Act of Aggression
Dopo vari esperimenti videoludici decisamente positivi nel mondo degli RTS basati prettamente sui conflitti militari, gli sviluppatori di Eugen Systems continuano la loro produzione giocando in casa, proponendo al pubblico amante del settore un nuovo titolo considerevole, chiamato Act of Aggression.
La software house francese ha continuato ad accumulare esperienza nel corso di questi quindici anni di videogiochi, pertanto ci sorge spontaneo il quesito su quanto questo nuovo titolo possa essere concorrenziale sia con il suo progenitore Act of War, come del resto anche con altre offerte dello stesso mercato videoludico. Voi che ne dite? Scopriamolo insieme.
Dopo un tracollo finanziario che ha destabilizzato l'economia mondiale, gli stati più poveri sono sull'orlo di una crisi politica che li ha resi vulnerabili all'occupazione di piccole cellule, legate ad un'organizzazione segreta più grande, chiamata Il Cartello. A contrapporsi a questa nuova pericolosa forza militare ci sono gli Stati Uniti d'America, che chiaramente vogliono mantenere il loro status di superpotenza, seguiti nell'ombra da una task force chiamata Chimera, la quale cerca di comprendere, ed allo stesso tempo fronteggiare, chi o cosa ha provocato questa crisi mondiale.
Decidere chi sarà il vincitore tra questi toccherà a noi, dato che dovremo guidare i diversi eserciti in battaglia in una campagna single player contro il computer, cercando simultaneamente di costruire delle basi inespugnabili pronte a dar filo da torcere al nostro avversario. Fermiamoci un secondo proprio sulla campagna, visto che ci ha particolarmente sorpreso constatare che la sequela di missioni relative alla storia fungono maggiormente da tutorial, permettendoci per giunta di approfondire solo due degli eserciti proposti (Chimera e Cartello). Non ci é molto chiaro il motivo di questa scelta in termini di marketing, visto e considerato che di solito una grande fetta di pubblico ama di più giocarsi in santa pace la storia piuttosto che buttarsi subito nella mischia con la modalità multigiocatore.
Ma gli ingranaggi della guerra non sono semplici da amministrare, pertanto dovrete innanzitutto imparare le diverse abilità uniche dedicate ad ognuno degli eserciti disponibili, che consistono essenzialmente in vere e proprie tecnologie di armamenti (l'ambientazione é comunque relativamente futuristica), dispiegate in maniera intelligente per fornire ai giocatori una buona varietà di mezzi unici e dedicati ad un determinato range d'attacco. L'esercito Chimera é quello più versatile e possiede un'ampia varietà di mezzi terrestri, gli Stati Uniti cercano di mantenere il loro assetto bellico con ottimi mezzi pesanti che hanno un buon raggio d'incidenza in battaglia, grazie alla buona resistenza ai colpi ed al danno da fuoco. Il Cartello, non ultimo per importanza, possiede interessanti mezzi aerei ed ottime tecnologie stealth, comode per effettuare attacchi rapidi soprattutto nella prima fase della partita.
Facendo delle analisi al microscopio appare naturale, sotto tutti i punti di vista, che il titolo trae ispirazione dai precedenti lavori degli stessi sviluppatori, strizzando anche l'occhio alla produzione Westwood di Command & Conquer, al fine di realizzare un titolo che possa rievocare a tutti gli effetti i grandi fasti dell'era degli RTS. Pertanto moltissime delle meccaniche presenti faranno sentire a casa coloro che, come noi, hanno rovesciato diverse fette di pane e nutella sulla tastiera mentre cercavamo di conquistare le basi russe protette da quelle dannate torrette tesla, mentre coloro che non avranno particolare dimestichezza con tali titoli dovranno mettersi un po' a studiare per cercare di scamparla.
Per rendervi chiaro il procedimento, le fondamenta vanno costruite su una base solida. Ed é proprio per questo che la gestione del vostro QG é uno dei primi elementi principali da approfondire, proprio per cercare di sopravvivere il più a lungo possibile. Il vostro focus devono essere le risorse, che in gioco sono divise in quattro: denaro, alluminio, energia elettrica e terre rare. La prima sarà possibile reperirla tramite scavi effettuate dalle raffinerie, ma potrete occupare degli edifici bancari come visto anche in Act of War, ed addirittura catturare delle unità avversarie ferite per ottenere un'ingente quantitativo di soldi. La seconda risorsa é importante per la costruzione dei potenziamenti delle unità, nonché per il passaggio ad un secondo ramo di costruzione, ideale per far entrare in campo mezzi lievemente più potenti. Le terre rare, invece, saranno fondamentali per raggiungere il livello massimo di tecnologia ma, come dal nome, dovrete sudare per reperirle e mantenerne il presidio nella mappa di gioco. Ricordatevi di tenere d'occhio l'elettricità, che durante la coda di costruzione potrebbe lasciarvi a secco se non fate i calcoli giusti.
Per prendere una maggiore familiarità con il titolo, in ogni caso, é molto meglio effettuare una skirmish contro il computer, piuttosto che la campagna, scegliendo però una IA Molto Facile. Sottolineiamo la difficoltà non per deridervi, ma per farvi presente che il titolo diventa molto ostico anche solamente a Facile, pertanto se vorrete divertirvi e non inveire contro il vostro computer sarà meglio effettuare una scalata progressiva.
Le sensazioni familiari che vi abbiamo citato poc'anzi sono state confermate anche dalla modalità sopracitata, dove abbiamo potuto testare sin dall'inizio tutte le potenzialità dell'esercito scelto in sede di creazione della partita. Per quanto riguarda invece la modalità multigiocatore pura, abbiamo potuto fare qualche match in compagnia di gente da ogni parte del globo, senza soffrire fortunatamente di alcuna penalità in termini di lag. Il matchmaking non fornisce moltissime partite libere, ma in questo senso il pannello vi aiuta molto proprio perché vi rende disponibili solo quelle con slot pronti per l'ingresso.
Tornando alla malinconica sensazione di deja vù, sappiate che il titolo sembra avere le carte in regola per essere considerato un vero e proprio gioiello, non solo per la diversa e piacevole varietà riscontrata nella gestione degli eserciti, ma anche per una buona IA che ci ha fatto letteralmente penare in partite a difficoltà più elevata. Tradotto in spiccioli, il lavoro degli sviluppatori impone al giocatore un ritmo differente a seconda dell'avversario selezionato, seguito a ruota da un attento studio delle diverse unità, così da poterle fronteggiare al meglio e con i mezzi giusti.
Graficamente poi, il titolo si presenta veramente bene, tranne per qualche sbavatura sul sistema di gestione della fisica, che fa scomparire gli elementi distrutti al passaggio di un carro pesante al posto di farli restare visibili. Mettendo comunque le impostazioni a livello Insane, il gioco va fluido come l'olio e mantiene un ottimo framerate grazie al nostro hardware di fascia alta (abbiamo provato il gioco con 8gb di RAM, otto-core di processore e scheda video Radeon serie 260), regalandoci ottimi effetti scenici relativi alle esplosioni, all'espansione del fumo ed alle texture degli edifici e dei mezzi, che é possibile ammirare con la lente di ingrandimento grazie allo scroll del mouse.
Se siete amanti del genere e volete rievocare i vecchi fasti che hanno solcato l'onda del successo durante la vostra infanzia, questo é sicuramente il gioco che fa al caso vostro, anche se provvisto da diverse macchie che non gli permettono di raggiungere la perfezione.
La software house francese ha continuato ad accumulare esperienza nel corso di questi quindici anni di videogiochi, pertanto ci sorge spontaneo il quesito su quanto questo nuovo titolo possa essere concorrenziale sia con il suo progenitore Act of War, come del resto anche con altre offerte dello stesso mercato videoludico. Voi che ne dite? Scopriamolo insieme.
Tre superpotenze, un unico vincitore
Dopo un tracollo finanziario che ha destabilizzato l'economia mondiale, gli stati più poveri sono sull'orlo di una crisi politica che li ha resi vulnerabili all'occupazione di piccole cellule, legate ad un'organizzazione segreta più grande, chiamata Il Cartello. A contrapporsi a questa nuova pericolosa forza militare ci sono gli Stati Uniti d'America, che chiaramente vogliono mantenere il loro status di superpotenza, seguiti nell'ombra da una task force chiamata Chimera, la quale cerca di comprendere, ed allo stesso tempo fronteggiare, chi o cosa ha provocato questa crisi mondiale.
Decidere chi sarà il vincitore tra questi toccherà a noi, dato che dovremo guidare i diversi eserciti in battaglia in una campagna single player contro il computer, cercando simultaneamente di costruire delle basi inespugnabili pronte a dar filo da torcere al nostro avversario. Fermiamoci un secondo proprio sulla campagna, visto che ci ha particolarmente sorpreso constatare che la sequela di missioni relative alla storia fungono maggiormente da tutorial, permettendoci per giunta di approfondire solo due degli eserciti proposti (Chimera e Cartello). Non ci é molto chiaro il motivo di questa scelta in termini di marketing, visto e considerato che di solito una grande fetta di pubblico ama di più giocarsi in santa pace la storia piuttosto che buttarsi subito nella mischia con la modalità multigiocatore.
Ma gli ingranaggi della guerra non sono semplici da amministrare, pertanto dovrete innanzitutto imparare le diverse abilità uniche dedicate ad ognuno degli eserciti disponibili, che consistono essenzialmente in vere e proprie tecnologie di armamenti (l'ambientazione é comunque relativamente futuristica), dispiegate in maniera intelligente per fornire ai giocatori una buona varietà di mezzi unici e dedicati ad un determinato range d'attacco. L'esercito Chimera é quello più versatile e possiede un'ampia varietà di mezzi terrestri, gli Stati Uniti cercano di mantenere il loro assetto bellico con ottimi mezzi pesanti che hanno un buon raggio d'incidenza in battaglia, grazie alla buona resistenza ai colpi ed al danno da fuoco. Il Cartello, non ultimo per importanza, possiede interessanti mezzi aerei ed ottime tecnologie stealth, comode per effettuare attacchi rapidi soprattutto nella prima fase della partita.
Facendo delle analisi al microscopio appare naturale, sotto tutti i punti di vista, che il titolo trae ispirazione dai precedenti lavori degli stessi sviluppatori, strizzando anche l'occhio alla produzione Westwood di Command & Conquer, al fine di realizzare un titolo che possa rievocare a tutti gli effetti i grandi fasti dell'era degli RTS. Pertanto moltissime delle meccaniche presenti faranno sentire a casa coloro che, come noi, hanno rovesciato diverse fette di pane e nutella sulla tastiera mentre cercavamo di conquistare le basi russe protette da quelle dannate torrette tesla, mentre coloro che non avranno particolare dimestichezza con tali titoli dovranno mettersi un po' a studiare per cercare di scamparla.
Per rendervi chiaro il procedimento, le fondamenta vanno costruite su una base solida. Ed é proprio per questo che la gestione del vostro QG é uno dei primi elementi principali da approfondire, proprio per cercare di sopravvivere il più a lungo possibile. Il vostro focus devono essere le risorse, che in gioco sono divise in quattro: denaro, alluminio, energia elettrica e terre rare. La prima sarà possibile reperirla tramite scavi effettuate dalle raffinerie, ma potrete occupare degli edifici bancari come visto anche in Act of War, ed addirittura catturare delle unità avversarie ferite per ottenere un'ingente quantitativo di soldi. La seconda risorsa é importante per la costruzione dei potenziamenti delle unità, nonché per il passaggio ad un secondo ramo di costruzione, ideale per far entrare in campo mezzi lievemente più potenti. Le terre rare, invece, saranno fondamentali per raggiungere il livello massimo di tecnologia ma, come dal nome, dovrete sudare per reperirle e mantenerne il presidio nella mappa di gioco. Ricordatevi di tenere d'occhio l'elettricità, che durante la coda di costruzione potrebbe lasciarvi a secco se non fate i calcoli giusti.
Per prendere una maggiore familiarità con il titolo, in ogni caso, é molto meglio effettuare una skirmish contro il computer, piuttosto che la campagna, scegliendo però una IA Molto Facile. Sottolineiamo la difficoltà non per deridervi, ma per farvi presente che il titolo diventa molto ostico anche solamente a Facile, pertanto se vorrete divertirvi e non inveire contro il vostro computer sarà meglio effettuare una scalata progressiva.
Ottime potenzialità, tanta potenza di fuoco
Le sensazioni familiari che vi abbiamo citato poc'anzi sono state confermate anche dalla modalità sopracitata, dove abbiamo potuto testare sin dall'inizio tutte le potenzialità dell'esercito scelto in sede di creazione della partita. Per quanto riguarda invece la modalità multigiocatore pura, abbiamo potuto fare qualche match in compagnia di gente da ogni parte del globo, senza soffrire fortunatamente di alcuna penalità in termini di lag. Il matchmaking non fornisce moltissime partite libere, ma in questo senso il pannello vi aiuta molto proprio perché vi rende disponibili solo quelle con slot pronti per l'ingresso.
Tornando alla malinconica sensazione di deja vù, sappiate che il titolo sembra avere le carte in regola per essere considerato un vero e proprio gioiello, non solo per la diversa e piacevole varietà riscontrata nella gestione degli eserciti, ma anche per una buona IA che ci ha fatto letteralmente penare in partite a difficoltà più elevata. Tradotto in spiccioli, il lavoro degli sviluppatori impone al giocatore un ritmo differente a seconda dell'avversario selezionato, seguito a ruota da un attento studio delle diverse unità, così da poterle fronteggiare al meglio e con i mezzi giusti.
Graficamente poi, il titolo si presenta veramente bene, tranne per qualche sbavatura sul sistema di gestione della fisica, che fa scomparire gli elementi distrutti al passaggio di un carro pesante al posto di farli restare visibili. Mettendo comunque le impostazioni a livello Insane, il gioco va fluido come l'olio e mantiene un ottimo framerate grazie al nostro hardware di fascia alta (abbiamo provato il gioco con 8gb di RAM, otto-core di processore e scheda video Radeon serie 260), regalandoci ottimi effetti scenici relativi alle esplosioni, all'espansione del fumo ed alle texture degli edifici e dei mezzi, che é possibile ammirare con la lente di ingrandimento grazie allo scroll del mouse.
Se siete amanti del genere e volete rievocare i vecchi fasti che hanno solcato l'onda del successo durante la vostra infanzia, questo é sicuramente il gioco che fa al caso vostro, anche se provvisto da diverse macchie che non gli permettono di raggiungere la perfezione.
Act of Aggression
8
Voto
Redazione
Act of Aggression
Vi consigliamo decisamente di mettere le mani su Act of Aggression, perché il lavoro fatto dagli sviluppatori su questo RTS é veramente ben fatto e vi regalerà parecchie emozioni, soprattutto nostalgiche. Chiaramente ci sono alcuni nei che non rendono il titolo perfetto, ma resta comunque da elogiare un lavoro così minuzioso, che sarà sicuramente incentivato dalle diverse sessioni multigiocatore.