Alone in the Dark: The New Nightmare

Alone in the Dark The New Nightmare
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Maggiormente curato invece l'aspetto grafico e sonoro. Visivamente nulla da dire, sia le animazioni, gli sfondi ed i vari filmati sono sicuramente curati e contribuiscono qualitativamente alla creazione dell'atmosfera adatta. Anche le musiche sono molto belle e ogni locazione gode di un tema proprio. Menzione d'onore per la sigla che accompagna i titoli di coda, stranamente intitolata "Alone In The Dark", composta ed eseguita dal signor Stewart Copeland, noto al grande pubblico come il batterista dei Police, nonché compositore di colonne sonore cinematografiche (Higlander II e Rapa Nui solo per citare due titoli molto noti). Un ottimo pezzo hard rock, che conclude alla grande un'avventura poco riuscita.
Alone in the Dark: The New Nightmare
Il motivo sulla porta è realizzato con grande cura

Alone in the Dark: The New Nightmare
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Alone in the Dark: The New Nightmare

Malauguratamente Alone In The Dark: The New Nightmare è a tutti gli effetti una mezza delusione. Avrebbe potuto essere uno degli ultimi grandi giochi per l'anziana Psx, ma proprio non ce la fa a competere con i capolavori del genere. Troppi problemi ne minano la giocabilità alla base e lo rendono un titolo frustrante e noioso sin dalle prime partite. La storia non è in grado di attirare l'attenzione del giocatore poiché si sviluppa troppo macchinosamente e non incentiva a far chiarezza sugli avvenimenti. L'unica cosa che si salva è l'atmosfera, in grado di tenere sotto tensione il giocatore e il comparto tecnologico di buon livello qualitativo. Alcune buone idee come l'utilizzo della torcia e della radio purtroppo non sono sfruttate pienamente, nonostante discrete potenzialità che speriamo vengano sviluppate in una futura incarnazione di Edward Carnby.

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