Act of Fury: Kraine's Revenge
di
Giuseppe Schirru
Écon sommo gaudio che ci si ritrovadi fronte a una piacevole divagazione di un modello ludico in voga due lustri addietro e forse più,ed é piacevolissimoconstatare come la firma che si cela dietro sia quella di un team italiano, Darkwave Games. Benché le pochissime voci dei menu a schermo tradiscano quest'ultima tesi, essendo totalmente in inglese. Act of Fury: Kraine's Revenge é un shoot'em up a scorrimento verticale che, ci crediate o no, non vi vedrà sparare nemmeno un colpo.
Eppure, quello partorito da DG é un tripudio di proiettili. Dei nemici. La potenza di fuoco del giocatore é pari a zero e l'unico modo di affrontare le ostilità é dato dal tornado che circonda il protagonista. Sarà infatti imprescindibile avvicinarsi in prossimità dei nemici per annientarli, magari abbattendo in combo anche gli edifici presenti per aumentare il potere distruttivo. Il giocatore più smaliziato dovrà quindi posizionarsi in modo da colpire più elementi allo stesso tempo (siano essi nemici o edifici), in modo da aumentare la propria potenza di attacco e colpire più nemici simultaneamente. Il tutto facendo attenzione alle miriadi di proiettili che invaderanno lo schermo.
A conti fatti il gameplay funziona egregiamente perché si sposa perfettamente con il sistema di controllo adottato: non dovendo preoccuparsi di sparare, al giocatore é richiesto solamente di muovere Kraine (leggasi protagonista) spostando il dito in qualsiasi zona dello schermo, il che rende tutto semplice e immediato. Ma da subito Act of Fury si dimostra un titolo dal gameplay solido, dove per superare i nove livelli complessivi servirà il sapiente utilizzo dei power-up (in tal senso, poteva esser fatto qualcosa in più), grande maestria nel districarsi in mezzo ai proiettili nemici e gran senso della posizione. Tralasciando poi l'Hell Mode che sarà affrontabile solo dai giocatori più smaliziati, considerato l'alto tasso di difficoltà e il comportamento delle ostilità che, anche sotto attacco, vi spareranno contro di tutto.
Una via di mezzo. Da quanto detto finora si evince come Act of Fury sia una piacevole divagazione rispetto ai più classici shoot'em up a scorrimento verticale, creata limitando a zero la potenza di fuoco del giocatore e spostando l'attenzione su scontri corpo a corpo, volgarmente parlando (Kraine vola sopra i nemici e questi vengono danneggiati). Questa formula non solo funziona, ma si adatta benissimo alla natura portatile del titolo e alle ristrettezze dello schermo dell'iPhone. Qualche appunto é comunque d'obbligo, vuoi perché a volte si corre il rischio di un errato posizionamento del dito sopra allo schermo (molto meno probabile su iPad), rendendo indecifrabile quanto avviene su schermo, vuoi perché nonostante la presenza di boss di fine livello, e un livello di difficoltà tarato verso l'alto, arrivare all'epilogo non richiederà chissà quale dispendio di tempo. Con buona pace di chi snobberà la modalità Hell in quanto troppo ardua.
Prima di finire, citiamo un reparto audiovisivo di discreta fattura, il supporto a Game Center e Open Feint, la disponibilità del gioco sia su iPhone che su iPad e il prezzo attualmente fissato a 2,39€, forse non bassissimo. Ma la qualità si paga.
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Eppure, quello partorito da DG é un tripudio di proiettili. Dei nemici. La potenza di fuoco del giocatore é pari a zero e l'unico modo di affrontare le ostilità é dato dal tornado che circonda il protagonista. Sarà infatti imprescindibile avvicinarsi in prossimità dei nemici per annientarli, magari abbattendo in combo anche gli edifici presenti per aumentare il potere distruttivo. Il giocatore più smaliziato dovrà quindi posizionarsi in modo da colpire più elementi allo stesso tempo (siano essi nemici o edifici), in modo da aumentare la propria potenza di attacco e colpire più nemici simultaneamente. Il tutto facendo attenzione alle miriadi di proiettili che invaderanno lo schermo.
A conti fatti il gameplay funziona egregiamente perché si sposa perfettamente con il sistema di controllo adottato: non dovendo preoccuparsi di sparare, al giocatore é richiesto solamente di muovere Kraine (leggasi protagonista) spostando il dito in qualsiasi zona dello schermo, il che rende tutto semplice e immediato. Ma da subito Act of Fury si dimostra un titolo dal gameplay solido, dove per superare i nove livelli complessivi servirà il sapiente utilizzo dei power-up (in tal senso, poteva esser fatto qualcosa in più), grande maestria nel districarsi in mezzo ai proiettili nemici e gran senso della posizione. Tralasciando poi l'Hell Mode che sarà affrontabile solo dai giocatori più smaliziati, considerato l'alto tasso di difficoltà e il comportamento delle ostilità che, anche sotto attacco, vi spareranno contro di tutto.
Una via di mezzo. Da quanto detto finora si evince come Act of Fury sia una piacevole divagazione rispetto ai più classici shoot'em up a scorrimento verticale, creata limitando a zero la potenza di fuoco del giocatore e spostando l'attenzione su scontri corpo a corpo, volgarmente parlando (Kraine vola sopra i nemici e questi vengono danneggiati). Questa formula non solo funziona, ma si adatta benissimo alla natura portatile del titolo e alle ristrettezze dello schermo dell'iPhone. Qualche appunto é comunque d'obbligo, vuoi perché a volte si corre il rischio di un errato posizionamento del dito sopra allo schermo (molto meno probabile su iPad), rendendo indecifrabile quanto avviene su schermo, vuoi perché nonostante la presenza di boss di fine livello, e un livello di difficoltà tarato verso l'alto, arrivare all'epilogo non richiederà chissà quale dispendio di tempo. Con buona pace di chi snobberà la modalità Hell in quanto troppo ardua.
Prima di finire, citiamo un reparto audiovisivo di discreta fattura, il supporto a Game Center e Open Feint, la disponibilità del gioco sia su iPhone che su iPad e il prezzo attualmente fissato a 2,39€, forse non bassissimo. Ma la qualità si paga.
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Act of Fury: Kraine's Revenge
7.5
Voto
Redazione
Act of Fury: Kraine's Revenge
Un pregevole lavoro da parte di Darkwave Games che sforna uno shoot'em up a scorrimento verticale originale e che soprattutto si sposa, quasi perfettamente, alla natura portatile del titolo.