’esplorazione tridimensionale degli ambienti. Se nei capitoli principali eravamo abituati ad esaminare nel dettaglio schermate statiche in cerca di elementi fuori posto, nei due episodi di Investigations questi momenti si affiancano ad altri in cui muoviamo Miles per lo scenario in cerca di punti di interesse. Dal punto di vista pratico non cambia molto, siamo pur sempre chiamati ad esaminare il luogo del delitto e raccogliere elementi utili a incastrare il colpevole. L’esplorazione in terza persona, però, contribuisce ad aggiungere profondità narrativa al racconto grazie alle costanti interazioni tra i personaggi in scena che esaltano il pregio migliore della saga, ovvero quella capacità di mischiare dramma e commedia dell’assurdo, momenti di disperazione che si alternano a ga dissennate. 

Ulteriore aggiunta che fa la sua comparsa nel secondo episodio di Investigations e che lega insieme i due aspetti citati poc'anzi è il Mind Chess. Questa nuova meccanica fa la sua comparsa all'interno di alcuni dialoghi e gioca con la passione di Miles Edgeworth per gli scacchi, che il gioco furbescamente non perde occasione di ricordarci. Personalmente, ho apprezzato questa aggiunta un po’ meno del Logic System. Anzi, a dirla tutta non si può nemmeno definirla come una vera e propria aggiunta, quanto piuttosto una decorazione. In fondo non modifica il duello verbale e la sua evoluzione, ma sovrappone a questo un nuovo livello di lettura, con la schermata della scacchiera che appare a mostrare graficamente l’evoluzione del confronto. Una volta distrutti tutti i pezzi dell’avversario, il duello è vinto e la trama può procedere. Ad addolcire la pillola, ovvero le ulteriori interruzioni in un gioco che non annovera la fluidità tra i suoi punti forti, ci pensa però il livello sempre alto della scrittura, che mescola approfondimento psicologico e momenti di nonsense, senza perdere mai però l’impronta di un buon racconto giallo. 

Nessuna obiezione alla recensione di Ace Attorney Investigations Collections

Novità dal presente 

Queste, tuttavia, sono tutte novità vecchie, se mi perdonate l’ossimoro, legate alla scarsa diffusione dei due giochi in occidente, e dire scarsa è un eufemismo considerando che il secondo non è mai arrivato dalle nostre parti. Passando invece alle introduzioni legate alla Collection, la prima e la più evidente è il restyle in HD della grafica. Si tratta di un cambio piuttosto netto, un balzo dalla pixel art originale a un 2D disegnato in stile chibi. Personalmente, amo poco questi upgrade, ma immagino che dipenda dal mio anno di nascita e dal legame affettivo con i pixel. Per venire incontro anche alla fascia diversamente giovane dei giocatori, tuttavia, è possibile passare da uno stile all’altro con un semplice click in qualunque momento, una soluzione che fa contenti tutti. 

Se invece come me soffrite un po’ la costante frammentazione dell’esperienza di gioco, che avanza al ritmo dei click necessari per mandare avanti i dialoghi, apprezzerete sicuramente l’opzione Autoplay che consente di avanzare automaticamente le conversazioni, richiedendo l’intervento del giocatore solo laddove sia necessario operare una scelta. Se invece avete problemi con la logica, in vostro soccorso arriva lo Story Mode, che estremizza ancora di più il concetto di gioco che si gioca da solo risolvendo in autonomia anche le sezioni di enigmi e deduzioni. Con entrambe le opzioni attive, Ace Attorney Investigations Collections diventa sostanzialmente un film di animazione, ma attenzione, in questo caso non sbloccherete nessun tipo di achievement, perciò se siete fissati col punteggio tenetelo a mente.

Per completare l’elenco delle aggiunte, inevitabile nelle recensioni di una collection, è necessario citare anche la suddivisione in capitoli delle due avventure nel menù principale, che consente di accedere rapidamente alla scena desiderata dopo averla completata, oltre a una discreta galleria di immagini, animazioni e sketch assortiti, che fanno sempre la loro scena e spesso strappano anche un sorriso (anche se personalmente non mi capita mai di sfogliarli più d'una volta). Ciliegina finale è la presenza di diverse lingue nei sottotitoli tra cui tuttavia non figura l’italiano, perciò tenete a mente che per apprezzare fino in fondo Ace Attorney Investigations Collections è necessaria una buona confidenza con l’inglese (o, in alternativa, francese, tedesco, giapponese, coreano o cinese).

Nessuna obiezione alla recensione di Ace Attorney Investigations Collections

 

 

 

Ace Attorney Investigations Collection
7.5

Voto

Redazione

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Ace Attorney Investigations Collection

La raccolta proposta da Capcom fa quello che deve fare una collection, senza particolari guizzi. Le novità introdotte sono la normalità per riproposizioni di questo tipo, ma si incastrano bene nelle meccaniche di gioco e svolgono piacevolmente il loro compito ed effettivamente migliorano la qualità dell’esperienza. Il valore aggiunto nel caso di Ace Attorney Investigations Collections sta nella rarità dei giochi che propone, in particolare il secondo che si affaccia in occidente per la prima volta proprio grazie a questa edizione.

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