Age of Mythology: The Titans

di Redazione Gamesurf

In base al percorso tecnologico che seguirete, i vostri eroi avranno anche la possibilità di recuperare nel tempo la loro energia. Condiscono il tutto altre abilità speciali come quella di poter spostare gli edifici in un qualunque punto della mappa abbiate visibilità, oppure la possibilità di utilizzare i poteri un numero di volte, in genere, superiore all'unità, lasciando passare un certo lasso di tempo tra un'invocazione e l'altra. Ma per quale motivo l'espansione è intitolata ai Titani? Innanzitutto la campagna in single player è incentrata attorno alle vicende del rinato popolo degli atlantidei che involontariamente, a causa dell'inganno di Krios, liberano i Titani dalla loro prigione lasciandoli in grado di distruggere la terra. Ovviamente le cose dovranno essere rimesse a posto e questo sarà il compito di Kastor e compagnia... Tuttavia c'è anche un altro importante motivo; nelle partite in multiplayer o skirmish avrete una nuova possibilità per garantirvi la vittoria: costruire un titano. Questo è un guerriero praticamente indistruttibile, fuori parametro rispetto alle normali unità, in grado di demolire tutto quello che gli si trova vicino, affrontabile soltanto da un altro titano. Ciò significa che, se riuscirete a costruire il vostro titano prima che l'avversario riesca a sfornarne uno, avrete praticamente la vittoria in tasca. Ovviamente, invocare un titano non è così facile: le risorse necessarie saranno ingenti, sia per quanto riguarda il tempo che per quanto riguarda i materiali. Ogni fazione ha il suo titano: i greci hanno Cerbero, il mitico cane a tre teste; gli egiziani un guardiano di Anubi; gli atlantidei invocano un titano simile a Kronos, ma con dei cristalli sulle spalle, mentre i nordici hanno un non meglio identificato troll con un martellone formato famiglia. Tutti hanno però l'indiscutibile capacità di fare tanto male...

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UN LAVORO TITANICO

Rispetto agli altri RTS di punta relativi a questo periodo (sostanzialmente Generals con la sua espansione) Age of Mythology si caratterizza per avere uno stile grafico non particolarmente impressionante a prima vista, tuttavia pulitissimo e di grande impatto complessivo, grazie soprattutto all'ottima scelta dei colori: certe visioni d'insieme sembrano degli affreschi. Il risultato si sposa bene con il ritmo di gioco non troppo elevato e ci permette di apprezzare appieno le bellezze grafiche non troppo appariscenti, ma presenti. Le unità,sebbene piccole, sono realizzate con gran cura nei dettagli: ognuna di esse è ottimamente caratterizzate (come dicevo non solo merito dei game designer, ma anche degli antichi scrittori greci). L'espansione ovviamente non cambia niente d'importante: possiamo solo dire che la nuova fazione s'integra perfettamente nel gioco anche per quanto riguarda la grafica. Da sottolineare, tuttavia, certi nuovi effetti grafici come ad esempio il time-shifting delle strutture o il teletrasporto delle unità militari. Pochi miglioramenti sotto il profilo sonoro, a parte un leggero remix del tema portante originale che potremo ascoltare nella schermata del menù principale. Nel complesso niente di nuovo sotto il sole, comunque il gioco si presenta ancora come uno dei più curati RTS sul mercato.

SFIDA TRA TITANI

Cosa dire di questa nuova espansione dagli Ensemble Studios? E' sicuramente un buon prodotto: l'idea di introdurre una nuova civiltà serve non solo per dare la possibilità di affrontare un'inedita campagna in single player, ma dà anche l'opportunità di incrementare la longevità del multiplayer (sempre che riesca a diffondersi in maniera efficace). In linea di massima a chiunque fosse piaciuto il gioco originale consiglierei di accaparrarsi anche questa espansione, che non risulta essere una mera operazione commerciale. L'unico evidente difetto che ho trovato è l'eccessiva facilità, problema che comunque sembra essere comune a quasi tutti i videogiochi odierni: giocatelo quindi subito al livello più arduo. Tuttavia, lasciatemi spendere qualche parola in più sul gioco vero e proprio nel suo complesso. Purtroppo non ho gustato quest'espansione tanto quanto abbia fatto con Age of Mythology originale e questo è accaduto per colpa di un altro gioco: Command&Conquer Generals e, per ritornare più in tema, la sua espansione Zero Hour. Sotto il profilo tecnico non c'è molto da dire: sebbene adottino stili che possono essere considerati agli antipodi entrambi i giochi sono realizzati ottimamente. Tuttavia, una volta assaporato il ritmo veloce, chiassoso e fracassone di Generals ho trovato molto difficile (o forse farei meglio dire noioso) ritornare a un gioco come Titans. Senza contare la qualità del multiplayer che nel titolo targato Electronic Arts risulta di gran lunga superiore. Sento già le voci che dicono: "non è possibile fare un paragone tra i due giochi: hanno in comune il solo fatto di essere un rts". Questo è parzialmente vero: in Age of Mythology risulta più forte la componente economica, mentre Generals è orientato molto più verso l'azione. Un confronto deve, tuttavia, essere comunque fatto perchè gli utenti dei due prodotti possono formare due insiemi, magari non completamente coincidenti, ma sicuramente intersecanti. Se, poi, dovessi paragonare la qualità delle due espansioni, non avrei dubbi, in base al divertimento provato, nel consigliarvi l'accoppiata Generals e Zero Hour (che presenta sicuramente un grado di sfida superiore). Sono comunque discorsi troppo dipendenti dal gusto personale: tornando all'oggettività bisogna riconoscere l'elevato livello di Titans che mi porterebbe, in un mondo ideale senza concorrenti, a consigliarlo sicuramente.

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