Ace Combat: Distant Thunder
di
Redazione Gamesurf
Quando si parla di simulatori di volo arcade é facile risalire al nome di Ace Combat, una serie di videogame che ha accompagnato la vita della gloriosa PlayStation con tre episodi di eccellente fattura e che adesso supera la barriera dei 32 Bit per atterrare sulla nuova, scattante piattaforma Sony
VITE SPEZZATE
In ambito umano il limite tra giusto e sbagliato, tra progresso e guerra, é tristemente labile e sottile: così l'arma di pace che si cela dietro il rassicurante nome di Stonehenge, un cannone a onde elettromagnetiche nato per distruggere alcune meteore dirette contro il pianeta, diventa uno strumento di morte nelle mani della nazione di Erusia, grazie al quale il piccolo ma bellicoso paese diventa una vera e propria potenza militare che dà inizio a una sanguinosa guerra
Ace Combat: Distant Thunder comincia con una tragedia che sconvolge indelebilmente la vita del protagonista quando era ancora solamente un bambino: un caccia abbattuto da un pilota di Erusia si schianta sulla sua casa, uccidendo tutti i suoi familiari. Il desiderio di vendetta verso quel pilota maledetto (contrassegnato da un numero tredici giallo) spinge il protagonista ad arruolarsi nelle forze aeree ISAF (Indipendent States Allied Force), nate per contrastare il predominio di Erusia
Le cronache di questa guerra in un mondo immaginario (ma tristemente simile al nostro) fanno dunque da sfondo alle missioni di Ace Combat: Distant Thunder, tutte legate fra loro da spezzoni di trama raccontati tramite immagini statiche e grazie a una convincente narrazione (purtroppo disponibile unicamente in lingua inglese con sottotitoli in italiano)
SUBITO IN VOLO
Innanzi tutto é bene specificare subito in che modo Ace Combat: Distant Thunder va inquadrato. Si tratta infatti di un simulatore di volo di stampo prettamente arcade, che mette il giocatore alla guida di moderni aerei da combattimento tramite un sistema di comandi spiccio e intuitivo. Ace Combat: Distant Thunder non presenta alcuna velleità simulativa, ma solo una grande dose di azione pura e ben si differenzia dai titoli più marcatamente realistici disponibili per PC, in cui il controllo dei mezzi é affidato largamente all'ausilio di quasi tutta la tastiera, affiancata magari da apposite pedaliere e cloche: i patiti del realismo sono avvisati
VITE SPEZZATE
In ambito umano il limite tra giusto e sbagliato, tra progresso e guerra, é tristemente labile e sottile: così l'arma di pace che si cela dietro il rassicurante nome di Stonehenge, un cannone a onde elettromagnetiche nato per distruggere alcune meteore dirette contro il pianeta, diventa uno strumento di morte nelle mani della nazione di Erusia, grazie al quale il piccolo ma bellicoso paese diventa una vera e propria potenza militare che dà inizio a una sanguinosa guerra
Ace Combat: Distant Thunder comincia con una tragedia che sconvolge indelebilmente la vita del protagonista quando era ancora solamente un bambino: un caccia abbattuto da un pilota di Erusia si schianta sulla sua casa, uccidendo tutti i suoi familiari. Il desiderio di vendetta verso quel pilota maledetto (contrassegnato da un numero tredici giallo) spinge il protagonista ad arruolarsi nelle forze aeree ISAF (Indipendent States Allied Force), nate per contrastare il predominio di Erusia
Le cronache di questa guerra in un mondo immaginario (ma tristemente simile al nostro) fanno dunque da sfondo alle missioni di Ace Combat: Distant Thunder, tutte legate fra loro da spezzoni di trama raccontati tramite immagini statiche e grazie a una convincente narrazione (purtroppo disponibile unicamente in lingua inglese con sottotitoli in italiano)
SUBITO IN VOLO
Innanzi tutto é bene specificare subito in che modo Ace Combat: Distant Thunder va inquadrato. Si tratta infatti di un simulatore di volo di stampo prettamente arcade, che mette il giocatore alla guida di moderni aerei da combattimento tramite un sistema di comandi spiccio e intuitivo. Ace Combat: Distant Thunder non presenta alcuna velleità simulativa, ma solo una grande dose di azione pura e ben si differenzia dai titoli più marcatamente realistici disponibili per PC, in cui il controllo dei mezzi é affidato largamente all'ausilio di quasi tutta la tastiera, affiancata magari da apposite pedaliere e cloche: i patiti del realismo sono avvisati
Ace Combat: Distant Thunder
Ace Combat: Distant Thunder
Ace Combat: Distant Thunder è una pregevole evoluzione tecnica di una nota serie di videogame. Nessuna reale innovazione, ma tanta classe e una buona realizzazione multimediale fanno di questo gioco un acquisto praticamente obbligato per gli amanti del genere, che troveranno di che lamentarsi solamente in relazione alla scarsa longevità dimostrata dal gioco e poco attenuata dagli eventuali extra. Notevole è anche l'adattamento del gioco al mercato PAL, privo di un doppiaggio in italiano, ma caratterizzato da una velocità finalmente degna delle controparti NTSC. In definitiva un ottimo videogame, che diventa il termine di riferimento del suo genere nel mondo dei videogiochi per console.