Aiken's Artifact
di
IL FATTORE X
Altro grosso punto di forza del gioco é costituito dal sistema di controllo, per certi versi simile a quello di Nox, l'Action RPG della Westwood uscito nel corso dei primi mesi estivi di quest'anno. Il personaggio può essere controllato interamente via mouse o con una combinazione mouse + tastiera (decisamente preferibile, in quanto più comoda, grazie al gran numero di shortcut impostabili). Oltre a una serie di oggetti che é possibile utilizzare nelle varie situazioni, si ha a disposizione una barra di controllo contenente dieci "slot" in cui é possibile collocare i vari poteri conquistati nel corso del gioco. E' possibile creare fino a dieci set predefiniti di poteri, cosa che si rivela molto utile quando si comincia ad accumularne in gran numero. I super poteri, divisi fra offensivi, difensivi e di altro genere, si ottengono collezionando i totem, che é possibile recuperare uccidendo nemici o risolvendo particolari enigmi. Ogni potere consuma una certa quantità di energia psichica, che é possibile recuperare tramite gli appositi power up. Il sistema, apparentemente complicato, funziona alla perfezione e richiede solo un po' di pratica per venire assimilato a dovere. Il fatto che i poteri si conquistano proseguendo nel gioco aiuta molto in questo senso, dato che é necessario imparare a sfruttare al meglio quanto si ha a disposizione, se si vuole sopravvivere
YO, AMICO!
La cosa che ci ha maggiormente colpito del gioco, in ogni caso, é la sceneggiatura ben calibrata e ricca di colpi di scena, che porta il giocatore a seguire in maniera appassionata gli avvenimenti che si susseguono sullo schermo. Aiken's Artifact, poi, ha il gran pregio di non prendersi mai troppo sul serio, con dialoghi che sdrammatizzano continuamente quello che accade e situazioni che alternano sapientemente dramma e comicità. La sequenza del quiz televisivo, in questo senso, é veramente da antologia. I dialoghi sono doppiati molto bene (interamente in inglese) e il protagonista, oltretutto, può fregiarsi del doppiaggio di un famoso rapper e attore americano, Ice T, decisamente in parte. Molto ben riuscita, quindi, la colonna sonora, che accompagna una veste grafica sicuramente all'altezza della situazione. Il Lithtech Engine é stato sfruttato alla perfezione per ricreare l'ambiente in cui si muove Nathaniel Cain e si é adattato benissimo alla visuale a volo d'uccello. I fondali sono molto ben realizzati e hanno il grande pregio di saper offrire, grazie allo sfruttamento del un motore 3D, un'ottima sensazione di profondità. Ma sono gli effetti speciali e i giochi di luce a farla da padrone, soprattutto in occasione dell'utilizzo dei superpoteri che, a seconda dei casi, vanno dalla semplice palla di fuoco a un vero e proprio tripudio di luci e colori. Dal punto di vista della realizzazione tecnica, insomma, non c'é proprio da lamentarsi
Altro grosso punto di forza del gioco é costituito dal sistema di controllo, per certi versi simile a quello di Nox, l'Action RPG della Westwood uscito nel corso dei primi mesi estivi di quest'anno. Il personaggio può essere controllato interamente via mouse o con una combinazione mouse + tastiera (decisamente preferibile, in quanto più comoda, grazie al gran numero di shortcut impostabili). Oltre a una serie di oggetti che é possibile utilizzare nelle varie situazioni, si ha a disposizione una barra di controllo contenente dieci "slot" in cui é possibile collocare i vari poteri conquistati nel corso del gioco. E' possibile creare fino a dieci set predefiniti di poteri, cosa che si rivela molto utile quando si comincia ad accumularne in gran numero. I super poteri, divisi fra offensivi, difensivi e di altro genere, si ottengono collezionando i totem, che é possibile recuperare uccidendo nemici o risolvendo particolari enigmi. Ogni potere consuma una certa quantità di energia psichica, che é possibile recuperare tramite gli appositi power up. Il sistema, apparentemente complicato, funziona alla perfezione e richiede solo un po' di pratica per venire assimilato a dovere. Il fatto che i poteri si conquistano proseguendo nel gioco aiuta molto in questo senso, dato che é necessario imparare a sfruttare al meglio quanto si ha a disposizione, se si vuole sopravvivere
YO, AMICO!
La cosa che ci ha maggiormente colpito del gioco, in ogni caso, é la sceneggiatura ben calibrata e ricca di colpi di scena, che porta il giocatore a seguire in maniera appassionata gli avvenimenti che si susseguono sullo schermo. Aiken's Artifact, poi, ha il gran pregio di non prendersi mai troppo sul serio, con dialoghi che sdrammatizzano continuamente quello che accade e situazioni che alternano sapientemente dramma e comicità. La sequenza del quiz televisivo, in questo senso, é veramente da antologia. I dialoghi sono doppiati molto bene (interamente in inglese) e il protagonista, oltretutto, può fregiarsi del doppiaggio di un famoso rapper e attore americano, Ice T, decisamente in parte. Molto ben riuscita, quindi, la colonna sonora, che accompagna una veste grafica sicuramente all'altezza della situazione. Il Lithtech Engine é stato sfruttato alla perfezione per ricreare l'ambiente in cui si muove Nathaniel Cain e si é adattato benissimo alla visuale a volo d'uccello. I fondali sono molto ben realizzati e hanno il grande pregio di saper offrire, grazie allo sfruttamento del un motore 3D, un'ottima sensazione di profondità. Ma sono gli effetti speciali e i giochi di luce a farla da padrone, soprattutto in occasione dell'utilizzo dei superpoteri che, a seconda dei casi, vanno dalla semplice palla di fuoco a un vero e proprio tripudio di luci e colori. Dal punto di vista della realizzazione tecnica, insomma, non c'é proprio da lamentarsi