Ankh – Il Cuore Di Osiride

Ankh  Il Cuore Di Osiride

Può esistere un eroe talmente allocco da farsi rubare l'ambito premio di un intero videogioco di tribolazioni? Evidentemente si, dato che Assil non sembra avere niente di meglio da fare che litigare con la sua fidanzata Thara (complice una lettera d'amore proveniente dalla figlia del Faraone), ubriacarsi e risvegliarsi in piena notte in un vicolo de Il Cairo: il prezioso Ankh è scomparso, e naturalmente non può restarsene lì fermo a guardare! Sicuramente centra in qualche modo Osiride, ma il nostro eroe ancora non sa che l'Ankh costituisce solo il primo pezzo necessario alla divinità per estendere i suoi artigli sul mondo mortale. Comincia pressappoco così la seconda avventura della serie di Ankh, il cui primo episodio non ha mancato di riscuotere consensi dalla critica e dal pubblico.



Il menù di gioco, con lo sfondo della prima locazione
Il menù di gioco, con lo sfondo della prima locazione
Assil minaccia i suoi nemici con uno scopino da caminetto e si appresta a narrare le sue avventure (o perlomeno la prima parte)
Assil minaccia i suoi nemici con uno scopino da caminetto e si appresta a narrare le sue avventure (o perlomeno la prima parte)
Un coccodrillo di peluche non può mancare nella casa di un egiziano che si rispetti
Un coccodrillo di peluche non può mancare nella casa di un egiziano che si rispetti

Cosa cambia in questo secondo episodio? Tecnicamente più o meno niente: il motore grafico è il medesimo (e difatti presenta gli stessi requisiti) e naturalmente è rimasta immutata l'interfaccia che si avvale esclusivamente del mouse, con il tasto sinistro dedicato al movimento e all'osservazione ed il destro conservato per tutte le altre azioni, dal parlare, all'usare o raccogliere oggetti, al combinarli tra loro. Inesplicabilmente, l'inventario presenta un bug secondo il quale, caricando una partita precedentemente salvata, questo sparisce misteriosamente e non ricompare a meno che non raccogliate un nuovo oggetto: un'incredibile seccatura che vi obbligherà a fare molti savegame di sicurezza oppure, meglio ancora, a prendere l'abitudine di salvare prima di raccogliere un qualsiasi oggetto (speriamo venga rilasciata quanto prima una patch correttiva di un errore così insulso).



La realizzazione grafica si avvale di buona parte del reparto preesistente, soprattutto per quanto riguarda i numerosissimi personaggi che torneranno a fare capolino dal primo Ankh, ma a parte questo dettaglio si presenta gradevole, curata, pulita ed efficiente, sebbene a tratti piuttosto semplice, ma non per questo disdegna qualche effetto di luci ed ombre in tempo reale decisamente gradevole. Come nel capitolo precedente, la colonna sonora merita una menzione d'onore per la pregevolezza delle musiche, tutte di stile egitto-orientale, allegre e simpatiche. Ottimi i doppiaggi sebbene ancora una volta disponibili solo in Americano, e praticamente perfetti i divertentissimi sottotitoli in Italiano.



Dura la vita degli ambasciatori arabi... questo signore è il padre di Thara
Dura la vita degli ambasciatori arabi... questo signore è il padre di Thara
Troppo mitologico? Non preoccupatevi: vi farà un riassunto che possiate capire
Troppo mitologico? Non preoccupatevi: vi farà un riassunto che possiate capire
Un po' di metagaming non fa mai male: molto "Monkey Island style"
Un po' di metagaming non fa mai male: molto "Monkey Island style"

Il sistema di quest è stato impreziosito da una molteplicità di enigmi che esuleranno dal classico "usa oggetto al posto giusto": i protagonisti della storia si troveranno infatti impegnati a cucinare piatti di cus-cus, cercare la simpatia della folla, e addirittura dare consigli al vinaio per la realizzazione di squisiti cocktail, quest'ultima attività risolvibile solo tramite l'utilizzo del "disco dei codici", un accrocchio di cartoncino presente nella scatola del gioco e che tanto ricorda i sistemi antipirateria dei tempi dei Floppy da 5¼" (salvo poi essere presente nel gioco a prescindere un sistema di Cd-Check anche piuttosto severo, visto che spesse volte non riconosce neppure il disco originale...). Abbiamo utilizzato il termine "i protagonisti" al plurale non a caso, in quanto alcune sessioni di gioco saranno giocate con più personaggi controllati alternativamente: una features non certo nuova (dopotutto era così anche in Maniac Mansion, tanto per dirne uno) ma che contribuisce a rendere il titolo un po' più vario e godibile della maggior parte del panorama classico.



Unica nota negativa: probabilmente giocare questo secondo episodio senza aver prima portato a termine il primo Ankh potrebbe togliervi parte del divertimento. Anche in questo senso non è certo una novità (la saga di Monkey Island, per esempio, si apprezza appieno solamente giocandola tutta dal primo al quarto), ma per un titolo come Ankh, appartenente ad una software-house minore e quindi poco diffusa o pubblicizzata, il problema rischia di farsi sentire parecchio. A prescindere da questo, la freschezza dei personaggi, la simpatia delle situazioni, la varietà degli enigmi e in generale la passione che gli sviluppatori hanno dimostrato di porre nel mondo dei punta e clicca saranno sufficienti per tener incollati alla sedia dall'inizio alla fine tutti gli appassionati di avventure grafiche (bug permettendo...), complice una buona dose di auto-ironia e di "metagaming" che fa sconfinare i dialoghi nel mondo reale citando riviste e recensioni. Consigliato quindi certamente ai "vecchi amici" di Assil e company, ma con riserva a tutti gli altri.

Assil con il look trasandato che ha all'inizio della vicenda
Assil con il look trasandato che ha all'inizio della vicenda
Oops... forse non avrei dovuto spingere il bidone dell'immondizia giù dalla china
Oops... forse non avrei dovuto spingere il bidone dell'immondizia giù dalla china
Una bella ceretta e la barba va via (argh!)
Una bella ceretta e la barba va via (argh!)


Ankh – Il Cuore Di Osiride
7

Voto

Redazione

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Ankh – Il Cuore Di Osiride

Un bel gioco inficiato da qualche svista di troppo da parte dei programmatori, o forse dei convertitori, che obbliga il giocatore a qualche attenzione o "trucchetto" in più rispetto al necessario. La trama è gradevole, sebbene nella prima parte i riferimenti al primo Ankh siano eccessivi, ed i personaggi sono simpatici e ben realizzati. Imperdibile per chi ha giocato il prequel, ma per gli altri forse sarebbe meglio prima provvedere a questa mancanza. Rimaniamo in attesa di una patch correttiva...