Age of Mythology

di Daniele 'Dansolo' Palmas

Analogamente ci saranno differenze per le divinità maggiori egizie (Ra, Iside e Set) e nordiche (Odino, Thor e Loki). Non basta: esistono anche le divinità minori. Vi ricordate il concetto di avanzamento tecnologico presente anche negli altri episodi? Sostanzialmente si trattava di costruire un certo numero di edifici per avere la possibilità di passare al successivo livello tecnologico (al prezzo di un certa quantità di risorse): il passaggio consentiva la costruzione di nuove unità, nuovi edifici e lo sviluppo di nuove migliorie. Anche in Age of Mythology sono presenti gli avanzamenti tecnologici secondo quattro livelli: l'Età Arcaica, l'Età Classica, l'Età Eroica e l'Età mitica. La caratteristica nuova è che, a ogni passaggio di livello, dovrete scegliere quale divinità minore adorare, scelta che influenzerà le nuove unità e le nuove migliorie che potrete sviluppare. Ad esempio, supponiamo di comandare i Greci: nel passaggio dall'Età Classica all' Età Eroica dovrete scegliere se venerare Efesto o Era.

Il primo vi garantirà come unità mitica il Colosso, come potere divino l'Abbondanza (afflusso di risorse costanti) e beneficherà le corazze e le armi. La seconda vi concederà la Medusa e il Carcinos (un mostro marino), il potere divino sarà la Tempesta di Fulmini e beneficherà le costruzioni e unità mitiche. Per ogni popolo ci sono ben nove dei minori; facendo i conti sulle varie combinazioni tra divinità maggiori e minori si capisce come, in realtà, ci sia molta più varietà di scelta e differenziazione in questo ultimo capitolo della saga che nei precedenti.

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Ci sono varie modalità di gioco in single player: prima fra tutte è la campagna (preceduta se desiderate da un breve tutorial). La campagna, costituita da più di trenta missioni e affrontabile in quattro livelli di difficoltà selezionabili anche per singola missione, è divisa in tre parti: una per ciascuna fazione, da affrontare necessariamente in maniera consecutiva. Inizierete al comando del popolo greco, avendo come unico eroe tale Arkantos; la vicenda si svilupperà pian piano (portandovi anche a vivere situazioni come la guerra di Troia e relativa conquista della città grazie al cavallo di legno) e scoprirete come in realtà il vostro nemico sia il ciclope Gargarensis.

Per dargli la caccia giungerete sino in Egitto, dove appunto comanderete gli Egizi e incontrerete altri eroi, e, addirittura, nei territori Nordici (e relativa parte della campagna). Mi sto volutamente tenendo sul generico per non rovinarvi il piacere di scoprire la storia. Oltre a questo avrete la possibilità di organizzare partite in skirmish, completamente personalizzabili, con sino a undici giocatori computerizzati. A seconda del tipo di gioco che sceglierete cambierà l'obbiettivo finale per conquistare la vittoria.
Gli Ensemble Studios si sono, poi, molto impegnati per realizzare un supporto multiplayer adeguato alla qualità del gioco: è stato, addirittura, implementato un sistema di abbinamento dei giocatori che cerca automaticamente avversari che corrispondono alle nostre preferenze (ovviamente può anche essere disabilitato); èensate che se, ad esempio, non trova giocatori del nostro livello, ma soltanto molto più forti, nella partita verrà automaticamente generato un handicap a nostro favore. Il tutto è organizzato anche facendo ricorso a un sistema di chat per trovare più semplicemente i giocatori, in stile Battle Net.

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