Amped 3
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L'inverno è ormai alle porte, le temperature continuano a scendere diventando sempre più rigide e giorno dopo giorno e la neve imbianca le vette più alte delle montagne, donando loro una soffice consistenza e ravvivando finalmente con della neve fresca tutti gli impianti e le piste sciistiche per la gioia di tutti gli snowboarder. Anche quest'anno i titoli dedicati a questa spettacolare disciplina non mancano, ed anche se come sempre le software house che si sono cimentate in passato nella creazione di titoli del genere si contano sulle dita di una mano, qualcuno di questi è riuscito a guadagnarsi una buona fetta di mercato, riuscendo a raccogliere anche numerosi consensi da parte del pubblico e dalla critica specializzata.Questo è il caso di Amped, sviluppata in esclusiva per la console di casa Microsoft e che ha esordito nel 2001 con il primo capitolo della serie, riscuotendo un discreto successo ed appassionando gran parte degli amanti dello snowboard grazie alla impostazione simulativa, che lo rendeva inevitabilmente un titolo dedicato ad un'utenza piuttosto ristretta. Con l'uscita di Amped 2, risalente ormai a due anni orsono, i Microsoft Game Studios hanno consacrato il successo della serie, guadagnandosi il tanto ambito scettro di miglior titolo destinato allo snowboard, riuscendo ad imporsi sul diretto rivale SSX della EA, nonostante la sua impostazione di gioco e la notevole profondità lo rendessero un titolo più adatto agli hardcore gamers o ai fanatici di questo sport.Quest'anno, con l'arrivo della nuova console della Microsoft, l'Xbox 360, non poteva mancare nella line-up dei titoli presenti per il day-one il terzo episodio di questa acclamata serie di successo, che arriva puntuale a rassicurare gli animi di tutti coloro che non avranno la possibilità di scorrazzare in prima persona tra half pipe e piste innevate. Quindi ragazzi lucidate le tavole, indossate tuta e scarponi e tenetevi pronti per partire sulle bianche vette boliviane!
Ebbene si, questo terzo capitolo della serie Amped ci vedrà protagonisti proprio sulle più alte cime innevate della Bolivia, luogo in cui noi, una volta prese le sembianze di abili "freestyler" virtuali, lotteremo per guadagnarci un posticino nell'olimpo dei più grandi snowboarder del globo. Una volta giunti alla schermata del menù principale, quello che salta subito all'occhio è l'impostazione più semplicistica che è stata data alle varie modalità ed opzioni di gioco, condita per l'occasione con un inedito contorno dall'aria cartonesca, totalmente diverso dai primi due capitoli, ed in cui si denotano le prime differenze a livello strutturale avvenute con il cambio di guardia tra Microsoft ed il nuovo publisher 2Ksports. Le prime schermate di gioco ci porranno davanti agli occhi la mappa delle vette in cui dovremo soggiornare, dove saranno segnate tutte le location in cui saremo richiamati a dare mostra delle nostre abilità, e che potremo selezionare grazie ad una pratica interfaccia, tenendo presente che la maggior parte di esse non saranno accessibili sin dall'inizio.
Nelle diverse locazioni, sono presenti due tipi di modalità: la prima, "Sfida", rappresenta il vero pilastro attorno a cui ruota l'intero titolo, dal momento che completare una competizione dopo l'altra sarà l'unica strada che avremo a disposizione per avanzare nel gioco e sbloccare così le piste successive. Ovviamente il tutto sarà tutt'altro che un gioco da ragazzi, dal momento che dovremo battere i punteggi degli altri snowboarder in gara a suon di tricks e salti da brivido. La seconda modalità invece, soprannominata "Sfide di popolarità", ci metterà alla prova sotto gli attenti occhi degli sponsor, e così come accadeva nei precedenti capitoli il nostro compito sarà quello di impressionare i vari fotografi posizionati quà e là per la pista, compiendo le nostre migliori acrobazie davanti postazioni loro obiettivii, e guadagnando così dei punti popolarità che saranno utili nella nostra lunga ascesa verso un possibile successo!
Passando alla fase pratica, fin dalle prime sessioni ci renderemo conto di quanto in questo terzo capitolo della serie Amped la meccanica di gioco sia stata in parte semplificata, dandoci alle volte una sensazione d'insoddisfazione, cosa che al contrario non avveniva nei precedenti capitoli. Eseguire i diversi tricks e le varie combo infatti, è stato reso di gran lunga più semplice, andando a cambiare radicalmente lo stile originale della serie, resa adesso più user friendly e palesemente alla ricerca anche del pubblico meno attento e specializzato. Questo rappresenta inevitabilmente un'arma a doppio taglio, dal momento che se da una parte, la 2KSports sembra abbia voluto puntare su un'impostazione più arcade cercando di aprirsi ad una più vasta cerchia di utenti, d'altro canto questo terzo capitolo delude e non poco, tutti quelli che hanno imparato ad apprezzare Amped per la sua marcata impronta simulativa, la stessa che ha portato la serie nel giro di due anni ad essere considerata il punto di riferimento di tutti i videogiocatori appassionati di questa disciplina.
Per quanto riguarda l'estensione degli scenari, come avveniva nel precedente capitolo, il giocatore avrà una libertà di movimento non indifferente, e ciò andrà ad influenzare positivamente sul livello del gameplay, dal momento che tavola ai piedi, potremo scorrazzare per la pista preoccupandoci solamente di grindare tutte le ringhiere che ci capiteranno sotto tiro e compiere vertiginosi salti nei vari half-pipe. Una curiosa feature implementata nel titolo dai programmatori, è rappresentata dalla possibilità di usufruire in qualsiasi momento del gioco di una motoslitta, la quale sarà molto utile ogni qual volta avremo terminato una sfida e ci verrà la tentazione di tornare in cima alla vetta per riaffrontarla, data l'impossibilità di risalire la montagna con lo snowboard attaccato ai piedi.
Restando sempre in tema di novità notiamo con piacere che oltre al classico editor del personaggio, in Amped 3 è stato aggiunto un bizzarro editor di livelli, attraverso il quale potremo divertirci ad aggiungere diversi oggetti di qualsiasi natura da saltare e sui quali compiere le nostre acrobazie.
Grazie all'ausilio del motore fisico Havok infatti, gli sviluppatori sono stati in grado di mettere a nostra disposizione una vasta gamma di oggetti che potremo utilizzare per personalizzare i percorsi, si dai semplici bidoni della spazzatura, fino ad arrivare ad oggetti piuttosto grandi come autobus, che renderanno le nostre discese più varie, andando a giovare sulla durata media del titolo.
La realizzazione piuttosto frettolosa in vista dell'uscita della nuova console di Microsoft ha portato purtroppo ad escludere totalmente la possibilità del gioco online, infatti, le uniche feature che si appoggiano al sistema Live di Xbox si riducono miseramente alla possibilità di inviare i propri punteggi in rete. Un vero peccato, non soloperchè è stato compiuto un netto passo indietro sotto questo punto di vista, sopratutto se pensiamo alle rinnovate potenzialità del servizio live di Microsoft.
Per quanto riguarda il comparto grafico, ciò che salta subito all'occhio fin dalle prime fasi di gioco è il fatto che non ci sia praticamente nulla che faccia gridare alla next-generation. A parte qualche nuovo effetto grafico reso possibile grazie all'elevata capacità di calcolo della nuova console, infatti, non vi sono grosse migliorie rispetto al predecessore, e nonostante il livello qualitativo delle texture usato per la caratterizzazione dei personaggi sia stato migliorato rispetto al predecessore, non è possibile notare nel complesso un netto salto di qualità.
Migliore cura è stata riposta nella realizzazione dei vari scenari, che vedono le montagne boliviane riprodotte nei minimi dettagli grazie anche all'ausilio di alcune foto satellitari consultate dai programmatori per l'occasione, anche se ciò tuttavia non riesce a colmare le lacune mostrate ampiamente dal motore grafico. Purtoppo, infatti, la presenza di seppur sporadici cali di frame rate nelle azioni più movimentate e qualche problema di compenetrazione di poligoni, ci ricordano che anche i titoli progettati per le console di nuova generazione (se di next-gen si può parlare), non sono ancora esenti da difetti ed incertezze a livello tecnico. Infine vanno fatti alcuni appunti per quanto riguarda il comparto sonoro. Per quanto riguarda il doppiaggio, purtroppo anche questa volta ci dovremo accontentare di una localizzazione in italiano che più di una volta presenterà diverse, talvolta esilaranti, imprecisioni. Di tutt'altro spessore invece la colonna sonora, che come di consueto comprende un buon repertorio di brani che spaziano dal punk, alla techno, fino ad arrivare al rock, per un totale di 300 circa. Davvero non male.
Concludendo, possiamo affermare con certezza che questo "cambio di guardia" che ha visto la serie Amped passare sotto il controllo del publisher 2KSports, deluderà sicuramente i puristi di questa disciplina, dal momento che, sotto molti aspetti questo nuovo capitolo strizza l'occhio ad un'impostazione di gioco più arcade, snaturando l'impostazione simulativa della serie che rappresentava l'anima del titolo Microsoft Studios. Pertanto, consigliamo a tutti quelli che già hanno avuto la possibilità di giocare con i primi due capitoli di provarlo prima di un'eventuale acquisto.
Ebbene si, questo terzo capitolo della serie Amped ci vedrà protagonisti proprio sulle più alte cime innevate della Bolivia, luogo in cui noi, una volta prese le sembianze di abili "freestyler" virtuali, lotteremo per guadagnarci un posticino nell'olimpo dei più grandi snowboarder del globo. Una volta giunti alla schermata del menù principale, quello che salta subito all'occhio è l'impostazione più semplicistica che è stata data alle varie modalità ed opzioni di gioco, condita per l'occasione con un inedito contorno dall'aria cartonesca, totalmente diverso dai primi due capitoli, ed in cui si denotano le prime differenze a livello strutturale avvenute con il cambio di guardia tra Microsoft ed il nuovo publisher 2Ksports. Le prime schermate di gioco ci porranno davanti agli occhi la mappa delle vette in cui dovremo soggiornare, dove saranno segnate tutte le location in cui saremo richiamati a dare mostra delle nostre abilità, e che potremo selezionare grazie ad una pratica interfaccia, tenendo presente che la maggior parte di esse non saranno accessibili sin dall'inizio.
Nelle diverse locazioni, sono presenti due tipi di modalità: la prima, "Sfida", rappresenta il vero pilastro attorno a cui ruota l'intero titolo, dal momento che completare una competizione dopo l'altra sarà l'unica strada che avremo a disposizione per avanzare nel gioco e sbloccare così le piste successive. Ovviamente il tutto sarà tutt'altro che un gioco da ragazzi, dal momento che dovremo battere i punteggi degli altri snowboarder in gara a suon di tricks e salti da brivido. La seconda modalità invece, soprannominata "Sfide di popolarità", ci metterà alla prova sotto gli attenti occhi degli sponsor, e così come accadeva nei precedenti capitoli il nostro compito sarà quello di impressionare i vari fotografi posizionati quà e là per la pista, compiendo le nostre migliori acrobazie davanti postazioni loro obiettivii, e guadagnando così dei punti popolarità che saranno utili nella nostra lunga ascesa verso un possibile successo!
Passando alla fase pratica, fin dalle prime sessioni ci renderemo conto di quanto in questo terzo capitolo della serie Amped la meccanica di gioco sia stata in parte semplificata, dandoci alle volte una sensazione d'insoddisfazione, cosa che al contrario non avveniva nei precedenti capitoli. Eseguire i diversi tricks e le varie combo infatti, è stato reso di gran lunga più semplice, andando a cambiare radicalmente lo stile originale della serie, resa adesso più user friendly e palesemente alla ricerca anche del pubblico meno attento e specializzato. Questo rappresenta inevitabilmente un'arma a doppio taglio, dal momento che se da una parte, la 2KSports sembra abbia voluto puntare su un'impostazione più arcade cercando di aprirsi ad una più vasta cerchia di utenti, d'altro canto questo terzo capitolo delude e non poco, tutti quelli che hanno imparato ad apprezzare Amped per la sua marcata impronta simulativa, la stessa che ha portato la serie nel giro di due anni ad essere considerata il punto di riferimento di tutti i videogiocatori appassionati di questa disciplina.
Per quanto riguarda l'estensione degli scenari, come avveniva nel precedente capitolo, il giocatore avrà una libertà di movimento non indifferente, e ciò andrà ad influenzare positivamente sul livello del gameplay, dal momento che tavola ai piedi, potremo scorrazzare per la pista preoccupandoci solamente di grindare tutte le ringhiere che ci capiteranno sotto tiro e compiere vertiginosi salti nei vari half-pipe. Una curiosa feature implementata nel titolo dai programmatori, è rappresentata dalla possibilità di usufruire in qualsiasi momento del gioco di una motoslitta, la quale sarà molto utile ogni qual volta avremo terminato una sfida e ci verrà la tentazione di tornare in cima alla vetta per riaffrontarla, data l'impossibilità di risalire la montagna con lo snowboard attaccato ai piedi.
Restando sempre in tema di novità notiamo con piacere che oltre al classico editor del personaggio, in Amped 3 è stato aggiunto un bizzarro editor di livelli, attraverso il quale potremo divertirci ad aggiungere diversi oggetti di qualsiasi natura da saltare e sui quali compiere le nostre acrobazie.
Grazie all'ausilio del motore fisico Havok infatti, gli sviluppatori sono stati in grado di mettere a nostra disposizione una vasta gamma di oggetti che potremo utilizzare per personalizzare i percorsi, si dai semplici bidoni della spazzatura, fino ad arrivare ad oggetti piuttosto grandi come autobus, che renderanno le nostre discese più varie, andando a giovare sulla durata media del titolo.
La realizzazione piuttosto frettolosa in vista dell'uscita della nuova console di Microsoft ha portato purtroppo ad escludere totalmente la possibilità del gioco online, infatti, le uniche feature che si appoggiano al sistema Live di Xbox si riducono miseramente alla possibilità di inviare i propri punteggi in rete. Un vero peccato, non soloperchè è stato compiuto un netto passo indietro sotto questo punto di vista, sopratutto se pensiamo alle rinnovate potenzialità del servizio live di Microsoft.
Per quanto riguarda il comparto grafico, ciò che salta subito all'occhio fin dalle prime fasi di gioco è il fatto che non ci sia praticamente nulla che faccia gridare alla next-generation. A parte qualche nuovo effetto grafico reso possibile grazie all'elevata capacità di calcolo della nuova console, infatti, non vi sono grosse migliorie rispetto al predecessore, e nonostante il livello qualitativo delle texture usato per la caratterizzazione dei personaggi sia stato migliorato rispetto al predecessore, non è possibile notare nel complesso un netto salto di qualità.
Migliore cura è stata riposta nella realizzazione dei vari scenari, che vedono le montagne boliviane riprodotte nei minimi dettagli grazie anche all'ausilio di alcune foto satellitari consultate dai programmatori per l'occasione, anche se ciò tuttavia non riesce a colmare le lacune mostrate ampiamente dal motore grafico. Purtoppo, infatti, la presenza di seppur sporadici cali di frame rate nelle azioni più movimentate e qualche problema di compenetrazione di poligoni, ci ricordano che anche i titoli progettati per le console di nuova generazione (se di next-gen si può parlare), non sono ancora esenti da difetti ed incertezze a livello tecnico. Infine vanno fatti alcuni appunti per quanto riguarda il comparto sonoro. Per quanto riguarda il doppiaggio, purtroppo anche questa volta ci dovremo accontentare di una localizzazione in italiano che più di una volta presenterà diverse, talvolta esilaranti, imprecisioni. Di tutt'altro spessore invece la colonna sonora, che come di consueto comprende un buon repertorio di brani che spaziano dal punk, alla techno, fino ad arrivare al rock, per un totale di 300 circa. Davvero non male.
Concludendo, possiamo affermare con certezza che questo "cambio di guardia" che ha visto la serie Amped passare sotto il controllo del publisher 2KSports, deluderà sicuramente i puristi di questa disciplina, dal momento che, sotto molti aspetti questo nuovo capitolo strizza l'occhio ad un'impostazione di gioco più arcade, snaturando l'impostazione simulativa della serie che rappresentava l'anima del titolo Microsoft Studios. Pertanto, consigliamo a tutti quelli che già hanno avuto la possibilità di giocare con i primi due capitoli di provarlo prima di un'eventuale acquisto.