Another War
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Dal punto di vista tecnico, il gioco è realizzato interamente in 2D, con un motore grafico che se non è l'Infinity Engine di Baldur's Gate ci si allontana veramente di poco, e prevalentemente per la realizzazione dei fondali in 800x600 anziché in 640x480. i personaggi sono altresì realizzati in 2D, anche se le animazioni sono ben realizzate e ricche di frame. Niente di nuovo, pertanto, dal campo grafico, ma solo un piacevole sfruttamento di un sistema piuttosto vecchio. Il sonoro è piacevole: le musiche di sottofondo sono carine e ben realizzate, e molto divertenti sono i doppiaggi (in inglese), che sono ricchi di inflessioni e di sfumature come raramente ne ho sentite.
Il vero punto di forza del gioco è costituito dal binomio trama-stile: leggendo le antifone ai dialoghi, le descrizioni, le battute e, in sostanza, tutta la mole testuale del gioco sembra quasi più di leggere un libro spiritoso e divertente che non di star "semplicemente" leggendo i dialoghi di videogioco. È un dato di fatto che gli storyboarder si siano sforzati per dare a tutta la trama, ai personaggi e alle situazioni un taglio il più romanzato possibile, e la loro scelta di ricorrere spesso e volentieri all'ironia è semplicemente encomiabile.
Peccato, però, che il gioco vero e proprio sia piuttosto ostico da apprezzare, soprattutto a causa di un sistema random eccessivamente utilizzato: in pratica tutte le armi, le armature, le munizioni, i curativi e quant'altro potrete raccogliere o acquistare nel gioco (esclusi i Key Item) è assolutamente casuale.
Addirittura, parlare con un negoziante per acquistare degli oggetti, richiudere la finestra e parlargli ancora vi farà accedere ogni volta ad una lista di merci disponibili sempre diversa, e sempre totalmente casuale. Rimane palese che questa gestione dei tesori non va per niente bene: ho giocato il primo Dungeon due volte, e mentre la prima sono stato costretto a difendermi col calcio del fucile perché non riuscivo a trovare munizioni, la seconda sono arrivato fino in fondo a pugnalate perché non riuscivo a innestare nella lama le decine di caricatori che trovavo (così, tanto per utilizzare lo stesso tono sarcastico del gioco: intendevo dire che trovavo munizioni ma non armi...).
Infine, il gamplaying risulta molto lineare, con alcune sotto-missioni fini a loro stesse che hanno il semplice scopo di farvi guadagnare una manciata di punti esperienza. Per dirla tutta, nel gioco in se e per se, vale a dire una volta privato di trama e fronzoli vari, non c'è quasi nulla di particolarmente attraente.
In conclusione, è palese che Another War non possa essere considerato un capolavoro, e se riesce a rosicare una stiracchiata sufficienza è solo per lo sforzo notevole degli storyboarder che riescono a rendere la trama e i personaggi veramente intriganti, interessanti e simpatici.