Alien Hominid

Alien Hominid
Un UFO tranquillo e pacifico si trova quasi per caso a passare nelle vicinanze del nostro azzurro pianeta: troppo nelle vicinanze secondo un'eccessivamente solerte guardia notturna dell'FBI, che come prima reazione gli lancia contro un missile intercontinentale. L'UFO si schianta al suolo, e l'FBI si appresta a farlo sparire, ripulendo la zona e riempiendola di cartelli con su scritto "non ci sono alieni qui": niente di più sbagliato, in quanto l'occupante dell'UFO, un alieno giallo e solo vagamente umanoide, è sopravvissuto all'impatto ed adesso è seriamente intenzionato a recuperare l'unico mezzo capace di ricondurlo a casa. Dalla mente di Dan Paladin, originariamente programmatore di giochi in Flash (per cui questo stesso titolo era originariamente previsto), ecco a voi le vicende dell'Alien Hominid più simpatico e crudele della storia.

Schermata di caricamento, un po' il simbolo del gioco
Schermata di caricamento, un po' il simbolo del gioco
Due truculente uccisioni: la pugnalata ravvicinata è il balzo mangiateste
Due truculente uccisioni: la pugnalata ravvicinata è il balzo mangiateste
La potenza unita del fuoco e del ghiaccio
La potenza unita del fuoco e del ghiaccio

Il gioco è fondamentalmente uno sparattutto a scorrimento orizzontale, ossia uno di quei giochi in cui vi troverete a guidare il vostro alter-ego digitale, nella fattispecie l'alieno giallo, attraverso una serie di locazioni che si sviluppano da sinistra verso destra, sparando e annientando tutti i nemici che saranno tanto sciocchi da osare tentare di fermarvi. Questi nemici saranno originariamente i già citati agenti dell'FBI, ma ben presto verranno sostituiti dal controspionaggio del KGB, dai Marines a guardia di Area51, e chissà cos'altro, in un continuo crescendo di frenesia, adrenalina, esplosioni e proiettili che volano sullo schermo, sparati dall'uno o l'altro fronte. In linea di massima, i comandi principali del personaggio saranno lo spostamento laterale, il salto e il tasto di fuoco, quest'ultimo consigliabile come molto robusto in quanto destinato ad essere premuto a ripetizione circa un milione di volte al minuto (forse un po' meno...): l'alieno giallo potrà eventualmente camminare accovacciato (sparando rasoterra) o sparare verso l'alto, o ancora in volo sparare verso il basso, cosa che rallenterà tra l'altro la caduta; disponibili anche comandi per effettuare delle "capriole rapide" in modo da spostarsi fulmineamente ed offrendo la minore superficie di fuoco libera possibile. Le munizioni dell'arma da fuoco saranno illimitate, a meno di non prendere qualche power-up temporaneo, cosa che invece non saranno le granate a parabola, utilizzate per colpire grossi gruppi di nemici, infliggere grossi danni a unità corazzate (ad esempio i boss) o abbattere i palazzi e le strutture di sfondo in modo da ottenere i succitati power-up.

Ma le abilità del carismatico uccisore siderale non si fermeranno qui: tanto per cominciare, i nemici che gli si porteranno a breve distanza moriranno squartati dal suo coltello piuttosto che dai suoi proiettili, mentre quelli a cui salterà in testa sono destinati a vedersi decapitare a morsi o essere lanciati con veemenza sui compagni. L'invasore involontario del pianeta potrà inoltre scavare un nascondiglio nei terreni più soffici da cui poi afferrare e trascinare alla morte i nemici, ma attenzione a non rimanere troppo tempo in apnea sottoterra! Infine, se mai dovesse avere la possibilità di montare a bordo di un auto, un camion, una ruspa o addirittura un carro armato, il piccolo ominide zannuto non se lo farà dire due volte e alla guida di questi mezzi travolgerà qualsiasi nemico a portata di gomma (o cingolo). L'Alieno non ha energia, ma solo vite di scorta: a meno di scudi temporanei, pertanto, siamo in regime di "One Shoot = One Kill".

Graficamente parlando... beh, direi che le immagini parlano da sole! Alien Hominid era studiato originariamente per essere un gioco in Flash, e quindi è inesorabilmente bidimensionale, ma possiamo parlare di essenzialità al servizio della praticità, perché in questo modo gli sviluppatori si sono permessi un gran numero di animazioni in stile cartone animato che al momento attuale in 3D non è possibile ricreare perfettamente nemmeno con l'ausilio del cell shading. Tutto il comparto grafico del gioco è studiato in modo tale che ci sia il maggior numero di elementi grafici attivi, tanto da ricadere molto spesso, e volutamente, in situazioni di completa confusione, con esplosioni prolungate su tutto lo schermo, nubi di polvere e proiettili da schivare semi invisibili; lo stesso fatto che entrambi gli alieni dei giocatori in multiplayer siano di colore giallo e differenziati solo da un cappellino è indice che la confusione non è un errore, ma proprio una scelta di gioco.

Tutta la forza della Falce e del Martello
Tutta la forza della Falce e del Martello
I potenti mezzi dell'FBI non scherzano affatto
I potenti mezzi dell'FBI non scherzano affatto
Alla fine di ogni stage ci sarà un livello a bordo dell'Ufo ritrovato
Alla fine di ogni stage ci sarà un livello a bordo dell'Ufo ritrovato

Peccato, però, che in determinate situazioni veramente eccessive il motore tenda ad avere difficoltà a gestire tutta quella mole di sprite e animazioni (altrimenti fluidissime) ed arranchi un po'. Niente da eccepire per quanto concerne il sonoro: le musichine in pieno stile "coi-op anni '80" sono quanto di più azzeccato per accompagnare le avventure del giallo massacratore di MIB, e tutti gli effetti sonori sono pienamente soddisfacenti, a partire dai differenti effetti utilizzati al cambio dell'arma da fuoco, passando dalle esplosioni delle granate, fino alle divertentissime urla di terrore degli agenti decapitati. Unico difetto: alla lunga decisamente ripetitivi.

Ovviamente è però nella giocabilità che il titolo raggiunge le sue cime di massimo valore: semplice ed immediato, è veramente godibile sin dal primo momento, sin da quando ossia ci si limita ad andare avanti sparando all'impazzata e fregandosene tutte le altre azioni che l'alieno può compiere: si impareranno con calma nel tempo. Il valore levita inesorabilmente giocando in compagnia di un amico, quando vengono a crearsi strategie di guerra ("io a destra, tu a sinistra!!") destinate a sciogliersi come neve al sole alla successiva incontrollabile ondata di nemici in arrivo, seguita dall'immancabile bisticcio tra mici fraterni ("ti avevo detto di stare a sinistra!!"). Unico neo, il fatto che alcuni boss siano non solo studiati affinché prima di riuscire a capire come batterli si perdano quantità industriali di vite (questo è lo standard per questo genere di giochi), ma talvolta proprio dotati di attacchi occasionali ed assolutamente inevitabili, o quasi, per non essere proprio una scusa per togliere vite ai giocatori: esempio pratico di questa teoria è l'androide sovietico capace di sparare "Kamehameha" alte quanto tutto lo schermo.
Tanto alta la giocabilità quanto rosicata la longevità: va bene che nel gioco sono presenti quattro livelli di difficoltà, ma coi tempi che corrono è piuttosto improbabile che dopo averlo portato a termine un paio di volte, entrambe nell'arco di una manciata di ore, lo utilizziate più spesso che in una saltuaria partita con un amico, specie quando lo schema di attacco di ogni boss sarà talmente ben chiaro nella vostra mente da rendervi in grado di sconfiggerlo con una perdita irrisoria di vite.

A soccorso giungono alcuni divertenti mini-giochi, a cui possono partecipare fino a quattro avversari, ma non si tratta che del palliativo di una sera: le intenzioni sono buone ma la sufficienza rosicata. Insomma, un giochino carino, senza troppe pretese, indubbiamente divertente e trascinante, ironico e simpatico grazie soprattutto al cinico carisma del protagonista, ma destinato ad essere assorbito dal tempo come tutti gli sparatutto in soggettiva della storia; non per questo, però, un gioco a cui non dare un'occhiata, perché il divertimento è garantito.

Il boss-ape del secondo quadro è piuttosto rognoso per chi non sa come prenderlo
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Solo un agente dell' FBI può essere così idiota da nascondersi dietro ad un serbatoio di benzina
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Un boss... elettrizzante!
Un boss... elettrizzante!
Alien Hominid
7

Voto

Redazione

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Alien Hominid

Alien Hominid è il tipico giochino divertente e spensierato: forse niente più di un giochino, ma un giochino realizzato bene e capace di regalare svariate ore di distrazione tanto al giocatore singolo, occasionale od appassionato che sia, quanto alla coppia di amici. Non esiste nessuno che messo al cospetto delle avventure dell'alieno giallo non abbia detto "che cavolata!", e nessuno è stato capace di dirlo senza ridere di cuore. Ma forse una risata può bastare a farne un gran gioco, sebene non a lungo.