Air Conflicts: Secret War
di
Marco Modugno
Una vita da mediano... recitava una delle più belle canzoni di uno dei pochi veri rocker che questa tormentata penisola possa sfoggiare. Il pezzo era dedicato ad Oriali e a tutti quelli che, come lui, trascorrono l'intera esistenza nella penombra, indispensabili quanto obliati gregari di chi, invece, fortunato lui, riesce a conquistare, per merito vero o colpo di fortuna, le luci della ribalta.
Lo stesso vale, spesso e volentieri, per i videogiochi. Per capire, il più delle volte, quanto una casa scommetta su un titolo, basta studiare il periodo dell'anno scelto per la sua uscita. I calibri più grossi, lo sappiamo, spuntano fuori in autunno, alla riapertura delle scuole e degli uffici, oppure prima delle festività natalizie, quando la febbre da regalo, e così anche l'hype, sono alle stelle e i budget di spesa degli appassionati e dei loro parenti stretti si gonfiano al massimo. Poca attenzione, di contro, é rivolta al mercato pre-estivo. Anche i geek più sfegatati, in questa breve stagione dorata che precede le vacanze vere e proprie, tentano improbabili sortite verso l'arenile più vicino, tentando di strappare al sole la promessa di una parvenza d'abbronzatura che non li condanni all'ombrellone perpetuo fino a settembre,con ipochi giochini di un iPhone o di un Android a disposizione, contando i giorni che mancano all'arrivo della nuova PSP.
Solo uno zoccolodi appassionati duro comel'acciaio al tungsteno osa ancora pensare ai giochi in uscita, in questo periodo, e ne sappiamo qualcosa noi recensori che, fatta eccezione per i fortunati frequentatori di fiere internazionali foriere di novità, ci ritroviamo a cimentarci con la disamina dell'ennesimo seguito del seguito di un seguito di uno spin off. Presentare al grande pubblico un blockbuster in questo periodo, quindi, equivarrebbe a fargli fare la fine di Mishima. Molto meglio, devono aver pensato gli smaliziati publisher di Koch Media, sparare nello stagno semideserto di un mercato proiettato verso l'attesa settembrina un gioco che, per la sua natura, preveda un approccio il meno cerebrale possibile, sfruttando quella fame da titoli "da bar" mai sopita che alligna nell'animo di ciascuno di noi malati di videogiochi, orfani dei coin-op di una volta che, nelle gelaterie estive e nelle anticamere dei bowling, sono stati ormai da tempo soppiantati da inquietanti slot-machines e videolotteries mangia soldi.
Secret War, che riprende un franchise, Air Conflicts, vecchio già di qualche annetto ma non dimenticato da chi ebbe occasione di provare il primo e divertente capitolo della serie, mutua il nome dalla tipologia delle missioni.La protagonista della trama, tale Dee-Dee, più che la Diane Kruger dei "bastardi" di tarantiniana memoria o la contessa Caproni,pare una Marilyn con il brevetto di volo sul giubbotto, si trova a vivere in prima persona ben sette campagne su altrettanti fronti di guerra che la vedranno intervenire, ovviamente a bordo di aeromobili di ogni tipo, a favore di questo o quel movimento di resistenza, nell'Europa occupata dai nazisti. Si tratti dei partigiani iugoslavi di Tito, dei Maquis francesi o dell'Armata di Liberazione Polacca, la nostra Dee-Dee avrà il suo bel da fare per contribuire fattivamente alla vittoria finale, e non se ne dolga nessuno se mi permetto di osservare che la trama é talmente esile da essere adatta ad una commedia musicale con Cyd Charisse e Gene Kelly, più che ad una storia di guerra dell'era del dopo-Spielberg.
Niente di male, comunque, se si pensa che l'impostazione volutamente leggera della storia, articolata in ben quarantanove missioni (nelle quali sono inseriti sapienti e godibilissimi flashback riguardanti le esperienze belliche dle genitore di Dee-Dee durante la Grande Guerra) pare accoppiarsi perfettamente con quella arcade dei comandi di volo, talmente facilitata da trasformare quasi sempre il gioco in una sorta di FPS con le ali, dove la massima preoccupazione é quella di mettersi ad ore sei del nemico e mettere a segno il colpo critico che lo farà precipitare a terra come un sasso. Pochi dei potenziali utenti del gioco, che non mancherà di far fuggire con le ali spiegate chiunque non riesca a concepire il volo virtuale in assenza di una dose massiccia di veridicità, si cureranno mai di sperimentare l'impostazione più realistica dei comandi presente nelle opzioni. chi lo facesse, comunque, scoprirà come ci si mantenga sempre piuttosto distanti dalle leggi dell'aerodinamica autentiche. Chissenefrega, comunque, di portanza, aerodinamicae stalli, quando l'adrenalina va a mille e si presenta, per giunta, la possibilità di dotare il nostro pilota di abilità sempre più evolute, ai limiti del soprannaturale, fino ad una sorta di bullet time che consente anche ai più scarsi di mettere a segno colpi critici a raffica, senza esitazione.
I fan della simulazione dura e pura, l'ho già scritto, si terranno rigorosamente alla larga da un cielo che promette di essere affollato, estate torrida permettendo, di piloti casual e arcade, complice il rilascio multipiattaforma del giocodi cuiusufruirà quindi anche l'utenza Xbox 360 e PS3, da sempre più affamata di titoli del genere. Questa impostazione, in un certo qual modo, giustifica l'impianto tecnico del titolo, tutt'altro che eccelso, specie per quanto riguarda un motore grafico che sacrifica sull'altare insanguinato della fluidità la definizione delle texture e il numero dei poligoni, mentre le animazioni, specie dei mezzi terrestri e della fanteria, restano appena meno legnosi di quelli dei burattini del teatrino del giardinetto sotto casa di mia zia. Idem per il sonoro, per il quale ci sentiamo di escludere, anche senzaleggere le note sul restro della scatola, che siano stati reclutati attori di fama mondiale. Va da sé che i requisiti hardware per la versione PC sono tutt'altro che esosi, cosa che non mancherà di far gioire chi si é stufato da un bel pezzo della sfida all'ultimo processore in voga tra gli smanettoni.
Ultima perplessità resta quella legata all'attecchimento del gioco online, sicuramente godibile, vista l'impostazione imemdiata, anche da parte di un'utenza occasionale. I giochi aeronautici in genere, però, anche nel passato recente, molto di rado sono riusciti ad attirare intorno a loro communities stabili di appassionati del multiplayer e peccherei d'eccesso di ottimismo se immaginassi i cieli di Secret War affollati di utenti. Per il momento, in presenza di una release riservata alla stampa, sono più deserti di quelli gelidi di Plutone. Poi si vedrà. Come sempre, e a maggior ragione visto che là fuori é arrivata la bella stagione, tempo ideale per volare, cieli blu a tutti!
Lo stesso vale, spesso e volentieri, per i videogiochi. Per capire, il più delle volte, quanto una casa scommetta su un titolo, basta studiare il periodo dell'anno scelto per la sua uscita. I calibri più grossi, lo sappiamo, spuntano fuori in autunno, alla riapertura delle scuole e degli uffici, oppure prima delle festività natalizie, quando la febbre da regalo, e così anche l'hype, sono alle stelle e i budget di spesa degli appassionati e dei loro parenti stretti si gonfiano al massimo. Poca attenzione, di contro, é rivolta al mercato pre-estivo. Anche i geek più sfegatati, in questa breve stagione dorata che precede le vacanze vere e proprie, tentano improbabili sortite verso l'arenile più vicino, tentando di strappare al sole la promessa di una parvenza d'abbronzatura che non li condanni all'ombrellone perpetuo fino a settembre,con ipochi giochini di un iPhone o di un Android a disposizione, contando i giorni che mancano all'arrivo della nuova PSP.
Solo uno zoccolodi appassionati duro comel'acciaio al tungsteno osa ancora pensare ai giochi in uscita, in questo periodo, e ne sappiamo qualcosa noi recensori che, fatta eccezione per i fortunati frequentatori di fiere internazionali foriere di novità, ci ritroviamo a cimentarci con la disamina dell'ennesimo seguito del seguito di un seguito di uno spin off. Presentare al grande pubblico un blockbuster in questo periodo, quindi, equivarrebbe a fargli fare la fine di Mishima. Molto meglio, devono aver pensato gli smaliziati publisher di Koch Media, sparare nello stagno semideserto di un mercato proiettato verso l'attesa settembrina un gioco che, per la sua natura, preveda un approccio il meno cerebrale possibile, sfruttando quella fame da titoli "da bar" mai sopita che alligna nell'animo di ciascuno di noi malati di videogiochi, orfani dei coin-op di una volta che, nelle gelaterie estive e nelle anticamere dei bowling, sono stati ormai da tempo soppiantati da inquietanti slot-machines e videolotteries mangia soldi.
Secret War, che riprende un franchise, Air Conflicts, vecchio già di qualche annetto ma non dimenticato da chi ebbe occasione di provare il primo e divertente capitolo della serie, mutua il nome dalla tipologia delle missioni.La protagonista della trama, tale Dee-Dee, più che la Diane Kruger dei "bastardi" di tarantiniana memoria o la contessa Caproni,pare una Marilyn con il brevetto di volo sul giubbotto, si trova a vivere in prima persona ben sette campagne su altrettanti fronti di guerra che la vedranno intervenire, ovviamente a bordo di aeromobili di ogni tipo, a favore di questo o quel movimento di resistenza, nell'Europa occupata dai nazisti. Si tratti dei partigiani iugoslavi di Tito, dei Maquis francesi o dell'Armata di Liberazione Polacca, la nostra Dee-Dee avrà il suo bel da fare per contribuire fattivamente alla vittoria finale, e non se ne dolga nessuno se mi permetto di osservare che la trama é talmente esile da essere adatta ad una commedia musicale con Cyd Charisse e Gene Kelly, più che ad una storia di guerra dell'era del dopo-Spielberg.
Niente di male, comunque, se si pensa che l'impostazione volutamente leggera della storia, articolata in ben quarantanove missioni (nelle quali sono inseriti sapienti e godibilissimi flashback riguardanti le esperienze belliche dle genitore di Dee-Dee durante la Grande Guerra) pare accoppiarsi perfettamente con quella arcade dei comandi di volo, talmente facilitata da trasformare quasi sempre il gioco in una sorta di FPS con le ali, dove la massima preoccupazione é quella di mettersi ad ore sei del nemico e mettere a segno il colpo critico che lo farà precipitare a terra come un sasso. Pochi dei potenziali utenti del gioco, che non mancherà di far fuggire con le ali spiegate chiunque non riesca a concepire il volo virtuale in assenza di una dose massiccia di veridicità, si cureranno mai di sperimentare l'impostazione più realistica dei comandi presente nelle opzioni. chi lo facesse, comunque, scoprirà come ci si mantenga sempre piuttosto distanti dalle leggi dell'aerodinamica autentiche. Chissenefrega, comunque, di portanza, aerodinamicae stalli, quando l'adrenalina va a mille e si presenta, per giunta, la possibilità di dotare il nostro pilota di abilità sempre più evolute, ai limiti del soprannaturale, fino ad una sorta di bullet time che consente anche ai più scarsi di mettere a segno colpi critici a raffica, senza esitazione.
I fan della simulazione dura e pura, l'ho già scritto, si terranno rigorosamente alla larga da un cielo che promette di essere affollato, estate torrida permettendo, di piloti casual e arcade, complice il rilascio multipiattaforma del giocodi cuiusufruirà quindi anche l'utenza Xbox 360 e PS3, da sempre più affamata di titoli del genere. Questa impostazione, in un certo qual modo, giustifica l'impianto tecnico del titolo, tutt'altro che eccelso, specie per quanto riguarda un motore grafico che sacrifica sull'altare insanguinato della fluidità la definizione delle texture e il numero dei poligoni, mentre le animazioni, specie dei mezzi terrestri e della fanteria, restano appena meno legnosi di quelli dei burattini del teatrino del giardinetto sotto casa di mia zia. Idem per il sonoro, per il quale ci sentiamo di escludere, anche senzaleggere le note sul restro della scatola, che siano stati reclutati attori di fama mondiale. Va da sé che i requisiti hardware per la versione PC sono tutt'altro che esosi, cosa che non mancherà di far gioire chi si é stufato da un bel pezzo della sfida all'ultimo processore in voga tra gli smanettoni.
Ultima perplessità resta quella legata all'attecchimento del gioco online, sicuramente godibile, vista l'impostazione imemdiata, anche da parte di un'utenza occasionale. I giochi aeronautici in genere, però, anche nel passato recente, molto di rado sono riusciti ad attirare intorno a loro communities stabili di appassionati del multiplayer e peccherei d'eccesso di ottimismo se immaginassi i cieli di Secret War affollati di utenti. Per il momento, in presenza di una release riservata alla stampa, sono più deserti di quelli gelidi di Plutone. Poi si vedrà. Come sempre, e a maggior ragione visto che là fuori é arrivata la bella stagione, tempo ideale per volare, cieli blu a tutti!
Air Conflicts: Secret War
7
Voto
Redazione
Air Conflicts: Secret War
C'é simulatore e simulatore. Gli utenti PC, dopo anni di giochi concepiti anche per i cugini delle console, ormai hanno fatto la bocca ai manuali tecnici rilegati con la spillatrice. Poca cosa in confronto ai volumi treccani degli anni Ottanta e Novanta che invogliavano i patiti della cloche virtuale a mettere da parte i soldi per joystick che costavano quasi più dei loro omologhi realimontanti nei cockpit di F16 ed Eurofighter vari. Resta sempre, però, in tutti gli epigoni del genere, una pretesa seriosa di realismo e rispondenza alle reali leggi dell'aerodinamica che invece, in questo revival del franchise Air Conflicts, viene accantonata a priori. Scelta l'impoistazione Arcade dei comandi, volare diventa più facile che parcheggiare una Panda sotto l'Ikea, mentre anche optando per quella detta realistica si riescono a spuntare centottanta a flap staccati e Immelmann a mezzo gas che, nella vita reale, farebbero schizzare il fatturato dei fabbricanti di paracadute e di... casse da morto. Poco male se comunque si continua a divertirsi alla grande, infischiandosene di Leonardo e dei fratelli Wright, e ammiccando non poco alle trame ingenue ma indimenticabili dei fumetti di Super Eroica.