Age of Empires - The Ages of King -

di Marco Del Bianco
Essendo il pubblico dei possessori di Nintendo DS ormai popolato anche da persone non più giovanissime, si iniziava a sentire la mancanza di un gioco strategico come Age of Empires. Tanto più che questa console, col suo touch screen, meglio si presta rispetto ad altre per titoli di questo genere. La cartuccia in questione è il primo adattamento per il portatile Nintendo di una fortunata saga, nata sui Pc e approdata in seguito anche nel mondo delle console. Ovviamente dobbiamo considerare Age of Empires The age of Kings come una riduzione. Non sarebbe realistico attenderci sul DS tutto quello che possiamo trovare sulle ultime edizioni Pc. Comunque la varietà è notevole e anche coloro che hanno già giocato altri capitoli di questa saga non rimarranno delusi.

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L'ambientazione è quella affascinante del medioevo. Il vostro ruolo quello del condottiero e l'azione si sviluppa attraverso un alternarsi di turni tra i diversi partecipanti al gioco. Sarebbe però eccessivamente riduttivo dire che il vostro ruolo è solo quello di guidare gli uomini in battaglia, neppure si trattasse di un gigantesco e complesso gioco di scacchi. Quello che dovrete fare è molto più complesso e interessante. Dovrete preoccuparvi di far crescere il vostro popolo, procurandovi le risorse essenziali, costruendo i vostri villaggi e utilizzando tutto e tutti secondo le proprie caratteristiche.
Oltre alle svariate tipologie di combattenti, avrete a vostra disposizione anche molti tipi di costruzioni in cui far lavorare i vostri civili. Se inizialmente i vostri villaggi avranno un aspetto relativamente semplice, col proseguo del gioco si arricchiranno di baracche, fortificazioni, botteghe e mercati, ognuno con una sua particolare funzione.
Ogni popolo è poi destinato a progredire sulla scala dello sviluppo sociale, anche voi sarete chiamati a questa impresa e turno dopo turno potrete portare avanti il vostro piano di ricercare, raggiungendo risultati sempre maggiori nel campo bellico, dell'agricoltura o delle scoperte tecnologiche.

Il gioco è articolato nella classica struttura a campagne, che racchiudono a loro volta un numero variabile missioni di crescente livello di difficoltà. Nel corso delle partite avrete diversi fini da perseguire. Vittorie belliche, sviluppo della civiltà, conseguimento di ricchezze. Ce n'è un po' per tutti i gusti. Alcuni di questi obiettivi vanno raggiunti in modo tassativo, per poter proseguire. Altri rappresentano dei bonus, anche se non sarete così bravi da raggiungerli potrete passare alla fase successivo. Magari questo però sarà uno stimolo per riprendere successivamente anche le missioni già superate, per poterle terminare completamente.


Per un gioco più rilassato potrete anche giocare liberamente in uno degli scenari disponibili. Comunque, prima di completare il gioco ne avrete di che sbizzarrirvi.
Se tutto questo vi appare particolarmente complesso, non preoccupatevi. Le prime missioni sono strutturate come un tutorial che, passo dopo passo, vi consentirà di padroneggiare tutti gli aspetti di Age of Empires.
Come già accennato inizialmente, la possibilità di sfruttare il touch screen per la gestione dei comandi, rende tutto più semplice e immediato. E' comunque sempre possibile scegliere se controllare il vostro popolo con i controlli direzionali o con il pennino e, per dovere di cronaca, è giusto riconoscere come anche i comandi tradizionali siano funzionali. Alla fine però la cosa migliore è un utilizzo combinato dei due sistemi, che vi consentirà un controllo totale e immediato su ogni opzione del gioco.

Graficamente Age of Empires non è particolarmente spettacolare. Nello schermo inferiore è rappresentata la mappa isometrica, con le truppe e le costruzioni. La grafica è pulita ed efficace ma, appunto, era lecito aspettarsi di più. Lo schermo superiore è invece utilizzato per visualizzare le caratteristiche degli elementi di volta in volta selezionati e per mostrare le animazioni delle battaglie. Anche il sonoro è stato lasciato in secondo piano e i pochi effetti e motivetti di accompagnamento presenti, non rendono giustizia alle possibilità del DS. Probabilmente, dovendo ridurre una struttura molto complessa in modo da farla funzionare sul DS, si sono privilegiati gli aspetti prettamente legati alla simulazione, tralasciando le questioni squisitamente estetiche, però sarebbe stato lecito aspettarsi comunque qualcosina di più anche da questo punto di vista.
Un aspetto invece molto positivo di Age of Empires è rappresentato dalla modalità multiplayer. Se infatti la modalità via Wifi non rappresenta certo una cosa clamorosa, la possibilità di giocare tutti sullo stesso DS lo è. All'interno di una politica Nintendo che spinge il più possibile, anche dove non sarebbe giustificato, per moltiplicare il numeri di console e cartucce vendute, la Majesco va contro corrente e vi consente sfide fra amici sullo stesso DS, passandosi la console alla fine di ogni turno.

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