Anarchy Reigns

di Fabio Fundoni
Mi chiamo Jack e sono palesemente irritato
Anarchy Reigns arriva sul mercato mostrando fieramente il marchio dei Platinum Games, team che ha già dimostrato tutte le proprie qualità per la creazione di gameplay frenetici e soddisfacenti, soprattutto per quel che riguarda i titoli basati sul combattimento. In un futuro a dir poco distopico, tra devastazione, ultra-violenza e inquinamento ai massimi livelli, saremo catapultati in una storia che ruota attorno alla figura di Jack Cayman, un cacciatore di taglie con diversi crediti da riscuotere con il passato. La trama non brilla per originalità, ma vi offrirà diversi spunti per seguire le gesta del nerboruto Jack e di chi gli si parerà davanti, con una cast di personaggi che prende il via da Mad World, buon titolo visto su Nintendo Wii dove alcuni dei nostri protagonisti facevano la loro comparsa. Come é ovvio che sia, la storia principale é una semplice scusa (per quanto a tratti accattivante) per inserirci in un contesto dove dedicarci al sempre sano e catartico massacro digitale.



Per descrivere l'impostazione base di Anarchy Reigns possiamo provare a parlare di quella che rappresenta, a ben vedere, l'evoluzione dei vecchi picchiaduro a scorrimento che tanto ci hanno intrattenuto in salagiochi tra gli anni '80 e gli anni '90. Con il lavoro dei Platinum tutto viene riproposto in tre dimensioni e prende il via da una modalità in singolo che non rappresenta certo la parte più interessante del titolo, ma offre spunti estremamente interessanti. Seguendo la trama ci ritroveremo in ambientazioni di gioco dalle dimensioni ragguardevoli (potete vederle come macro-arene) in cui saremo attaccati da nemici più o meno complicati da abbattere. Sconfiggendoli accumuleremo punti che, di volta in volta, sbloccheranno missioni libere o necessarie per portare avanti la nostra avventura. Quando una di queste missioni sarà disponibile non dovremo fare altro che raggiungere il punto del suo inizio sulla mappa e attivarla per dar vita alla nostra sfida. Come avrete capito il sistema é molto semplice: uccidi, accumula punti, sblocca nuove missioni e vai avanti. Possibilmente cercando di giocare al meglio, raccogliendo il miglior risultato possibile da ogni quest (quelle libere sono rigiocabili a piacere) e conquistare, così, punteggi sempre migliori.

Per fare questo dovrete combattere sfruttando un sistema di gameplay basato su colpi deboli e forti che, in base alle combinazioni effettuate, daranno vita a combo mortali. Ovviamente non mancano le parate, le schivate (a dir poco essenziali) e alcune mosse speciali. Con la pressione dei due tasti d'attacco potrete portare danni ingenti, ma sarete costretti a sacrificare un po' d'energia vitale. Inoltre avrete una barra composta da quattro tacche che si riempirà col tempo e che vi permetterà di attivare la vostra arma segreta, con cui farete davvero molto male a chiunque. Inutile dire che ogni tacca corrisponderà ad un utilizzo della suddetta arma: meglio imparare a gestirla al meglio. Avrete, poi, una ulteriore voce nel vostro hud, distinguibile da una icona a forma di fiamma. Una volta riempita vi permetterà di scatenare il massimo del vostro potere, diventando immortali per un breve periodo e potendo persino recuperare forza vitale. Ma Anarchy Reigns non offre solo questo. Durante le vostre partite potrete sfruttare diversi elementi messi a disposizione dalle arene, come oggetti da scagliare contro gli avversari o da utilizzare come armi, senza contare le casse da scovare per racimolare elementi di grande interesse: lanciarazzi, fucili e via dicendo. Un bell'arsenale, non c'é che dire!



La sagra della mazzata nelle gengive
Durante questi mesi, sin da quanto sono iniziate a trapelare le prime informazioni sul gioco, é stato chiaro che Platinum Game, con la supervisione di SEGA, era interessata a creare un titolo che vivesse, principalmente, attraverso la modalità multiplayer. Inutile dire che gli utenti più legati al gioco in solitaria hanno vissuto il tutto con una discreta apprensione, ma dopo aver provato il prodotto in esame possiamo dirvi con sicurezza che non vi troverete davanti ad una campagna single player risicata o bistrattata. Certo, il multiplayer é senza alcun dubbio l'anima del prodotto, ma potrete comunque divertirvi per una decina di ore abbondanti a menare le mani con Jack e soci, grazie a diverse cose da fare e una discreta rigiocabilità (tutti gli Obiettivi sono praticamente dedicati al single). Alla base ci sono due campagne, una che ruota attorno a Jack e una dedicata a Leonhardt, suo rivale in questa avventura. Dentro a queste storie incontrerete missioni abbastanza varie e non esclusivamente dedicate alla lotta, più diversi elementi da sbloccare scovando particolari casse più o meno nascoste, senza contare la possibilità di cercare di far segnare il punteggio migliore in ogni missione e tre livelli di difficoltà selezionabili.

L'offerta in singolo, quindi, non é risibile, ma rimane secondaria rispetto al multiplayer. Volendo, nonostante una massiccia presenza di tutorial, possiamo considerare la campagna single player come una occasione per riuscire ad apprendere a dovere le meccaniche di gioco prima di lanciarci nelle sfide ai combattenti di ogni angolo del globo. Fidatevi: fare pratica vi servirà assolutamente, perché proprio la pratica é uno degli elementi fondamentali del gioco. Il vostro personaggio non avrà una crescita in stile GDR, ma sarete voi stessi a crescere imparando a gestirne al meglio le peculiarità e a conoscere ogni elemento dei livelli, sebbene su alcuni non avrete nessuna possibilità di controllo e vi ritroverete a poter, semplicemente, limitare i danni. Vi assicuriamo che potreste sentirvi particolarmente impotenti davanti ad un bombardamento a tappeto da parte dei caccia delle forze speciali o di fronte ad un treno corazzato deragliato che sfreccia impazzito tra le strade di una città già sin troppo devastata.