Age of Empires II: The Age of Kings

Age of Empires II The Age of Kings
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Age of Empires ha rappresentato all'epoca della sua uscita un'interessante variazione al canonico schema degli strategici in tempo reale. Partendo da soluzioni in ambito visuale e di giocabilità già sperimentate nei due Warcraft e aggiungendo un pizzico di Civilization, i programmatori di Microsoft avevano ottenuto un risultato piuttosto interessante grazie anche a un carico di opzioni personalizzabili nettamente superiore alla norma
Age of Empires II: The Age of Kings
Spesso le partite iniziano con un centro cittadino e qualche lavoratore a disposizione

Il seguito, oltre ad aggiungere l'ambientazione medievale, ritoccava il bilanciamento complessivo e inseriva tutta una serie di elementi che aumentavano notevolmente la varietà del gioco. L'arrivo su console della serie era stato deciso addirittura prima dell'uscita del secondo capitolo, in quanto il franchise faceva parte di un accordo tra Microsoft e Konami quasi dimenticato visto il ritardo con cui ne sono arrivati i frutti
Gli strategici in tempo reale su console hanno avuto storicamente una vita piuttosto dura a causa, prima di tutto, del sistema di controllo che rende necessaria in partenza la presenza di un mouse. Altri problemi derivano dall'elevato quantitativo di memoria video necessaria per gestire al meglio titoli del genere, non a caso conversioni per PlayStation come quella di Warcraft avevano reso necessario un completo restyling grafico. Nella versione originale per PC, Age of Empires II: The Age of Kings presentava un elevato quantitativo di grafica bitmap ed era proprio questo fattore che determinava un certo scetticismo verso questa conversione: dopotutto come nel caso di PlayStation anche PlayStation 2 non è stata pensata tenendo di conto in particolar modo il bidimensionale
Vediamo dunque come se la sono cavata i ragazzi di Konami..
L'ERA DEI RE
Per chi non avesse familiarità con Age of Empires, c'è da dire che il sistema di controllo e l'interfaccia di gioco sono quelle classiche di uno strategico in tempo reale, anche se dettagli come l'approccio alle risorse e alla costruzione sono più complessi rispetto ad altri esponenti del settore. Come in Warcraft non vale la regola secondo la quale le costruzioni devono essere adiacenti a un centro principale, ma i lavoratori si occupano della loro creazione in qualunque punto della mappa di gioco, mentre il centro cittadino in questo ha la funzione primaria di centro di raccolta delle risorse e punto di "costruzione" dei cittadini

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Gli edifici oltre ad assicurare varie funzioni permettono diversi potenziamenti per le statistiche di attacco delle truppe e rendono disponibili nuovi tipi di unità. Lo scopo bellico è sempre preponderante, ma, da come sono messe le cose, si ha l'impressione di costruire una vera città che si evolve in base ai progressi della civiltà di cui fa parte piuttosto che la solita base enorme e caotica. Le risorse sono divise in cibo, legname, pietra e oro e, costruendo un mercato è possibile avviare attività commerciali per scambiare i materiali in eccesso e ottenere quello che è necessario
Age of Empires II: The Age of Kings
La finestra di gioco ristretta rende problematico ogni spostamento

La spina dorsale del gioco è rappresentata dalle varie campagne disponibili che riproducono diversi momenti storici che coinvolgono condottieri come, per esempio, William Wallace o Attila. La varietà è assicurata dal loro numero e la qualità complessiva della presentazione dei briefing con illustrazioni e miniature è elevatissima. Anche terminando le campagne la presenza di una completissima modalità "skirmish" rende comunque le cose interessanti grazie alla quantità di opzioni presenti, tanto che si potrebbe giocare solo per il gusto di fare esperimenti. Detto così tutto sembra grandioso... ma l'orribile realtà della versione per PlayStation 2 di Age of Empires II: The Age of Kings si manifesta ben presto..
VOCE DEL VERBO CONVERTIRE..
Accendendo la console si ha un'impressione piuttosto confortante: i menu sono ben riproposti e i caricamenti non sono lunghissimi. Iniziando a giocare e mettendo mano joypad o al mouse si inizia invece a sudare freddo... Innanzitutto lo scrolling è "scattosissimo" e i movimenti del cursore sono assolutamente imprecisi, o almeno questo è quello che si pensa all'inizio. Di fatto, spostandosi attraverso la mappa ci si accorge che il gioco carica dati in continuazione e, in definitiva, questo è il motivo principale dei rallentamenti e degli scatti rivelati sin dalle prime impressioni di gioco
Si tratta di un difetto gravissimo che rende praticamente ingiocabile il tutto e si va ad aggiungere a tutta una serie di elementi negativi di cui soffre la realizzazione tecnica globale, tra questi una palette di colori "acidissima" e una grafica che appare impastata e mal definita. Dovrete temere le mischie e le battaglie campali, perché nel turbinio della battaglia le possibilità di distinguere le vostre unità sono quanto di più risicato la vostra mente possa immaginare. La finestra di gioco, poi, è un francobollo e parlare di intelligenza strategica della mappa è impossibile, basti pensare che bisogna affidarsi all'atroce scrolling anche solo per seguire un cittadino che si sposta di qualche metro

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Seguire lo sviluppo della propria città è faticoso e seccante anche nei momenti tranquilli, mentre in quelli più concitati sembra di vivere in un vero e proprio incubo logistico. Tanti difetti non sono giustificati neanche dal quantitativo di grafica mossa su schermo, poiché i fotogrammi delle animazioni delle unità sono stati tagliati con l'accetta. A quel punto potevano anche eliminare le "idle animation" visto che alcune sono assolutamente inguardabili, come quelle dei cavalli, la cui testa pare una liana che ondeggia da una parte all'altra
Age of Empires II: The Age of Kings
Vedere la propria civiltà espandersi è comunque gratificante

Un vero disastro visivo, quindi, aggravato da una componente sonora convertita in modo ugualmente discutibile. Le musiche, il parlato e gli effetti sonori sono quelli della versione PC, ma la qualità della trasposizione è quella di una pessima audiocassetta. Inutile tirare in ballo i limiti di una console in questo genere di giochi: qui siamo sotto ogni standard di programmazione conosciuto e la cosa è ulteriormente aggravata dal valore della versione originale del gioco. Veramente un peccato, anche alla luce del fatto che la conversione è ad opera di Konami che ha svolto un lavoro pessimo e privo di convinzione.
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Age of Empires II: The Age of Kings

La validità di Age of Empires II: The Age of Kings è letteralmente seppellita dalla valanga di difetti tecnici che rendono inaccessibile tutto quello che il gioco ha da offrire. Se siete appassionati di strategici in tempo reale non fidatevi del nome sulla confezione e girate al largo anche se il mercato non ha quasi niente altro da offrire al momento. Lascia stupefatti la conversione grossolana ad opera di Konami: se il gioco girasse così com'è sulla vecchia PlayStation non godrebbe ugualmente di nessuna giustificazione, figuriamoci su PlayStation 2...