Ape Escape 2

di Gabriele 'Knife' Idda

Dopo la scampata "catastrofe" del primo capitolo, la razza umana è di nuovo minacciata dai pestiferi primati di Ape Escape 2, per la gioia di tutti i fan.
I protagonisti del primo capitolo ci sono tutti. Hikaru, Pipotchi, Natsumi e il professore.
La storia parte da un errato utilizzo del teletrasporto da parte del nostro eroe, il quale, per errore, farà piovere su tutte le scimmie del mondo i famosi caschi capaci di donare l'intelligenza umana ai pelosi primati.
Accortasi dell'accaduto, l'assistente del dottore, Natsumi deciderà di correre ai ripari, affidando la titanica missione all'eroe sui generis Hikaru e alla sua inseparabile scimmietta Pipotchi: un lungo viaggio attraverso il portale nelle varie locazioni in cui le scimmie sono state rilevate, grazie al loro comportamento bizzarro.



Affidandosi al suo speciale retino e a numerosi gadget, il nostro salvatore dovrà catturare tutte le scimmie, riportando alla normalità la situazione, oltre ad evitare che la perfida scimmia bianca chiamata Specter riesca a realizzare il suo piano per la conquista della razza umana, come mostrato nella semplice sequenza di presentazione.
S'inizia con un approccio leggero grazie al primo quadro di ambientazione filo americana, e in verità un tantino parodistica, ove potrete prendere la mano con le meccaniche fondamentali del gioco, aiutati dalle esaurienti spiegazioni fornite via telefono dalla vostra amica Natsuni; successivamente potrete utilizzare il quartier generale: si tratta di una singola stanza dalla quale avrete accesso alle più svariate opzioni.
Qualche esempio? Il portale che vi condurrà ai nuovi e ai vecchi livelli di gioco; la Cassa congegni, che vi seppellirà di bonus, come filmati, musiche, disegni, talvolta anche nuove vite per Hikaru, livelli di allenamento all'uso dei diversi congegni a vostra disposizione, come il radar rivela scimmie o la fionda; le mini partite, accessibili in seguito al completamento di certi livelli e ottenibili dalla Cassa congegni, e altro ancora.

Per cominciare una nuova missione, basterà approssimarsi al portale d'accesso selezionando uno dei diversi livelli disponibili. L'aspetto grafico del gioco è adeguato al tipo di pubblico cui il prodotto sembra volersi rivolgere: infatti i fondali di ogni livello appaiono semplici, immediati e molto colorati, con tinte vivaci ma non violente; inoltre, si tratta di quadri molto luminosi, anche nel caso di ambientazioni che, in altri giochi, sarebbero certamente più cupe, come il notturno Castello dell'incubo. L'aspetto dei vari personaggi, in linea con le tendenze cartoon degli ambienti, è reso in un tipico stile manga, con occhi grandi ed espressivi e altre caratteristiche corporee che enfatizzano gli stati d'animo del personaggio stesso. Il movimento del protagonista e dei comprimari è animato in maniera adeguata, privo di imperfezioni quali clipping e rallentamenti durante azioni frenetiche: considerando situazioni come l'accavallarsi dei movimenti smanioso di diversi individui e frequenti, ma mai stordenti, cambiamenti di luminosità, la gestione delle capacità della console è piuttosto buona. Il sonoro è vario e in linea con le diverse situazioni e ambientazioni. Inizialmente, i brani sono anche piuttosto divertenti e orecchiabili, ma possono risultare addirittura un po' noiosi con l'inevitabile trascorrere del tempo all'interno di uno stesso quadro, soprattutto per via di uno strano coro di scimmie che ricorda vagamente quello dei tre protagonisti della serie animata Alvin e i Chipmunks. In ogni caso, i vari motivi risultano decisamente originali.