Alien Vs Predator Extinction

di Luca 'Lord Axl' Gambino

Alieni, Predator e Marines. Tre specie che combinate tra loro hanno dato vita a ben 6 film e un non precisato numero di videogames di cui ricordiamo gli ultimi arrivati, ovvero quei Alien Vs Predator 1 e 2, capaci di portare sui nostri monitor tutta l'angosciante atmosfera tipica dei film della serie. Il buon successo dei titoli citati, unito forse al fatto che per quanto efficaci non avevano esplorato al meglio l'universo delle tre razze guerriere devono aver convinto i Zono a riprendere in mano il brad Alien vs Predator per dare vita a questo Extinction. Riproporre però il classico FPS dev'essere sembrato troppo banale al team di programmazione che ha quindi completamente cambiato prospettiva, cercando di scovare il lato più tattico e strategico delle tre "casate" protagoniste.

RTS e console: un rapporto difficile.

E' vero, purtroppo, che la strategia in tempo reale sulle console non ha mai avuto i favori del grande pubblico. Le motivazione sono ovviamente da ricercare nel sistema di controllo, sicuramente non adatto allo scopo e ad una visualizzazione su schermo televisivo che non è altrettanto preciso quanto il fido monitor per PC. Una bella sfida, quindi, per i Zono, chiamati a sovvertire, per quanto possibile, l'opinione comune che RTS e console non possano trovare un ideale punto d'incontro.



Proprio per questo, Extinction non è stato pensato e progettato come il classico RTS alla C&C, per intenderci. Se infatti gli RTS più classici ci mettono di fronte ad una moltitudine di risorse da gestire e edifici/fabbriche da costruire, il titolo Zono si affida invece all'azione pura e semplice. Ogni missione comincerà infatti con un esiguo numero di unità successivamente espandibile grazie ai crediti guadagnati, che permetteranno appunto non solo l'incremento numerico delle unità in gioco, ma anche tutti i vari upgrade che le stesse potranno avere durante il corso della missione. Ogni razza guadagnerà in crediti in modo differente, dando fondo alle attitudini peculiari della propria natura. Se infatti i marines si guadagneranno il pane riattivando alcuni generatori d'ossigeno sparsi per la mappa (ricordate Aliens?), Predators e Alieni si arricchiranno rispettivamente con il combattimento e con la preservazione della propria specie. I Predator, infatti, daranno fondo alla propria natura di combattenti raccogliendo i Trofei delle proprie vittime (avete presente quando il predator estrae la testa e la colonna vertebrale ei cadaveri? ), esattamente come ammirato nelle due pellicole cinematografiche, mentre gli alieni saranno dediti a proteggere la Regina che depone le uova da cui nasceranno i Facehugger che saranno poi i veicoli con cui gli Alieni "ingravideranno" le altre razze, assicurandosi quindi la prosecuzione della propria specie.

Sicuramente il punto fondamentale del titolo è il sistema di controllo, che durante la fasi di gioco ha mostrato tutti i limiti prevedibili e anche qualche sicuro pregio. I limiti sono da ricercare ovviamente in una certa lentezza nello spostamento su mappa e in una selezione non certo precisa delle unità, anche se c'è da dire che i Zono hanno trovato delle soluzioni efficaci per cercare di ovviare a tutto ciò. Sarà infatti possibile impartire ordini di pattugliamento o di waypoint a unità o gruppi di esse, invertire la disposizione delle formazioni, attuando una sorta di "rotazione" tra le unità più danneggiate e quelle invece che godono di migliore salute e addirittura assegnare a ciascuna unità atteggiamenti difensivi o di attacco.