Akiba's Trip: Undead & Undressed

di Tommaso Alisonno
Il primo gioco intitolato Akiba's Trip fu pubblicato su PSP ma non lasciò mai le coste del Giappone: solo il seguito del 2013, realizzato su PS3 e PS Vita, riuscì a sconfinare l'anno successivo con il titolo Akiba's Trip: Undead & Undressed di cui vi abbiamo già parlato. Ora, lo stesso gioco é disponibile per PS4, ed anche se é presente qualche novità, il succo principale é il medesimo. Riassumendo: la vicenda ci vedrà nei panni di Nanashi, un ragazzo tramutato con l'inganno in una sorta di vampiro denominato Synthister che, con l'aiuto di una misteriosa ragazza di nome Shizuku, si schiera contro l'organizzazione che l'ha trasformato. L'affinità tra i Synthister é i vampiri risiede nel fatto di essere vulnerabili alla luce del sole, e pertanto il metodo migliore per abbatterli é quello di strappar loro gli abiti di dosso.



Quello che ne consegue é un action-RPG free-roaming ambientato nel quartiere di Akihabara (“Akiba” per gli amici) di Tokyo: Nanashi dovrà risolvere il mistero dei Synthister tra una scazzottata e uno spogliarello – niente di veramente “erotico”, tutto molto “goliardico” – mentre nel contempo potrà svolgere numerose commissioni e sotto-quest utili per accumulare ricompense ed esperienza: con le prime potrà migliorare il proprio equipaggiamento, con la seconda le sue caratteristiche di attacco e difesa. Il sistema di combattimento si basa principalmente sull'uso di tre tasti d'attacco, ciascuno relativo ad una specifica parte del corpo (testa, tronco, gambe) e mirato a privare l'avversario del corrispondete capo di abbigliamento. Le sequenze d'attacco dipenderanno dall'arma impugnata, mentre le combo di coppia eseguibili con una delle 6 ragazze che potranno accompagnarci, le “chain strip” e le “super-strip combo” cercheranno di rendere il tutto maggiormente vario.

Il gioco é dunque essenzialmente il medesimo della versione PS3/PS Vita: ciò non di meno, la versione PS4 propone alcune aggiunte o miglioramenti. Tanto per cominciare, l'intero comparto grafico é ora a 1080p, con modelli ed ambienti maggiormente dettagliati (non possiamo dire altrettanto, invece, delle animazioni) ed un frame rate stabile e fluido. I tempi di caricamento delle aree sono inoltre decisamente ridotti, e sebbene il quartiere sia ancora suddiviso in sotto-aree piuttosto piccole, per lo meno adesso sono sufficienti 2-3 secondi per passare dall'una all'altra ed i passanti sono immediatamente visibili, oltre che molto più numerosi. Inoltre, volendo sarà possibile applicare dei filtri grafici per rendere la visuale monocromatica, o sovraesposta, o “da fumetto”, o altro ancora.



Viene inoltre introdotta la modalità Toybox, tramite la quale potrete giocare sin dall'inizio con l'intera dotazione di armi, indumenti e accessori presenti nel gioco; in questa modalità, ovviamente, saranno disattivati i trofei, ma se vi interessa godervi la storia senza troppi problemi é certamente quello che fa per voi. Altre novità riguardano il controller: tramite il touchpad sarà possibile interagire limitatamente con le ragazze, e se vorrete potrete far riprodurre l'audio dei dialoghi dall'altoparlante. Se trasmetterete la partita in streaming, inoltre, eventuali spettatori potranno intervenire tramite la chat. Saranno infine immediatamente presenti tutti i DLC rilasciati per le versioni PS3 e PS Vita.

In forza del restyle e della maggiore potenza di calcolo, la versione PS4 del gioco appare anche scevra di tutte quelle imperfezioni tecniche notate sulla sorella PS3. Questo é sufficiente per far sì che l'asticella del giudizio si sollevi leggermente, ma solo leggermente: il concept alla base rimane infatti inalterato, così come il sistema di combattimento, legnoso e bizzoso, e naturalmente rimangono anche i dialoghi interminabili. Rimane naturalmente anche il divertimento puerile di “spogliare gli avversari” tra cui, inutile dirlo, abbondano donnine abbigliate secondo vari cliché come le gothic lolita o le maid, ma é un divertimento che si esaurisce ben presto. Chi però avesse un gusto particolare per questo genere di umorismo e fosse disposto a perdonare le molte pecche del gameplay troverebbe nel lavoro di Acquire un free-roaming ricco di missioni secondarie e con una trama tutto sommato da non buttar via, o comunque coerente nelle sue assurdità. Per tutti gli altri, o per ché l'avesse già giocato su PS3 o PS Vita, é certamente meglio passare oltre.