Al Vertice della tensione

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Al Vertice della tensione
La mia squadra in azione all'interno di alcuni uffici: una mossa azzardata e si rischia seriamente di fare la fine del soldato lì di fronte. Peccato non si possano fare prigionieri

Discorso longevità. L'emozione di una campagna singleplayer può durare al massimo una-due settimane, dopodichè ci si può sempre divertire rigiocando i livelli in modalità diverse, ad ex. aumentando il livello di difficoltà, provando il FireFight anziché la missione, eliminando la possibilità di salvare durante il gioco, ecc. Il mio consiglio è comunque quello di iniziare una campagna direttamente a livello Elite e soprattutto senza salvataggi in-game: la tensione in questo caso è assicurata. Questo per quanto riguarda il singleplayer: il multiplayer fa praticamente storia a sé, rappresentando per certi versi l'aspetto più entusiasmante di un gioco come SOAF.

Diciamo che se vi siete divertiti sulle mappe di Ghost Recon o di Desert Siege vi divertirete anche su quelle di SOAF, ma non aspettatevi le stesse emozioni dei suddetti titoloni: il design e la "compattezza" dei livelli rende infatti molto spesso le sfide più simili ai deathmatch di Quake 3 (e già qui sento fischiare le orecchie del TAZ) che alle epiche battaglie del precendete titolo della Red Storm.

Una elogio spetta infine al sonoro, caratterizzato da musiche veramente belle (sullo stile di GR), da un buon parlato (che tuttavia poteva essere un po' più vario) e da effetti sonori d'ambiente decisamente convincenti: più di una volta mi è capitato di sudare freddo dopo aver sentito una porta aprirsi poco distante da me, o dopo aver sentito il rumore di passi in un corrodoio. Splendidi anche i suoni associati alle armi, di sicuro tra i migliori mai sentiti in uno shooter.

CONCLUSIONI
Insomma, SOAF rappresenta un po' una delusione per chi si aspettava dalla Red Storm un nuovo Ghost Recon: la sfida c'è, è indubbio, ma i limiti del singleplayer sono veramente eccessivi per un gioco studiato principalmente per questa modalità. Se invece puntate solo al multi, allora riuscirete sicuramente a divertirvi per qualche tempo... In ogni caso, cercate di provare la demo prima di procedere con l'acquisto del gioco.

Alcuni edifici sono davvero enormi: ben si prestano alle partite in multiplayer
Alcuni edifici sono davvero enormi: ben si prestano alle partite in multiplayer
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Alcuni edifici sono davvero enormi: ben si prestano alle partite in multiplayer
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Al Vertice della tensione

Il problema più grosso di The Sum of All Fears, il nuovo tactical shooter della Red Storm Entertainment basato sull'omonimo film in arrivo nelle sale italiane, è quello di avere un "fratello maggiore" chiamato Ghost Recon, con il quale esso deve necessariamente confrontarsi e scontrarsi. In linea di massima SOAF riesce a non sfigurare eccessivamente, e tuttavia è indubbio che sotto molti aspetti si potesse fare qualcosina di più, a partire dall'Intelligenza Artificiale dei compagni di squadra, che in alcuni punti rasenta il ridicolo, per arrivare all'arsenale a nostra disposizione, davvero troppo limitato per un tactical shooter in stile SWAT. Ciò non toglie che SOAF conservi una notevole sfida nel singleplayer, soprattutto a livello Elite, affiancata da un multiplayer collaudato ed accattivante, direttamente derivato da quello di GR. Provate attentamente la demo prima di aprire il vostro portaeuro!

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