Aliens: Dark Descent - Un'avventura adrenalinica tra gli Xenomorfi – Recensione PC

Guida una squadra di Marines in una lotta disperata per la sopravvivenza

di Simone Rampazzi

Il franchise di Alien è un'icona nel mondo del cinema, noto per aver rivoluzionato il genere dell'horror e della fantascienza. Il film inaugurale, "Alien" del 1979, ha introdotto la spaventosa creatura aliena, lo Xenomorfo, che ha terrorizzato il pubblico con il suo design unico e le sue abilità predatorie. Il successo del film ha generato numerosi sequel, prequel, fumetti e videogiochi, ampliando l'universo di Alien e influenzando profondamente il genere cinematografico.

Nel contesto videoludico, il franchise di Alien ha dato vita a titoli notevoli come "Alien vs Predator" del 2010, in cui i giocatori possono controllare tre diverse fazioni (Marines, Xenomorfi e Predatori) in tre campagne distinte. Un altro titolo di grande rilievo è "Alien: Isolation", un horror di sopravvivenza sviluppato da Creative Assembly, che mette i giocatori nei panni della figlia di Ripley mentre cerca di evitare lo Xenomorfo in un'atmosfera claustrofobica.

"Aliens: Fireteam Elite" e "Aliens: Colonial Marines" sono altri giochi che hanno suscitato l'interesse degli appassionati di Alien. "Fireteam Elite" è uno sparatutto altamente cooperativo che offre una sfida adrenalinica, mentre "Colonial Marines" ha ricevuto pareri contrastanti ma ha introdotto nuove meccaniche nel gameplay.

In sintesi, il franchise di Alien ha lasciato un'impronta duratura sia nel cinema che nel mondo dei videogiochi, offrendo esperienze indimenticabili caratterizzate da tensione, terrore e un design visivo unico. Gli appassionati possono continuare a esplorare e affrontare gli Xenomorfi in una varietà di ambientazioni e situazioni, ampliando la mitologia di Alien e immergendosi nell'universo inquietante e affascinante creato da Ridley Scott.

Aliens: Dark Descent – Ve lo ricordate Scontro Finale?

Ma ve lo ricordate Aliens Scontro Finale? Se la risposta è no, dovete assolutamente recuperare la pellicola. Per i più pigri, sappiate che si tratta di un sequel del primo capitolo del franchise, avente sempre come protagonista Ripley, l'unica sopravvissuta dell'equipaggio della Nostromo, che si unisce a una squadra di Marines per affrontare una minaccia ancora più pericolosa degli Xenomorfi su LV-426.

In Aliens: Dark Descent cambiano i protagonisti, ma il pathos della pellicola, colmo di tensione causata dal ciclo di eventi a cui vengono sottoposti i personaggi, viene applicato con la carta carbone al videogioco di Tindalos Interactive, al punto di avere la sensazione di respirare lo stesso stato di stress provato dagli umani continuamente braccati dagli xenomorfi. 

Nel videogioco di oggi, assumi il ruolo di un comandante altamente addestrato, al comando di una squadra di marine esperti, con l'obiettivo di fermare l'insorgenza inarrestabile degli spaventosi xenomorfi sulla luna di Lethe. 

La nostra abilità di guida sarà fondamentale durante la conduzione dei soldati in scontri in tempo reale al cardiopalma, pensati quasi in modo sadico dagli sviluppatori, dato che la maggior parte degli elementi legati al gameplay prevede un certo livello di attenzione a dei parametri ben precisi, che vanno di pari passo con quella che sarà la gestione dei personaggi all’interno della mappa.

Completata la sessione di tutorial, il giocatore avrà modo di comprendere solo la punta dell’iceberg del sistema di gioco scelto da Tindalos Interactive, dato che quest’ultimo non si limita alla semplice fruizione di un manipolo di marine pronti a uccidere tutto ciò che cammina (o che esce dalle fo***te pareti), ma si concentra in tutta una serie di caratteristiche da gioco di ruolo, che prevede persino la gestione di un QG stile XCOM. 

Si tratta di una favolosa commistione di eventi, ognuno pensato per avere il suo peso all’interno della narrazione, che grazie a una serie di missioni ci lascia intravedere un concept che non si allontana troppo dal franchise, in termini di citazioni, ma che strizza l’occhio anche a qualcosa di nuovo, di cui non vogliamo farvi troppe menzioni al fine di evitarvi particolari spoiler. Sappiate però che il ritmo è incalzante, e che vi verrà persino voglia di leggere i vari datapad sparsi per le ambientazioni di gioco, così da comprendere meglio quello che sta accadendo all’interno di questo sistema. 

Aliens: Dark Descent – Un po' GDR, un po' tattico, un po' action

Rivestire il ruolo di leader in una missione suicida non è facile, figurarsi gestire un manipolo di soldati costretti a scontrarsi con una creatura letale come lo xenomorfo. All’interno di Aliens: Dark Descent è imperativo sfruttare ogni grammo della propria abilità di leadership nel guidare con maestria la propria squadra attraverso complessi e tenebrosi scenari, pianificando strategie dettagliate e impartendo ordini precisi in tempo reale. 

È necessario affrontare con una certa audacia grandi livelli aperti, dove l'ambiente ostile e imprevedibile richiederà una concentrazione estrema, soprattutto quando capiterà di prendere delle decisioni in tempi brevi. I nemici si adattano comunque al nostro gioco, seguono le nostre azioni con attenzione e precisione chirurgica, rendendo ogni mossa fondamentale per garantire la sopravvivenza del team. 

La minaccia costante degli Xenomorfi rende ogni scelta cruciale, poiché in questo contesto la morte è definitiva, a patto che non siate dei perfezionisti pronti a ricaricare il gioco dopo ogni tentativo fallito (esiste una modalità apposta, ma lasciamola per una run apposita). Sappiate che non esiste la possibilità di effettuare dei salvataggi manuali, perciò ogni scelta acquista maggior peso sulla bilancia, obbligandovi ad affrontare il gioco in modo molto più ponderato e poco casual.

La personalizzazione approfondita della squadra costituisce un elemento chiave per il successo della missione. Dopo ogni level-up i nostri personaggi avranno la possibilità di salire di livello, sbloccando all’occorrenza una delle classi presenti nel gioco, come il Mitragliere, il Tecnico, il Sergente o il Medico. Ognuna di esse vanta delle abilità passive specifiche, che è bene sbloccare prima di subito perché il loro utilizzo in gioco cambia drasticamente la possibilità di successo di una missione. Rianimare un compagno ferito, usare un drone meccanico per saldare una porta, montare la propria mitragliatrice su un treppiedi per aumentarne l’effetto, sono tutti elementi di gioco che vi permetteranno di sopravvivere in questo ambiente ostile.

Oltre a questi dettagli da gioco di ruolo, è importante tenere sott’occhio il parametro dello stress. Come visto nella pellicola citata poc’anzi, Aliens: Dark Descent rende lo stress uno dei parametri cruciali del gioco, dato che influenza drasticamente la presenza sul campo dei marine, che saranno costretti a riposare, oppure tornare alla base, qualora raggiunga livelli fuori controllo. Se sottovalutato finisce per peggiorare i parametri di mira, oppure addirittura muovendosi in stealth può capitare che un marine spari da solo senza aspettare l’input del giocatore.

L'unico modo per salvare il gioco è quello di riposare in alcune stanze rese sicure dopo aver saldato la porta, un elemento scenico d'effetto che garantisce anche un discreto livello di immedesimazione nel contesto.

La maggior parte delle abilità potranno essere utilizzate consumando dei punti comando, una valuta in gioco che potrà essere ripristinata effettuando un combattimento contro i nemici, sia che si tratti di xenomorfi o di altro. Portatevi sempre un cecchino con voi, munito di silenziatore è meglio, e cercate di sbloccare quanto prima le mine, perché saranno una valida aggiunta al vostro arsenale.

Aliens: Dark Descent – Lezioni di leadership (impara sempre a far meglio)

Nel corso del loro percorso, il team di Marine dovrà affrontare una discreta varietà di xenomorfi, ognuno con le proprie caratteristiche uniche e pericolose. Esistono per esempio i facehugger, piccole creature agili che si lanciano contro le vittime appena usciti dalle uova. 

Esistono poi i droni, il tipo di xenomorfo più comune. I droni sono agili e veloci, dotati di artigli affilati e una coda letale. Possono muoversi rapidamente attraverso gli ambienti, rendendo difficile la loro eliminazione, soprattutto quando sono in gruppo (inutile dirvi quando il livello mette in modo le infestazioni o gli assalti di massa…).

Tuttavia, la minaccia più imponente sarà rappresentata dalla temuta Regina, insieme al Crusher e al Pretoriano. Questi sono estremamente forti, dotati di una corazza resistente e capaci infliggere ingenti danni, soprattutto se presi sottogamba. La loro presenza è influenzata non solo dalla missione, ma anche dal corso dell’infestazione sul pianeta Lethe, che nei casi peggiori attiva una sorta di presenza a tamburo battente difficile da gestire, fatta ad hoc per costringerci a tornare al QG e resettare almeno il livello di allerta degli alieni sul pianeta.

La gestione del quartier generale riveste un ruolo fondamentale nel successo delle missioni dei marines coloniali. Attraverso la gestione strategica delle risorse e delle attività, i giocatori avranno la possibilità di sbloccare nuove tecnologie che potenzieranno le capacità del team di combattimento, che includono armi più potenti e abilità passive che daranno ai marines un vantaggio cruciale contro gli xenomorfi.

Il quartier generale offrirà anche un reparto medico e un settore degli ingegneri. Salvando i superstiti durante le missioni, i giocatori avranno la possibilità di reclutarli e verranno assegnati a dei settori prestabiliti decisi dal gioco. Gli ingegneri potranno lavorare per migliorare le armi e l'equipaggiamento dei Marines, fornendo loro vantaggi aggiuntivi durante le missioni. I medici, d'altro canto, saranno in grado di curare i marines feriti, ripristinando la loro salute oppure eliminando i traumi maturati durante diverse battaglie.

Tenete sott'occhio anche il laboratorio, perchè svilupperà molteplici abilità passive che semplificheranno la vostra permamenza sul campo di battaglia, a patto che raccogliate durante le missioni i vari campioni biologici, un must da ottemperare insieme alle risorse come materiali, medikit e molto altro. 

L'unico difetto di Aliens: Dark Descent? Forse la grafica (o quasi)

Aliens: Dark Descent presenta una grafica che merita un plauso per il suo level design impeccabile. Il mondo di gioco è stato creato con grande attenzione ai dettagli, riflettendo fedelmente l'ambientazione suggestiva del franchise cinematografico di Alien. I livelli sono intricati e tetri, ricchi di elementi che contribuiscono a creare un'atmosfera claustrofobica e inquietante.

Il level design offre una perfetta resa degli ambienti alieni, con passaggi angusti, strutture industriali decadenti e dettagli biomeccanici caratteristici della razza degli Xenomorfi. Questo permette ai giocatori di immergersi completamente nell'esperienza di gioco, facendo loro sentire la tensione e il pericolo che permeano l'atmosfera.

Tuttavia, è doveroso menzionare che la realizzazione dei modelli dei Marines potrebbe risultare leggermente sottotono rispetto al resto della grafica del gioco. Sebbene gli Xenomorfi e l'ambientazione siano ricreati in modo magistrale, i modelli dei Marines potrebbero mancare di alcuni dettagli o di una qualità visiva paragonabile. Questo può essere considerato come un piccolo difetto, ma non pregiudica l'esperienza di gioco nel suo complesso.

Ci sarebbe piaciuta maggiore personalizzazione dei personaggi, e se inizialmente forse anche qualcosa tra le armi ci avrebbe stuzzicato, ci siamo poi resi conto che ciò che è presente corrisponde a quanto visto nei film, fattore che quindi esprime una notevole fedeltà al franchise.