Advance War Dual Strike
di
Conosciuta in Giappone con il nome di Famicom Wars, la serie di Advance Wars è divenuta in breve tempo molto popolare anche in occidente, grazie ai due ottimi capitoli per Gameboy Advance. Con l'avvento del Ds, un sistema che per ovvie ragioni hardware ben si addice agli strategici, non poteva mancare una versione creata appositamente per il nuovo portatile Nintendo. Con Advance Wars Dual Strike, gli sviluppatori hanno voluto realizzare un titolo all'insegna della continuità con i suoi predecessori; similitudini che si manifestano tante nelle meccaniche di gioco, quanto nella realizzazione tecnica. La formula del gameplay è rimasta, infatti, pressoché invariata; ancora una volta all'interno del proprio turno dovremo decidere quali comandi ordinare ad ognuna delle unità che costituiscono l'esercito, che varierà comunque da una missione all'altra. Potremo semplicemente spostarci (naturalmente in maniera limitata al terreno e alla capacità di movimento dell'unità), spostarci ed attaccare, costruire nuovi mezzi, conquistare determinati edifici e così via. Naturalmente il fine, sarà quello di condurre la propria armata alla vittoria, che potrà avvenire in due modi: eliminando totalmente l'esercito nemico o conquistandone il quartier generale.
La tipologia di unità a nostra disposizione è piuttosto nutrita, tra reparti di terra, d'aeronautica e navali, si arriva a ben 25 mezzi diversi, tra questi spiccano novità come le portaerei, i mega tank (carri armati molto lenti ma davvero devastanti) e gli aerei invisibili. Ogni unità, inoltre, può vantare delle differenze con le altre per potenza di fuoco, campo visivo, possibilità di movimento, gittata delle armi e capacità di conquista. I veicoli da ricognizione, per esempio sono piuttosto deboli negli attacchi diretti, ma sono il mezzo ideale per andare in avanscoperta grazie alla loro ottima capacità di spostamento, la fanteria (semplice o meccanizzata) è invece l'unica in grado di conquistare edifici neutrali o nemici. Questo è certamente un aspetto molto importante, perché più proprietà si possiedono e più si guadagnerà ad ogni turno; soldi poi fondamentali per costruire nuove unità nelle missioni in cui sarà possibile farlo.
Fin qui niente di inedito, le novità arrivano invece nello sfruttamento delle due principali caratteristiche del Ds, parliamo ovviamente del secondo schermo e del touch screen. Normalmente le missioni saranno visualizzate nel display inferiore (ossia quello sensibile al tocco), mentre in quello superiore appariranno le informazioni relative al terreno od al mezzo selezionato. In alcune missioni però si combatteranno ben due battaglie contemporaneamente; talvolta dovremo occuparci di entrambe, mentre in altre occasioni non potremo interagire direttamente, ma solamente dall'esterno inviando delle nostre unità sul secondo fronte. Saremo coadiuvati in queste speciali missioni da un secondo comandante, con il quale potremo collaborare per sfruttare in combinazione le virtù.
Queste sono delle speciali e peculiari capacità che possono essere utilizzate solamente dopo un buon numero di attacchi, e che possono consistere in determinati vantaggi: aumento delle capacità offensive, della visione in caso di nebbia, dei fondi a disposizione, e così via. Diventa naturalmente determinante, nelle missioni dove è possibile scegliere liberamente il C.U., compiere la scelta più adatta per il buon esito della battaglia, o nelle sfide che richiedono il controllo di più eserciti, di formare un team equilibrato.
Ritornando a parlare di touch screen, possiamo apprezzare la buona implementazione dell'utilizzo del pennino, ottimo tramite per comandare in maniera agevole ed intuitiva l'unita prescelta; tuttavia in qualche occasione come nel caso di un'eccessiva concentrazione di mezzi in una zona ridotta è preferibile l'uso della croce direzionale.
Nonostante queste novità certamente apprezzabili, il cuore del gioco è lo stesso dei due episodi per Gba, una scelta tutt'altro che deprecabile data la qualità della serie in questione; ogni azione dovrà essere pianificata attentamente, e se nelle prime campagne gli avversari ci daranno la possibilità di rimediare, successivamente un banale errore potrebbe portarci ad una sconfitta sicura. Il gioco appare ben bilanciato, con una curva di difficoltà che permette inizialmente anche ad i neofiti del genere di impratichirsi con le varie strategie, e che sale, offrendo poi delle sfide difficili ma appaganti. L'intelligenza artificiale è abbastanza buona, anche se non mancano in qualche occasione alcune scelte da parte della Cpu di scarsa valenza tattica.
La longevità è assicurata al singolo giocatore dalla modalità campagna, che a parte una trama un po' banale convince sotto tutti gli altri punti di vista, al contrario del "duello", che trasforma il gioco in uno sparatutto piuttosto scialbo. Ottimo ancora una volta il multiplayer, che sfrutta le capacità wireless del Ds, utile non solo per scambiarsi le mappe personalizzate con l'apposito editor, ma soprattutto di sfidare altri giocatori (fino ad un massimo di otto) con una o più schede di gioco a seconda della modalità prescelta.
Come già accennato in precedenza, graficamente il gioco non si discosta per nulla dai due predecessori e ciò non è di per sé un male; lo stile super deformed delle unità rimane comunque piacevole da vedere, ma soprattutto la mappa e le varie icone sono decisamente funzionali ed intuitive. Il sonoro ben sfrutta le capacità audio del Ds, le musiche ben si addicono all'atmosfera "soft guerresca" del titolo, anche se a causa dell'elevata durata di molte missioni in alcune occasioni diventa quasi preferibile ragionare senza alcun sottofondo.
In conclusione il debutto di Advance Wars sul Ds è senza dubbio positivo; l'ultima fatica degli Intelligent Systems è uno strategico semplice da apprendere ma dotato di un elevato spessore, certo le novità rispetto alle precedenti incarnazioni per Gba sono piuttosto risibili, perché probabilmente nessuno ha sentito il bisogno di cambiare in maniera radicale la formula vincente e collaudata della serie.
La tipologia di unità a nostra disposizione è piuttosto nutrita, tra reparti di terra, d'aeronautica e navali, si arriva a ben 25 mezzi diversi, tra questi spiccano novità come le portaerei, i mega tank (carri armati molto lenti ma davvero devastanti) e gli aerei invisibili. Ogni unità, inoltre, può vantare delle differenze con le altre per potenza di fuoco, campo visivo, possibilità di movimento, gittata delle armi e capacità di conquista. I veicoli da ricognizione, per esempio sono piuttosto deboli negli attacchi diretti, ma sono il mezzo ideale per andare in avanscoperta grazie alla loro ottima capacità di spostamento, la fanteria (semplice o meccanizzata) è invece l'unica in grado di conquistare edifici neutrali o nemici. Questo è certamente un aspetto molto importante, perché più proprietà si possiedono e più si guadagnerà ad ogni turno; soldi poi fondamentali per costruire nuove unità nelle missioni in cui sarà possibile farlo.
Fin qui niente di inedito, le novità arrivano invece nello sfruttamento delle due principali caratteristiche del Ds, parliamo ovviamente del secondo schermo e del touch screen. Normalmente le missioni saranno visualizzate nel display inferiore (ossia quello sensibile al tocco), mentre in quello superiore appariranno le informazioni relative al terreno od al mezzo selezionato. In alcune missioni però si combatteranno ben due battaglie contemporaneamente; talvolta dovremo occuparci di entrambe, mentre in altre occasioni non potremo interagire direttamente, ma solamente dall'esterno inviando delle nostre unità sul secondo fronte. Saremo coadiuvati in queste speciali missioni da un secondo comandante, con il quale potremo collaborare per sfruttare in combinazione le virtù.
Queste sono delle speciali e peculiari capacità che possono essere utilizzate solamente dopo un buon numero di attacchi, e che possono consistere in determinati vantaggi: aumento delle capacità offensive, della visione in caso di nebbia, dei fondi a disposizione, e così via. Diventa naturalmente determinante, nelle missioni dove è possibile scegliere liberamente il C.U., compiere la scelta più adatta per il buon esito della battaglia, o nelle sfide che richiedono il controllo di più eserciti, di formare un team equilibrato.
Ritornando a parlare di touch screen, possiamo apprezzare la buona implementazione dell'utilizzo del pennino, ottimo tramite per comandare in maniera agevole ed intuitiva l'unita prescelta; tuttavia in qualche occasione come nel caso di un'eccessiva concentrazione di mezzi in una zona ridotta è preferibile l'uso della croce direzionale.
Nonostante queste novità certamente apprezzabili, il cuore del gioco è lo stesso dei due episodi per Gba, una scelta tutt'altro che deprecabile data la qualità della serie in questione; ogni azione dovrà essere pianificata attentamente, e se nelle prime campagne gli avversari ci daranno la possibilità di rimediare, successivamente un banale errore potrebbe portarci ad una sconfitta sicura. Il gioco appare ben bilanciato, con una curva di difficoltà che permette inizialmente anche ad i neofiti del genere di impratichirsi con le varie strategie, e che sale, offrendo poi delle sfide difficili ma appaganti. L'intelligenza artificiale è abbastanza buona, anche se non mancano in qualche occasione alcune scelte da parte della Cpu di scarsa valenza tattica.
La longevità è assicurata al singolo giocatore dalla modalità campagna, che a parte una trama un po' banale convince sotto tutti gli altri punti di vista, al contrario del "duello", che trasforma il gioco in uno sparatutto piuttosto scialbo. Ottimo ancora una volta il multiplayer, che sfrutta le capacità wireless del Ds, utile non solo per scambiarsi le mappe personalizzate con l'apposito editor, ma soprattutto di sfidare altri giocatori (fino ad un massimo di otto) con una o più schede di gioco a seconda della modalità prescelta.
Come già accennato in precedenza, graficamente il gioco non si discosta per nulla dai due predecessori e ciò non è di per sé un male; lo stile super deformed delle unità rimane comunque piacevole da vedere, ma soprattutto la mappa e le varie icone sono decisamente funzionali ed intuitive. Il sonoro ben sfrutta le capacità audio del Ds, le musiche ben si addicono all'atmosfera "soft guerresca" del titolo, anche se a causa dell'elevata durata di molte missioni in alcune occasioni diventa quasi preferibile ragionare senza alcun sottofondo.
In conclusione il debutto di Advance Wars sul Ds è senza dubbio positivo; l'ultima fatica degli Intelligent Systems è uno strategico semplice da apprendere ma dotato di un elevato spessore, certo le novità rispetto alle precedenti incarnazioni per Gba sono piuttosto risibili, perché probabilmente nessuno ha sentito il bisogno di cambiare in maniera radicale la formula vincente e collaudata della serie.