Alone in the Dark: The New Nightmare
di
Redazione Gamesurf
La torcia é interessante anche dal punto di vista grafico, giacché non é cosa da tutti i giorni vedere su una limitata PlayStation una fonte di luce dinamica in grado di illuminare realisticamente le superfici su cui si posa
Riprendendo il discorso delle differenze fra Aline ed Edward, é importante sapere che i due visiteranno zone completamente diverse di Shadow Island, con enigmi, mostri ed informazioni differenti. Solo portando a termine l'avventura con entrambi i personaggi é possibile avere una visone completa del mistero che avvolge l'isola e la famiglia Morton. Inoltre Edward é un po' più propenso all'utilizzo della forza bruta e di conseguenza il rapporto tra risoluzione di enigmi ed azione pura é leggermente sbilanciato in favore di quest'ultima. Al contrario Aline dovrà risolvere un maggior numero di puzzle per raggiungere i propri scopi
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LA GIUSTA ATMOSFERA
Che cosa ci aspetta in realtà sull'isola di Shadow Island? Soprattutto tanta oscurità, una storia non proprio originale, pochi mostri da abbattere e qualche enigma interessante. L'aspetto più interessante é sicuramente l'atmosfera che si crea, che instilla nel giocatore l'attesa di un evento risolutore in grado di allentare la tensione della situazione. Naturalmente tutto ciò avviene pochissime volte durante l'avventura e si é costretti a rimanere sempre in allerta. L'inquietudine nasce da un sapiente uso del rapporto tra luce ed ombre e da un'ambientazione adatta, sebbene non originalissima (quante volte abbiamo già visto manieri infestati, chiesette misteriose ed altri luoghi simili?)
Un aspetto a nostro avviso negativo é rappresentato dalla storia che man mano viene svelata nel corso del gioco. La mancanza assoluta di originalità e di espedienti narrativi degni di nota (colpi di scena, approfondimento psicologico dei personaggi) sono difetti molto gravi. Probabilmente buona parte dei giocatori é in grado di capire chi muove le fila del racconto già dalle prime battute di gioco, senza fare uso di molta fantasia
Riprendendo il discorso delle differenze fra Aline ed Edward, é importante sapere che i due visiteranno zone completamente diverse di Shadow Island, con enigmi, mostri ed informazioni differenti. Solo portando a termine l'avventura con entrambi i personaggi é possibile avere una visone completa del mistero che avvolge l'isola e la famiglia Morton. Inoltre Edward é un po' più propenso all'utilizzo della forza bruta e di conseguenza il rapporto tra risoluzione di enigmi ed azione pura é leggermente sbilanciato in favore di quest'ultima. Al contrario Aline dovrà risolvere un maggior numero di puzzle per raggiungere i propri scopi
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LA GIUSTA ATMOSFERA
Che cosa ci aspetta in realtà sull'isola di Shadow Island? Soprattutto tanta oscurità, una storia non proprio originale, pochi mostri da abbattere e qualche enigma interessante. L'aspetto più interessante é sicuramente l'atmosfera che si crea, che instilla nel giocatore l'attesa di un evento risolutore in grado di allentare la tensione della situazione. Naturalmente tutto ciò avviene pochissime volte durante l'avventura e si é costretti a rimanere sempre in allerta. L'inquietudine nasce da un sapiente uso del rapporto tra luce ed ombre e da un'ambientazione adatta, sebbene non originalissima (quante volte abbiamo già visto manieri infestati, chiesette misteriose ed altri luoghi simili?)
Un aspetto a nostro avviso negativo é rappresentato dalla storia che man mano viene svelata nel corso del gioco. La mancanza assoluta di originalità e di espedienti narrativi degni di nota (colpi di scena, approfondimento psicologico dei personaggi) sono difetti molto gravi. Probabilmente buona parte dei giocatori é in grado di capire chi muove le fila del racconto già dalle prime battute di gioco, senza fare uso di molta fantasia
Alone in the Dark: The New Nightmare
Alone in the Dark: The New Nightmare
Malauguratamente Alone In The Dark: The New Nightmare è a tutti gli effetti una mezza delusione. Avrebbe potuto essere uno degli ultimi grandi giochi per l'anziana Psx, ma proprio non ce la fa a competere con i capolavori del genere. Troppi problemi ne minano la giocabilità alla base e lo rendono un titolo frustrante e noioso sin dalle prime partite. La storia non è in grado di attirare l'attenzione del giocatore poiché si sviluppa troppo macchinosamente e non incentiva a far chiarezza sugli avvenimenti. L'unica cosa che si salva è l'atmosfera, in grado di tenere sotto tensione il giocatore e il comparto tecnologico di buon livello qualitativo. Alcune buone idee come l'utilizzo della torcia e della radio purtroppo non sono sfruttate pienamente, nonostante discrete potenzialità che speriamo vengano sviluppate in una futura incarnazione di Edward Carnby.