Al Vertice della tensione

di Simone 'BoZ' Zannotti














SOAF: DAL ROMANZO AL FILM AL VIDEOGIOCO
The Sum of All Fears (SOAF d'ora in avanti) è la trasposizione videoludica dell'omonimo film attualmente in programmazione nelle sale americane, diretto da Phil Alden Robinson ed interpretato da Ben Affleck e Morgan Freeman, che a sua volta si basa su un romanzo del sempreverde Tom Clancy. La storia tratta di un gruppo di fanatici neonazisti che progetta di far esplodere un ordigno nucleare nello stadio del Superbowl (ovvero dove si disputa la finalissima del campionato di football americano...per maggiori informazioni chiedete al Mad), per poi far cadere la colpa sulla Russia e riaccendere così la Guerra Fredda tra le due super-potenze.

Nel gioco dovremo quindi guidare un gruppo di uomini altamente specializzati dell'FBI in una serie di missioni ad alto rischio in diverse zone del pianeta, aventi come fine ultimo la scoperta e l'eliminazione di tutte le persone coinvolte nella cospirazione. La vicenda ha inizio nel West Virginia, dove un gruppo di uomini armati ha assaltato una stazione televisiva tenendo in ostaggio i lavoratori, per poi spostarsi in altri stati tra cui il Sud Africa, le Mauritius e l'Austria. Gli obiettivi rientrano fondamentalmente nel salvataggio di ostaggi, eliminazione di terroristi, recupero di importanti documenti e piazzamento di cariche esplosive; oltre a questo, in alcuni livelli dovremo agire con la massima cautela cercando di non essere scoperti, pena il fallimento della missione.

THE SUM OF ALL GHOSTS
Da un punto di vista strettamente tecnico, SOAF rientra nel genere dei tactical shooter in soggettiva: diciamo subito che gli autori sono gli stessi di Ghost Recon, e che i due giochi sono per certi versi molto simili tra loro. La differenza sostanziale tra i due titoli consiste nel fatto che in SOAF si controllano solamente tre uomini, tutti appartenenti alla stessa squadra, mentre in GR si potevano controllare fino a sei uomini divisi in tre squadre; dunque il lavoro tattico-strategico da fare in SOAF è sicuramente minore rispetto a quello che aspettava il giocatore di Ghost Recon, dove il maggior numero di uomini a disposizione comportava la necessità di pianificare con cura i propri spostamenti.



In SOAF invece si procede molto più speditamente, e l'impressione generale è di trovarsi di fronte ad una ulteriore semplificazione allo schema di gioco, già di per sè semplificato, di Ghost Recon: per iniziare una missione basta leggere (o ascoltare) gli obiettivi da compiere e selezionare da una lista, inizialmente striminzita, un set di armi per tutti i componenti della propria squadra, dopodichè si è subito pronti ad entrare in azione.

Non c'è alcuna possibilità di scegliere i propri uomini, così come non è possibile assegnare un arsenale separato a ciascuno di essi; persino la mappa non è più adatta a pianificare i propri spostamenti, e se si viene feriti non capiterà più di sentire lamenti o di essere impossibilitati a muoversi rapidamente.
Dulcis in fundo, è stata impedita la possibilità di strisciare in terra, per cui ora sarà possibile muoversi solamente in piedi o abbassati sulle ginocchia.