Addiction Pinball
di
Redazione Gamesurf
I tavoli, pur non essendo granché dinamici, sono abbastanza veloci (tra l'altro Worms ha tre respingenti) e piuttosto vari, visto che implementano numerosissimi bonus e sottogiochi; ovviamente é possibile simulare anche il canonico "scossone" al flipper
Worms é caratterizzato benissimo, con tanto di vocine e situazioni familiari a tutti i fan dei due episodi dei lombrichi guerrafondai; basta assistere ad un paio di animazioni sul display (che ricordano quelle dell'intro dei due capostipiti), per rimanere letteralmente incollati alla tastiera per un bel po' di tempo
Non é stato quindi fatto l'errore che fece ai tempi la Sierra con il primo dei due 3D-Ultrapinball, il quale si basava sul gioco strategico Outpost, ma che non andava oltre al semplice riferimento, giusto un pretesto per lo sfondo del tavolo; stessa cosa dicasi per il Pinball di Duke Nukem che, cosa più grave visto il carisma del protagonista, non ricordava un granché il Duca che conosciamo, poiché ogni situazione si fermava a un semplice e facile riferimento o ad un giochino citazionistico
Anche World Rally Fever non delude sotto questo aspetto: ok, Deweydell, Banner, Koshiro e soci non hanno certo la personalità dei vermi (?!), ma comunque WRF in versione pinball risulta divertente e ben fatto, anche se ha perso in parte il tratto nipponico che caratterizzava il titolo originale, e mi dispiace in parte constatare l'assenza delle pecore che caretterizzavano WRF (erano nel circuito francese) già prima di Worms
Fra l'altro questa tavola é ancora più intricata, per quanto non troppo dissimile, della prima, piena di ball locks e rampe,e dal multiball fin troppo facile
La grafica molto bella e dal grande stile, nonché le splendide musiche (un po' meno gli effetti sonori), contribuiscono a rendere il tutto ancora più accattivante ma, per quanto divertente, il gioco non riesce comunque ad entusiasmare fino in fondo poiché si limita a fare il suo "bravo e onesto lavoro", ovvero non porta nessuna innovazione sostanziale ad un genere che da quaranta anni sembra essersi fermato li'
Worms é caratterizzato benissimo, con tanto di vocine e situazioni familiari a tutti i fan dei due episodi dei lombrichi guerrafondai; basta assistere ad un paio di animazioni sul display (che ricordano quelle dell'intro dei due capostipiti), per rimanere letteralmente incollati alla tastiera per un bel po' di tempo
Non é stato quindi fatto l'errore che fece ai tempi la Sierra con il primo dei due 3D-Ultrapinball, il quale si basava sul gioco strategico Outpost, ma che non andava oltre al semplice riferimento, giusto un pretesto per lo sfondo del tavolo; stessa cosa dicasi per il Pinball di Duke Nukem che, cosa più grave visto il carisma del protagonista, non ricordava un granché il Duca che conosciamo, poiché ogni situazione si fermava a un semplice e facile riferimento o ad un giochino citazionistico
Anche World Rally Fever non delude sotto questo aspetto: ok, Deweydell, Banner, Koshiro e soci non hanno certo la personalità dei vermi (?!), ma comunque WRF in versione pinball risulta divertente e ben fatto, anche se ha perso in parte il tratto nipponico che caratterizzava il titolo originale, e mi dispiace in parte constatare l'assenza delle pecore che caretterizzavano WRF (erano nel circuito francese) già prima di Worms
Fra l'altro questa tavola é ancora più intricata, per quanto non troppo dissimile, della prima, piena di ball locks e rampe,e dal multiball fin troppo facile
La grafica molto bella e dal grande stile, nonché le splendide musiche (un po' meno gli effetti sonori), contribuiscono a rendere il tutto ancora più accattivante ma, per quanto divertente, il gioco non riesce comunque ad entusiasmare fino in fondo poiché si limita a fare il suo "bravo e onesto lavoro", ovvero non porta nessuna innovazione sostanziale ad un genere che da quaranta anni sembra essersi fermato li'
Addiction Pinball
Addiction Pinball
Se siete patiti della biglie d'acciaio i casi sono due: o amate i flipper o il bondage. Nel primo caso non posso che consigliarvi Addiction Pinball, sia perché è un gioco divertente, ben programmato e senza difetti particolari, sia perché per PC in giro non c'è praticamente nulla oltre allo scarsissimo Star Trek Pinball (ma quando faranno il flipper sul nuovo film della saga, la Cuccarini ce la metteranno? Brrrr...). Se invece vi siete avvicinati al genere già in passato e, a prescindere dalla qualità del gioco che avete provato, non vi ha divertato più di tanto premere i due Shift per respingere una biglia di pixel in giro per un rettangolo virtuale, non credo che AP possa farvi cambiare idea a riguardo. Dimenticatevi la sindrome di Stoccolma che provavate ad ogni partita al bar, qui tutto è ben diverso. Non potrete mollare uno sganassone
Al flipper (qui è simulato anche quello, ma vuoi mettere?), non potrete appoggiare la Tassoni sul vetro o urlare "Dino, fammi un crodino" al barista, e neanche gli potete andare a dire "M'ha pijato le cinquecento lire e un me le ridà. Dai Dino, te me conosci, io un so' el tipo che te frega'".
Non che sia necessariamente meno divertente di un flipper vero e proprio, ma perlomeno diverso lo è. Per il resto riconfermo che il gioco in questione è generalmente ben fatto, nulla di nuovo all'orizzonte, ma comunque un ottimo gioco per avvicinarsi al genere o per recuperare i mesi di digiuno di biglie d'acciaio simulate. Non rinverdisce il genere, ma comunque prende gli aspetti migliori di tutti i suoi predecessori più classici.
Al flipper (qui è simulato anche quello, ma vuoi mettere?), non potrete appoggiare la Tassoni sul vetro o urlare "Dino, fammi un crodino" al barista, e neanche gli potete andare a dire "M'ha pijato le cinquecento lire e un me le ridà. Dai Dino, te me conosci, io un so' el tipo che te frega'".
Non che sia necessariamente meno divertente di un flipper vero e proprio, ma perlomeno diverso lo è. Per il resto riconfermo che il gioco in questione è generalmente ben fatto, nulla di nuovo all'orizzonte, ma comunque un ottimo gioco per avvicinarsi al genere o per recuperare i mesi di digiuno di biglie d'acciaio simulate. Non rinverdisce il genere, ma comunque prende gli aspetti migliori di tutti i suoi predecessori più classici.