Alone in the Dark: The New Nightmare

Alone in the Dark The New Nightmare
di
IL CLONE DEL CLONE
Sin dalle prime battute ci si rende subito conto di un bizzarro fenomeno che ha "colpito" questo nuovo Alone in the Dark: sembrerebbe infatti che gli sforzi dei programmatori si siano indirizzati verso la creazione di un videogame il più possibile simile al ben noto Resident Evil. A partire dal menù iniziale (con tanto di "Alone in the Dark" sussurrato quando si preme il tasto Start, un vero plagio) per passare ai controlli e al gameplay in toto, il gioco potrebbe essere perfettamente etichettato come Resident Evil 4 e immesso sul mercato sotto etichetta Capcom. Questo preambolo per spiegare subito agli amanti di questo genere di videogame cosa si troveranno davanti una volta caricato Alone in the Dark: The New Nightmare nel loro Dreamcast. Chiaramente è anche possibile scegliere quale dei due personaggi impersonare, ciascuno dotato della sua storia (o meglio, della sua prospettiva dei fatti): aspetto presente dal primo Alone in the Dark, ma implementato in questo episodio con uno stampo molto più vicino ai giochi Capcom
Alone in the Dark: The New Nightmare
L'illuminazione dinamica è simpatica da vedere, anche se un tantino \"finta\"

MISTERIOSO DEJA-VU
Parlando di sistema di gioco c'è ben poco da sottolineare rispetto a quello che si è detto tante volte per giochi come Resident Evil: il sistema di controllo è rimasto praticamente lo stesso del primo Alone In The Dark, basato dunque sul sistema "a rotazione". Nessun movimento extra da segnalare: i personaggi camminano, corrono e possono voltarsi all'improvviso, ma di movimenti di schivata o simili non se ne parla proprio. Per quanto riguarda l'utilizzo delle armi, tramite la pressione del grilletto R è possibile prendere la mira, operazione facilitata da un comodo sistema di puntamento automatico (disattivabile tramite il grilletto L). Il tasto X serve a far correre il personaggio, mentre il pulsante A viene usato per interagire con l'ambiente circostante o per fare fuoco con le armi (mentre il grilletto R è premuto). Ai pulsanti Y e B sono invece legate le uniche due caratteristiche peculiari (o quasi) del gioco. Oltre a richiamare l'inventario, il pulsante Y attiva anche la radio portatile che tiene in contatto i due protagonisti: tramite questa sarà sempre possibile accedere ad una serie di informazioni aggiuntive che potranno in qualche modo tornare utili. Il pulsante B accende e spegne la torcia in dotazione sia ad Edward che ad Aline, orientabile a piacimento tramite lo stick analogico (che non può però venire usato per controllare il personaggio): il suo utilizzo dona una grande dose di tensione ed atmosfera all'esplorazione (sebbene i livelli di panico di Silent Hill siano ben lontani) ed è a volte richiesto in particolari situazioni, per il corretto procedere nel gioco
Alone in the Dark: The New Nightmare
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Alone in the Dark: The New Nightmare

Un nuovo incubo piuttosto deludente: da un nome come Alone in the Dark ci si poteva effettivamente aspettare una sorta di secondo avvento dei videogame horror, e invece ci si ritrova con un clone di Resident Evil che fa di tutto per avvicinarsi ai cliché della serie giapponese. Anche senza considerare questo aspetto "morale", il gioco si rivela dotato di una trama forzata e poco chiara, che tende a scomparire lungo lo scorrere degli eventi, e di una calibrazione della difficoltà (traducibile nella distribuzione di munizioni e kit medici) non troppo ragionata. Chiaramente non si tratta di un brutto gioco e i patiti del genere saranno ben felici di affrontare la nuova sfida horror di Infogrames, ma i fan di Alone in the Dark rimarranno molto probabilmente con l'amaro in bocca, specie a causa del limitato numero di sussulti che il gioco sa provocare.

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