Alpine Racer 3
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Ma veniamo ora alla giocabilità: dire che i programmatori hanno cercato di mantenere le qualità del coin.op, sarebbe palese. Il discorso esatto è questo: Alpine Racer 3 è un gioco semplice, intuitivo e immediato, che si porta dietro tutte le limitazioni di un cabinato (peraltro ora manca la pedana, e il dual shock 2 non è l'equivalente) e che trasposto ora su console evidenzia grosse lacune a livello di gameplay, come se non bastassero quelle del livello grafico. Quando prima scherzando ho accennato che si poteva affrontare la gara agendo solo sullo stick analogico di sinistra, qualcuno di voi forse non avrà capito appieno la semplicità dei comandi, che ripeto ancora una volta è ridotta all'osso.
Ma anche le azioni fattibili sono pochissime, e per portare al termine la gara dovrete solamente tagliare il traguardo per primi, non potrete effettuare salti (anche perché manca il comando) e giusto accelerare e frenare vi sarà concesso. Davvero poco, ma non è tutto. Niente modalità carriera, niente trick da effettuare se non quelli che il computer vi farà compiere in modo automatico e un numero di piste esiguo. Le piste sono infatti quattro, numero che cresce visto che alcune presentano dei bivi, ma alla fine di carne al fuoco ce n'è davvero poca. Anche il sonoro dal canto suo non stupisce perché a delle musiche anonime si accompagna giusto la voce fuori di testa dello speaker.
Per finire mi pare doveroso affermare che l'ultimo lavoro Namco è un prodotto superficiale, la cui longevità è ridotta ai minimi termini. L'impossibilità di compiere acrobazie, e l'impostazione stessa del gioco spiccatamente arcade sono dei difetti che, in un titolo che mostra lacune anche altrove, diventano veramente gravi. Se fa troppo freddo per andare sullo snowboard e volete un gioco semplice e intuitivo, prego, AR3 è pronto per voi, se invece cercate un vero gioco di snowboard e affini, guardate altrove.