All Star Tennis 2000

di Redazione Gamesurf
Si distinguono i dettagli delle maglie, le visiere e i pantaloncini aderenti delle tenniste sotto le gonne. Anche i visi, allorché immobili, sono stati comunque spalmati con grande maestria. Settore animazioni: i giocatori si muovono tutti alla stessa maniera, utilizzando lo stesso set di movimenti che, con tutta probabilità, é stato ottenuto almeno in parte con la tecnica del motion capture. Le movenze si mantengono fluide e realistiche, almeno per ciò che riguarda i colpi di racchetta, il servizio e i tuffi per prendere la palla al volo, mentre risulta decisamente meno buona l'animazione da fermo, nella quale gli atleti sembrano sospesi in una massa gelatinosa in moto ondoso, e la corsa elaborata al computer, e per questo disomogenea rispetto alle altre animazioni. Un paio di scambi e realizziamo che il gioco é fluido, e veloce.. Perfino troppo veloce. Nella modalità singola la palla schizza da una parte all'altra del campo a delle velocità che superano perfino quelle di una partita vera e propria. Sembra quasi una partita di ping pong più che di tennis. Al contrario, invece, le gare di doppio e di doppio misto sono immerse in una lentezza irreale, sembra di giocare in assenza di gravità: la velocità é quasi esattamente la metà della partita di singolo, fatto abbastanza strano se si pensa che il motore grafico deve occuparsi di renderizzare solo i giocatori, e che gli elementi di contorno, quali folla e stadio, sono rappresentati da pochi poligoni texturizzati

La giocabilità é forse l'elemento migliore di questo titolo, insieme al sonoro, infatti é buona anche se non lascia troppo spazio ai tatticismi. Di base sono disponibili 4 tiri: diretto, backspin (tiro smorzato), topspin (tiro veloce), e lob (pallonetto), a ciascun colpo possiamo poi dare un effetto composto tramite i tasti dorsali del pad (per inclinare il tiro), le frecce direzionali alto e basso e il tempo di pressione dei tasti, per aumentare o diminuire la potenza. Teoricamente questi comandi ci dovrebbero offrire un grande ventaglio di tecniche, ma nella pratica fare punto con un colpo smorzato o un topspin si basa su sottili distinzioni tattiche che non sempre é possibile cogliere, per cui alla fine si tende ad utilizzare di più l'effetto, che offre un certa precisione nel controllo dell'angolo e della profondità del tiro. Gli incontri si svolgono in modo abbastanza realistico: esattamente come avviene nello stellare Virtua Tennis di Sega, anche in questo All Star Tennis 2000 la posizione del giocatore rispetto alla palla determina il tipo di animazione utilizzata per ribattere verso l'avversario. Così abbiamo colpi di piatto a due dita dal suolo per prendere una palla quasi per terra, rovesci a due mani di grande potenza quando la coordinazione é ottimale, oppure goffe risposte con la racchetta incollata al corpo, quando stiamo per entrare in collisione con la piccola sfera gialla. C'é anche il tuffo di Beckeriana memoria, che aggiunge un tocco di spettacolarità a un gioco che non offre grandissime emozioni. Il motivo di quest'ultima affermazione é da ricercare nella mediocre routine di intelligenza artificiale della CPU e nelle esagerate qualità velocistiche dei tennisti