Alpha Protocol
Di volta in volta che compiremo particolari azioni guadagneremo punti esperienza che, nella migliore delle tradizioni GDR, serviranno per farci salire di livello. Ogni volta che accadrà avremo naturalmente a disposizione dei punti abilità da spendere in una delle tante capacità di Thorton che andranno dalla bravura nell'utilizzare varie armi al muoversi silenziosamente o combattere a mani nude e via dicendo. É da segnalare come i valori che avremo nella nostra scheda del personaggio avranno un reale impatto nel gioco, ad esempio anche i migliori cecchini non avranno ottimali risultati con il fucile, se prima non avranno alzato a dovere la skill adatta: anche mirando perfettamente alla testa del nemico potreste clamorosamente mancarlo e rendere inutile un lungo appostamento. Potrete sbloccare anche particolari abilità da utilizzare immediatamente sul campo, come ad esempio la corsa silenziosa o una specie di invisibilità. Alcune di queste ci sono sembrate cozzare un po' con l'ambientazione realistica, per quanto si possa essere bravi nello spostarsi di soppiatto, riuscire ad essere praticamente invisibili sotto gli occhi del nemico é più adatto a situazioni sci-fi che in una impostazione alla ricerca della verosimiglianza.
“Perché, paggio Fernando, mi guardi e non favelli?”
L'azione non si può certo dire fluida come in uno dei migliori action 3D e, anche una volta presa la mano con il set di comandi, potrebbe capitare qualche sbavatura o non riuscire a compiere la movenza desiderate. Il nostro protagonista é infatti abbastanza legato dalla presenza dei classici “muri invisibili” che gli impediranno di superare ostacoli (muretti, ad esempio) che visivamente sembreranno essere alla sua portata. Potrà scalare e saltare solo in posti appositamente inseriti dagli sviluppatori che ci saranno segnalati da un'icona a schermo. Sono disponibili anche diversi minigiochi con cui cimentarsi durante le partite, legati al superare le protezioni di sistemi informatici, disabilitare allarmi e scassinare serrature. Niente di eclatante, ma divertenti modi per variare un po' l'azione.
Non mancheranno anche le occasioni per discutere, sia con gli avversari che con i compagni che ci seguiranno passo passo nelle nostre missioni, spesso come semplice supporto tramite auricolare. In una maniera molto simile a quella lanciata da Mass Effect, ogni volta che dovremo parlare avremo la possibilità di compiere una scelta tra frasi aggressive, professionali e ironico/concilianti. Per decidere cosa dire dovremo avere un certo tempismo, infatti il ritmo dei dialoghi sarà scandito da un countdown: meglio sbrigarsi se non vorremo dire qualcosa di sbagliato! In alcune occasioni appariranno anche altre opzioni, come terminare bruscamente la discussione o magari sparare a bruciapelo alla persona con cui ci staremo confrontando.
Generalmente le azioni avranno sempre una reazione che andrà dal farsi una fama più o meno positiva presso un personaggio al cambiare alcuni fattori della stessa trama. Ad esempio lasciare libero un criminale potrebbe rendercelo amico in modo da ricevere aiuti in future missioni, consegnarlo alla polizia ci fornirà l'accesso ai suoi database segreti e uccidendolo potremo impossessarci delle sue armi. La scelta starà a voi! Purtroppo abbiamo notato che talvolta le scelte fatte non saranno facilmente comprensibili, nel senso che quando magari vorremmo fare una battuta simpatica per conquistare una bella ragazza (situazione molto frequente) Thorton potrebbe uscirsene con scherzi di dubbio gusto, ricevendo il risultato contrario a quello sperato. Maggiore chiarezza sarebbe stata più gradita.
Tecnicamente il gioco risente un po' del travaglio del suo sviluppo, mostrando una grafica altalenante che patisce soprattutto per quel che riguarda le texture, non di rado lente a comparire sui poligoni. Ambientazioni mediamente curate fanno da contorno a personaggi ricreati con modelli poligonali altalenanti, con una differenza marcata tra protagonisti e comprimari. Non manca qualche bug, come i classici muri che scompaiono in alcune situazioni in cui la telecamera sarà a stretto contatto con loro. Discreto il sonoro, con buone musiche che spesso sembrano prese di peso da un film di James Bond, e un doppiaggio inglese mediamente pregevole (tranquilli, tutti i testi sono rigorosamente in italiano).
La longevità si aggira su diverse decine di ore, ma molto dipenderà dalla vostra voglia di giocare tutte le missioni disponibili e magari di sperimentare diversi comportamenti e approcci al gioco, donando ad Alpha Protocol anche una discreta rigiocabilità. Gli Obsidian non riescono a creare una pietra miliare, ma portano sul mercato un GDR che potrà interessare a tutti gli amanti del genere, senza scordare chi si farà affascinare dall'ambientazione. Un ipotetico secondo capitolo potrebbe, grazie all'esperienza maturata, fare il fatidico salto di qualità, ma anche questa prima avventura saprà divertire chi vuole vivere più da vicino il mondo dello spionaggio.
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“Perché, paggio Fernando, mi guardi e non favelli?”
L'azione non si può certo dire fluida come in uno dei migliori action 3D e, anche una volta presa la mano con il set di comandi, potrebbe capitare qualche sbavatura o non riuscire a compiere la movenza desiderate. Il nostro protagonista é infatti abbastanza legato dalla presenza dei classici “muri invisibili” che gli impediranno di superare ostacoli (muretti, ad esempio) che visivamente sembreranno essere alla sua portata. Potrà scalare e saltare solo in posti appositamente inseriti dagli sviluppatori che ci saranno segnalati da un'icona a schermo. Sono disponibili anche diversi minigiochi con cui cimentarsi durante le partite, legati al superare le protezioni di sistemi informatici, disabilitare allarmi e scassinare serrature. Niente di eclatante, ma divertenti modi per variare un po' l'azione.
Non mancheranno anche le occasioni per discutere, sia con gli avversari che con i compagni che ci seguiranno passo passo nelle nostre missioni, spesso come semplice supporto tramite auricolare. In una maniera molto simile a quella lanciata da Mass Effect, ogni volta che dovremo parlare avremo la possibilità di compiere una scelta tra frasi aggressive, professionali e ironico/concilianti. Per decidere cosa dire dovremo avere un certo tempismo, infatti il ritmo dei dialoghi sarà scandito da un countdown: meglio sbrigarsi se non vorremo dire qualcosa di sbagliato! In alcune occasioni appariranno anche altre opzioni, come terminare bruscamente la discussione o magari sparare a bruciapelo alla persona con cui ci staremo confrontando.
Generalmente le azioni avranno sempre una reazione che andrà dal farsi una fama più o meno positiva presso un personaggio al cambiare alcuni fattori della stessa trama. Ad esempio lasciare libero un criminale potrebbe rendercelo amico in modo da ricevere aiuti in future missioni, consegnarlo alla polizia ci fornirà l'accesso ai suoi database segreti e uccidendolo potremo impossessarci delle sue armi. La scelta starà a voi! Purtroppo abbiamo notato che talvolta le scelte fatte non saranno facilmente comprensibili, nel senso che quando magari vorremmo fare una battuta simpatica per conquistare una bella ragazza (situazione molto frequente) Thorton potrebbe uscirsene con scherzi di dubbio gusto, ricevendo il risultato contrario a quello sperato. Maggiore chiarezza sarebbe stata più gradita.
Tecnicamente il gioco risente un po' del travaglio del suo sviluppo, mostrando una grafica altalenante che patisce soprattutto per quel che riguarda le texture, non di rado lente a comparire sui poligoni. Ambientazioni mediamente curate fanno da contorno a personaggi ricreati con modelli poligonali altalenanti, con una differenza marcata tra protagonisti e comprimari. Non manca qualche bug, come i classici muri che scompaiono in alcune situazioni in cui la telecamera sarà a stretto contatto con loro. Discreto il sonoro, con buone musiche che spesso sembrano prese di peso da un film di James Bond, e un doppiaggio inglese mediamente pregevole (tranquilli, tutti i testi sono rigorosamente in italiano).
La longevità si aggira su diverse decine di ore, ma molto dipenderà dalla vostra voglia di giocare tutte le missioni disponibili e magari di sperimentare diversi comportamenti e approcci al gioco, donando ad Alpha Protocol anche una discreta rigiocabilità. Gli Obsidian non riescono a creare una pietra miliare, ma portano sul mercato un GDR che potrà interessare a tutti gli amanti del genere, senza scordare chi si farà affascinare dall'ambientazione. Un ipotetico secondo capitolo potrebbe, grazie all'esperienza maturata, fare il fatidico salto di qualità, ma anche questa prima avventura saprà divertire chi vuole vivere più da vicino il mondo dello spionaggio.
Alpha Protocol
7.5
Voto
Redazione
Alpha Protocol
Nonostante lo sviluppo decisamente travagliato, non si può dire che Alpha Protocol sia un prodotto scadente, anzi offre molti spunti interessanti per chi é alla ricerca di un gioco di ruolo, purtroppo però il gioco presenta diversi difetti, sia per qualche sbavatura tecnica che nella sua stessa struttura. Doversi muovere unicamente attraverso una sequela di missioni cancella ogni parvenza di esplorazione libera e di "rapporti umani", se non nelle sezioni prestabilite. Le stesse modalità di risposta sono interessanti, ma talvolta complicate da capire in anticipo, portando il giocatore ad avere un comportamento non previsto. In ogni caso siamo davanti ad un prodotto d'atmosfera e di sicuro interesse.