Ape Escape
di
Redazione Gamesurf
Nonostante questi difetti (trascurabili da qualsiasi appassionato, ma sicuramente da menzionare), il platform Sony dimostra di avere parecchie carte vincenti dalla sua parte, e rimane un'opzione di acquisto consigliata a qualunque possessore di PlayStation. Anche se non amate il genere, o se ne avete abbastanza di raccogliere monete/anelli/schede telefoniche in giro per ambienti colorati e fantasiosi, date un'occhiata ad Ape Escape, non ve ne pentirete.
Ape Escape
8.5
Voto
Redazione
Ape Escape
Un platform 3D di successo deve avere un protagonista carismatico: pensate a Mario, Sonic o Crash. Tutti giochi in cui parte dell'attrattiva risiede nel controllare un personaggio allo stesso tempo tenero e "cool" (è soprattutto il caso di Sonic). Bene, Ape Escape è l'eccezione che conferma la regola. Il protagonista non è per niente carismatico (Spike è un bambino qualunque, e non spiccica quasi parola per tutta la durata del gioco), il gioco non è il tredicesimo seguito di una serie molto amata, e non ci sono particolari strombazzamenti che lo riguardano. Nonostante questo, il platform Sony è ai vertici della categoria, e i motivi di questa affermazione sono due: innanzi tutto, Ape Escape non cerca di imitare per la milionesima volta Mario 64 con lo schema "completa la missione e vinci un premio" ma introduce degli oggetti (le scimmie) che non sono creati per essere raccolti, ma per essere catturati. Questo aspetto, moderatamente innovativo, modifica lo stile di gioco, che non è più la pacifica ricerca di anelli e/o monete, ma diventa una vera e propria caccia, anche se condotta nel più esilarante dei modi (il radar rivela scimmie è una trovata geniale). Inoltre, il già più volte descritto sistema di controllo, che dimostra tutta l'ergonomia dell'ottimo pad Sony, rende il gameplay molto più vario, poiché il giocatore ha davanti a sè un ampio catalogo di possibilità per interagire con gli ambienti: dalla corsa, alle arrampicate sugli alberi fino ad arrivare all'uso di una simil-spada laser modello Star Wars. Certo, i difetti grafici si fanno sentire, soprattutto grazie all'orrendo clipping dei fondali (vedere attraverso un muro grazie ad un poligono scomparso non è una cosa molto bella), ma alla fin fine quello che conta è sempre la struttura di gioco e, soprattutto, il divertiemento. E, senza ombra di dubbio, sotto questi due aspetti Ape Escape risulta vincente.