Among US VR, recensione: c'è un alieno tra noi e servirà la realtà virtuale per scoprirlo
Ci sono concept che nascono e restano tali, con il 90% dell’esperienza dettata non tanto da quanto il software abbia da offrire, ma dal modo in cui il giocatore si approccia ad esso. Questo è il caso di Among US, in cui portare a termine il compito che ci è stato affidato è secondario al divertimento del rapporto che si può avere con gli altri giocatori, se poi lo state facendo con i vostri amici raggiungete la perfezione.
C'è un alieno tra di noi
Confesso che il tutorial non mi sia servito tantissimo, chiaro forse per qualcuno, ma non per me e questo non è certamente metro di paragone su larga scala, ma dall’altra parte è anche segno che si passi effettivamente molto tempo a comprendere alcuni concetti, ma meno quelli più essenziali che vi sintetizzerò tra brevissimo, ma che già nel titolo vi do un indizio importante. Voi siete scienziati e astronauti, ad ogni partita avete missioni da portare a termine, come chiudere valvole, aprire condotti, attivare leve ecc., cose semplici e tutte inserite in un contesto volutamente sopra le righe e divertente.
La squadra che termina questi compiti vince ma, ovviamente, non è così semplice, qualcuno è infatti un alieno, travestito da nostro collega. Come tale, il suo compito è quello di sabotare il lavoro degli umani o uccidere gli scienziati. Una volta che spunta un cadavere o che qualcuno scova una manomissione, si può dichiarare una sorta di allerta generale e ritrovarsi tutti nella sala centrale della nostra astronave. A questo punto iniziano le dissertazioni, con ciascun giocatore che dice la propria su chi possa essere l’impostore “Tra di Noi” ed iniziare la votazione, con il risultato di buttar fuori dalla nave chi si ritiene essere il colpevole (sperando sia quello giusto).
È naturale che il tutto offra momenti di enorme goliardia, ancora di più se lo fate tra familiari, ma anche se fossero sconosciuti si possono stringere nuove amicizie, per quanto la lingua possa essere una limitazione o una “scusa” per fare esercizio con esse; di contro può essere molto noioso se si è nel gruppo sbagliato, anche perché di fatto si ripete la stessa cosa all’infinito, pur cambiando i compiti, ma è nella componente sociale che si annida il vero divertimento. La versione VR non offre grande cambiamento estetico rispetto alla versione Steam, semplicemente vi muovete in prima persona e dovete agire “fisicamente” muovere leve e premere tasti.
Among US Vr arriva al prezzo di Euro 9,99 e lo suggerisco alla grandissima, ovviamente, tenendo conto che gli sviluppatori hanno confermato essere in crossplay, quindi potrete giocare tranquillamente senza problemi tra piattaforme, senza la paura che sia elitario il gruppo di appartenenza, e quindi più limitato, data la penuria di dispositivi.