Amped 2

Tuttavia, a parte la fisionomia e la grande quantità di particolari che compongono i personaggi, possiamo soffermarci sulla splendida conformazione delle piste. Se SSX3 colpisce, oltre che per l'intricatezza dei percorsi o le valanghe, per la stravaganza di alcune locazioni e l'enorme festa di luci, colori e fuochi d'artificio che accompagnano le discese dei surfers, in Amped 2 il tutto ha assunto una forma più realistica, come se veramente ci si trovasse su una vera montagna, con tutti i tracciati e le piste adiacenti che talvolta si intersecano, e che comunque garantiscono una maggiore possibilità di scelta del tracciato da seguire. Tutti i percorsi sono zeppi di salti, grind, rampe di qualsiasi tipo e degli spettacolari Halfpipe.

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Infine vanno fatti alcuni appunti per quanto riguarda il comparto sonoro. A differenza del primo Amped, e in maniera quasi inspiegabile non è stata effettuata la localizzazione in italiano, e se da un lato non se ne risente particolarmente per quanto riguarda scritte e menù, dall'altro si sente la mancanza del parlato presente nel suo predecessore. Infatti i fotografi situati nei punti strategici delle varie piste nel primo episodio si rivolgevano al boarder in idioma italico e con frasi spassose e fuori di testa che lodavano l'atleta in caso di buona riuscita del trick o lo invitavano a cambiare sport in caso di ridicolo ruzzolone. Ebbene in Amped 2 non troveremo più tutto questo, o meglio ci sarà, solo in lingua inglese: davvero peccato. Di tutt'altro spessore invece la colonna sonora, che comprende un buon repertorio di brani che spaziano dal punk, alla techno, fino ad arrivare al rock, per un totale di 300 circa. Davvero non male.

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