All Japan GT

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Congetture a parte, concentriamoci sul gioco vero e proprio che, superata agevolmente l'essenziale schermata principale, ci propone fondamentalmente tre possibili scelte: una dedicata alla customizzazione dei parametri sonori e di controllo del mezzo, le restanti due, ognuna delle quali annoverante un buon ventaglio d'opzioni, all'azione di gioco vera e propria. Tramite la modalità quick race, infatti, é possibile lanciarsi senza troppi preamboli nel vivo della gara, decidendo unicamente se cimentarsi in un furioso testa a testa contro la CPU o con altri tre amici tramite il cavo link fornito separatamente al nuovo portatile Nintendo. Scontata la presenza del classico time attack, che permette di inanellare veloci giri di pista nella speranza di migliorare i propri record personali (comodamente archiviati nella cartuccia del gioco), piuttosto gradito invece il piccolo editor di tracciati creato per l'occasione da Kemco: é però piuttosto deludente constatare come tale implementazione non sia, di fatto, stata sfruttata a dovere, limitandosi la modellazione del tracciato ad un paio di variabili costruttive non lascianti spazio a composizioni di particolare brillantezza o varietà
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Un rischioso sorpasso in curva: cercate di non urtare l'auto al vostro fianco o la vostra velocità calerà drasticamente

Bonus certamente gradito al popolo giapponese é individuabile nell'inedita, per una console portatile, possibilità di collegarsi al Net tramite rete mobile per uploadare o scaricare dal web le ghost cars o i tracciati inediti messi a disposizione da altri utenti del gioco. Peccato che, a causa della profonda incompatibilità fra la rete mobile nipponica ed europea, suddetta opzione risulti completamente inutilizzabile sul suolo italico
Il cuore del gioco é però facilmente individuabile nella modalità campionato, consistente nel partecipare in successione alle sei gare, di tre giri ciascuna, che si andranno a svolgere su altrettante piste del Touring Car Championship giapponese; nella fattispecie saremo chiamati a scaricare i cavalli di potenza del nostro bolide sull'asfalto di Twin Ring Motegi, Fuji Speedway, Sportsland Sugo, Ti Circuit Aida, Central Park Mine e l'immancabile Suzuka. All'inizio di ogni campionato sarà possibile scegliere fra un ventaglio discretamente ampio di vetture, tutte rigorosamente nipponiche, che potranno essere regolate prima di ogni singola gara: i parametri direttamente influenzabili non sono però molti, limitandosi a tre livelli d'intervento per il rapporto marce, la sensibilità di sterzo e freni, la mescola di gomma e l'incidenza aerodinamica degli alettoni. E' facilmente intuibile di come All Japan GT abbandoni, quindi, ogni velleità simulativa per concentrarsi su un approccio più immediatamente arcade, tanto più che al conseguimento di ogni vittoria in addizione ad un buon quantitativo di punti, indispensabili per la classifica, verrà assegnata "in dote" una zavorra più o meno consistente, atta a ridimensionare le vostre performance e a contrastare la vostra scalata al primato finale che, oltre a permettervi di accedere a un nuovo campionato, sbloccherebbe nuovi bolidi dalla potenza ben più elevata. Con l'incedere della difficoltà non mancheranno frequenti gare sotto la pioggia che renderanno viscido l'asfalto e ancora più arduo il controllo del mezzo
All Japan GT
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All Japan GT

Il lancio primaverile del GameBoy Advance è stato accompagnato da titoli d'esordio di sicuro impatto e valore, quali Super Mario Advance o il tenebroso Castlevania: Circle of the Moon. All Japan GT perde il confronto diretto non solo con i titoli sopraccitati ma anche con i diretti concorrenti come F-Zero o Advance GTA di MTO, non solo per una realizzazione tecnica zoppicante e non propriamente al passo con i tempi ma anche, e soprattutto, per un'impostazione di gioco piuttosto monotona e poco innovativa. Nel titolo Kemco non si pretendeva certo di trovare il Gran Turismo delle console portatili ma, quantomeno, l'implementazione di qualche modalità di gioco aggiuntiva avrebbe contribuito ad innalzare di qualche punto il giudizio di un prodotto altrimenti piuttosto deludente.

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