Anno 2070

Anno 2070
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Ficcare così tante cose in un solo gioco finisce spesso per sortire l'effetto di una cena con troppe portate, per quanto appetitose. Ossia di scoraggiare e mettere in fugai salutisti e provocare un'indigestione ai ghiottoni. La mano di Ubisoft, che segue il franchise da dietro le quinte fin dai primi capitoli, si sente eccome, però,ed il titolo di Related Designs finisce per mantenere una giocabilità elevata anche per persone dotate di un numero standard di dita e di neuroni. Nonostante ciò, Anno 2070 si offre delibberatamente ad un pubblico ristretto, di quelli che giocano un titolo alla volta per mesi, con la calma e la dedizione necessaria a comprenderne tutte le meccaniche, padroneggiandole a fondo. Incluse le meno accessibili, volutamente nascoste dai programmatori nelle pieghe di un gameplay a dir poco enciclopedico.

Il comparto tecnico, forte di un motore grafico piacevole, ma a mio giudizio penalizzato da un'impostazione un po' troppo cartoonesca delle texture, si difende bene. Meglio pensare almeno ad un processore i3, con scheda video adeguata, per godere appieno degli effetti di luce e dei dettagli più piccoli durante le scene più movimentate, senza scatti o rallentamenti del frame rate. Stesso discorso per il sonoro, che intrattiene senza stupire, ma fa comunque il suo dovere per accompagnare lo svolgimento della partita. Peccato invece che certe didascalie italiane e sottotitoli dicano l'esatto contrario di quanto all'origine inteso nella lingua di Albione, Creando comici, quanto fastidiosi, inconvenienti in tutte le occasioni (e non sono poche!) in cui avreste davvero bisogno che qualcuno vi spieghi cosa dovete fare per andare avanti.



Una base avanzata perfettamente autosufficiente
Una base avanzata perfettamente autosufficiente
E questa sarebbe la megalopoli ad impatto zero?
E questa sarebbe la megalopoli ad impatto zero?
A fine turno i minatori vogliono svagarsi...
A fine turno i minatori vogliono svagarsi...


Il prossimo futuro di Ubi, ecco la novità, é anche multiplayer fino ad 8 giocatori. Non credo che, visto il gioco, i server online soffrirnno di sovraffollamento ma la formula é gradevole e non c'é niente di meglio di una partita con gli amici in rete per passare una serata noiosa. La connessione serve anche (é indispensabile) per attivare il gioco mediante il servizio Uplay. ma non é necessaria per giocare, una volta effettuata tale operazione. Il problema nasce quando il servizio (a me é capitato) é offline. L'attesa, allora, di chi ha proprio voglia d'iniziare a giocare, può farsi snervante.

Voto finale salomonico, quindi, per questo riuscito quanto selettivo ibrido tra gestionale e RTS. Pensando all'utenza di massa, avrei risparmiato sicuramente un punto. Che avrei dovuto invece assegnare qualora si trattasse di valutare l'appeal del gioco presso il pubblico dei soli appassionati del genere. Media aritmetica, allora. E il consiglio a chi é indeciso di darci prima un'occhiata da qualche amico, o in un internet café.

Anno 2070
8

Voto

Redazione

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Anno 2070

Un mestolo abbondante di Civilization, due cucchiaini da té di Sim City 3000, un pizzico di 2012 (il film, con tanto di Arche sommergibili inaffondabili). Cuocere a fuoco lento, a costo di arrivare sul mercato con un sapore di già visto che si sente da un metro di distanza, non senza aver aggiunto, prima, tanto buonismo ecologico new age a volontà. Il risultato, capace di mettere in crisi in una sola volta la vostra curva glicemica e la vostra pazienza di appassionati di gestionali,risulta sorprendentemente convincente.Avevamo salutato la serie nel 1404 due anni fa. Visto il futuro che ci attende (secondo Related Designs) pensavamo di provarefin da subito latentazione di rinfilarci di cosa nella macchina del tempo e premere un bottone a caso. Invece ci abbiamo preso gusto.

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