Alfred's Adventure
di
Redazione Gamesurf
Era il 1993 quando nella folla di videostars in cerca di gloria la Mindscape lanciò per la prima volta allo sbaraglio Alfred il pollo. Piume arruffate, principio di obesità, sguardo decisamente inespressivo, ed un unico scopo nella vita, liberare una miriade di palloncini sparsi su undici coloratissimi ed affollati mondi. Raccontate in questo modo le avventure del nostro amico pennuto potrebbero sembrare un'allegra scampagnata, ma ad ogni angolo dovrà stare attento ai mille nemici e le altrettante insidie, pena, rimetterci letteralmente le penne
Alfred's Adventure si presenta, a distanza di sette anni, come una rielaborazione del primo Alfred Chicken apparso su Gameboy Classic. Non si può infatti parlare di semplice riedizione ( come per esempio nel caso di Mr. Nutz, la cui versione Color é praticamente identica alla precedente ) né di vera e propria rivoluzione o di avventura inedita. Come abbiamo detto lo scopo dell'odissea del nostro pollo é quello di liberare un numero prestabilito di palloncini colorati in ogni livello. In realtà questo servirà a sottrarre dalle perfide grinfie dei malvagi Meka-Chicken l'amico Billy Egg e i suoi fratelli. No, per piacere non chiedeteci cosa c'entrino i palloncini con le uova prigioniere, tutti i nostri sforzi mentali per mettere in relazione le due cose sono falliti e lo scarno manuale non chiarisce minimamente la cosa. Se allora l'onirica trama del gioco é rimasta immutata nel tempo l'elemento caratterizzante questa nuova versione é il parziale ridisegno e ripensamento di molte parti dei livelli
E' facile incontrare una piattaforma rotante laddove vi era una mina, o notare come quasi tutti i salti, che bisognava affrontare con esasperante tempismo e millimetrica precisione, in questo capitolo consentano un margine d'errore leggermente superiore
Oltre agli elementi strutturali del livello, come i diffusissimi spuntoni, Alfred nel suo girovagare dovrà porre attenzione anche agli innumerevoli nemici. Ogni contatto con essi gli sarà fatale, a meno di non spiccare uno dei suoi poco aggraziati salti e precipitarsi in col becco in picchiata sulla sua ignara vittima. Non a caso i pulsanti A e B servono entrambi per spiccare un balzo, Alfred's Adventure é infatti semplicemente e solamente la quintessenza del concetto di gioco di piattaforme. Più vicino ai mitici iniziatori del genere come Manic Miner e Jet Set Willy che a Wario Land III questo gioco, scarno ed essenziale nella sua meccanica, é puro poetico omaggio alla cara e vecchia piattaforma. Ma come spesso accade, un omaggio così sentito ed estremo può esser veramente apprezzato solo da chi condivida in modo pressoché totale la passione dell'autore. Ogni centimetro delle undici mappe é una sfida nella sfida, un salto o una serie di salti da sincronizzare, essendo ben consapevoli che immediatamente dopo dovremmo affrontarne uno altrettanto impegnativo, in una continua adrenalinica sequenza. Occorre quindi esser nati con le piattaforme nel cuore, riuscire a godere della perfetta esecuzione dei nostri salti, per non farsi prendere dagli sconforti dell'insuccesso e diventare schiavi dell'elemento frustrazione
Alfred's Adventure si presenta, a distanza di sette anni, come una rielaborazione del primo Alfred Chicken apparso su Gameboy Classic. Non si può infatti parlare di semplice riedizione ( come per esempio nel caso di Mr. Nutz, la cui versione Color é praticamente identica alla precedente ) né di vera e propria rivoluzione o di avventura inedita. Come abbiamo detto lo scopo dell'odissea del nostro pollo é quello di liberare un numero prestabilito di palloncini colorati in ogni livello. In realtà questo servirà a sottrarre dalle perfide grinfie dei malvagi Meka-Chicken l'amico Billy Egg e i suoi fratelli. No, per piacere non chiedeteci cosa c'entrino i palloncini con le uova prigioniere, tutti i nostri sforzi mentali per mettere in relazione le due cose sono falliti e lo scarno manuale non chiarisce minimamente la cosa. Se allora l'onirica trama del gioco é rimasta immutata nel tempo l'elemento caratterizzante questa nuova versione é il parziale ridisegno e ripensamento di molte parti dei livelli
E' facile incontrare una piattaforma rotante laddove vi era una mina, o notare come quasi tutti i salti, che bisognava affrontare con esasperante tempismo e millimetrica precisione, in questo capitolo consentano un margine d'errore leggermente superiore
Oltre agli elementi strutturali del livello, come i diffusissimi spuntoni, Alfred nel suo girovagare dovrà porre attenzione anche agli innumerevoli nemici. Ogni contatto con essi gli sarà fatale, a meno di non spiccare uno dei suoi poco aggraziati salti e precipitarsi in col becco in picchiata sulla sua ignara vittima. Non a caso i pulsanti A e B servono entrambi per spiccare un balzo, Alfred's Adventure é infatti semplicemente e solamente la quintessenza del concetto di gioco di piattaforme. Più vicino ai mitici iniziatori del genere come Manic Miner e Jet Set Willy che a Wario Land III questo gioco, scarno ed essenziale nella sua meccanica, é puro poetico omaggio alla cara e vecchia piattaforma. Ma come spesso accade, un omaggio così sentito ed estremo può esser veramente apprezzato solo da chi condivida in modo pressoché totale la passione dell'autore. Ogni centimetro delle undici mappe é una sfida nella sfida, un salto o una serie di salti da sincronizzare, essendo ben consapevoli che immediatamente dopo dovremmo affrontarne uno altrettanto impegnativo, in una continua adrenalinica sequenza. Occorre quindi esser nati con le piattaforme nel cuore, riuscire a godere della perfetta esecuzione dei nostri salti, per non farsi prendere dagli sconforti dell'insuccesso e diventare schiavi dell'elemento frustrazione
Alfred's Adventure
Alfred's Adventure
Alfred's Adventure è la riedizione di un gioco divertente ed originale, che già nell'epoca della prima apparizione guardava più al passato che ai propri contemporanei. Gli amanti dei giochi di pure piattaforme troveranno in questo titolo una sfida realizzata in modo impeccabile e veramente appagante. Al contrario la limitatezza della meccanica e degli obbiettivi potrebbe risultare limitante e spingervi ad abbandonare presto questo particolarissimo gioco.