Apotheon
di
“Cantami, o diva, del Pelìde Nikandreos, l'ira funesta che infinite addusse lutti agli Dei..”
L'articolo di quest'oggi non poteva cominciare diversamente, visto che l'avventura edita dai ragazzi di Alientrap ci trasporta all'interno di un'ambientazione incredibile, colma di bestie mitologiche e divinità da distruggere per salvare l'umanità da un'imminente sciagura, figlia della collera del possente padre di tutti gli dei.
Giungerà infine un eroe, che andremo ad impersonare, ed egli verrà scelto dalla dea Era per combattere questa terribile battaglia, attraversando le lande più impervie con l'unico scopo di trovare, e sconfiggere, gli dei che si sono schierati dalla parte di Zeus. Riuscirete a compiere tale fatica?
La trama di Apotheon contiene tutti gli elementi indispensabili per essere considerata un vero e proprio poema epico, dato che sono presenti un numero cospicuo di creature mostruose, che tenteranno di arrestare il viaggio dell'eroe, nonché un pantheon di divinità agguerrite, pronte a distruggerci per semplice diletto. Come ogni racconto tratto dalle più fervide leggende del mondo Greco, il canto di oggi ha inizio con il dio della folgore e del tutto, il possente Zeus, intento a voltare le spalle all'umanità dopo l'ennesima delusione.
Il nobile Nikandreos, questo é il nome dell'eroe, si eleva da comune mortale ad eroe impavido ed irriducibile così da fronteggiare gli stessi dei che una volta accompagnavano l'uomo nella vita di ogni giorno, come fece il rivoluzionario titano Prometeo quando rubò il fuoco per fermare l'avarizia degli dei.
vimager1, 2, 3
L'essenza dell'eroe, all'interno del racconto, é evidente fin dall'inizio, evidenziando la volontà degli sviluppatori di concentrarsi più sullo stile del gioco, piuttosto che ai tecnicismi legati al comparto grafico, ricreando dunque il perfetto connubio in grado di plasmare una forte empatia con il giocatore, che si sentirà protagonista di un viaggio epico e meraviglioso, al pari delle fatiche del possente Ercole.
Cominceremo il nostro cammino da una città in fiamme invasa da briganti sanguinari, ma ben presto ci eleveremo fino al monte Olimpo per stanare la maggior parte delle divinità appartenenti al pantheon della religione greca. Quest'ultimi saranno rintracciabili all'interno di scenari consoni alla loro sfera di appartenenza, quindi il nostro Nikandreos avrà la possibilità, e l'incombenza, di raggiungere luoghi visti raramente dai comuni mortali, come il giardino delle Driadi dedicato alla dea Artemide, o persino l'oltretomba che funge da dimora al dio dei morti Ade.
Ma questi sono solamente alcuni degli scenari presenti all'interno dell'opera, ed ovviamente é nostra cura cercare di svelarvi il meno possibile di ciò che vedrete più avanti, così da non rovinarvi il viaggio all'interno di questo splendido mondo in salsa mitologica.
L'espediente che più risalta all'occhio, in ogni caso, é lo stile con cui viene presentato il gioco e l'intera paesaggistica, dato che riprenderà con minuzia certosina la foggia, e le forme, delle antiche anfore greche del tempo.
Come in un tuffo all'interno dell'archeologia classica, tutti i personaggi e le ambientazioni rispetteranno la regola suddetta, permettendo al giocatore di muoversi in un mondo a due dimensioni colorato e perfetto in ogni sua linea, reinterpretato come uno shoot 'em up a incontri con alcuni elementi gdr, che vedremo spiegati meglio all'interno della parte tecnica del nostro articolo.
Va comunque sottolineata, restando in tema di gratificazione dei sensi, la bellissima colonna sonora edita da Marios Aristopoulos che riesce a ricreare il perfetto pathos, nota dopo nota, per affrontare questa avventura in un antica Grecia digitalizzata per l'occasione.
Nikandreos é un eroe versatile ed imprevedibile, in grado di destreggiarsi in un mondo irto di pericoli grazie al suo talento nell'usare quasi ogni tipo di arma, sia essa dedicata alla mischia o alla distanza. La componente ruolistica di Apotheon ha delle basi solidissime, ma al posto di foraggiare un compendio di regole composto da numerose abilità, o particolari caratterizzazioni, si sofferma invece su semplici regole di sopravvivenza incentrate sul movimento e sullo sfruttamento dello scenario circostante. Sappiate dunque che, oltre a combattere con armi dai diversi effetti, il nostro eroe avrà un interessante abilità di movimento che gli permetterà di saltare, o discendere, all'interno della mappa grazie a delle semplici capriole.
Vi sono anche ottimi elementi legati alla gestione dell'inventario, e degli oggetti ad esso connessi, che implementano anche un sistema di crafting molto intuitivo che vi permetterà di costruire oggetti curiosi, che saranno molto utili nelle fasi avanzate di difficoltà.
Ogni oggetto dello scenario può essere distrutto per poter trovare ingredienti, o armi, così da incentivare il giocatore a compiere perlustrazioni più lunghe ed accurate, al fine di far progredire l'armamentario a disposizione del proprio personaggio fino al livello massimo in poco tempo, e risparmiare così molte dracme da spendere al mercante più fornito dell'agorà del monte Olimpo.
In questo modo il tedio legato ad un sistema troppo complesso di regole e numeri lascia spazio ad una serie di espedienti molto più semplici ed intuitivi, elemento che incoraggia anche il giocatore meno esperto ad approcciarsi al gioco e tentare, magari, una scalata in seconda battuta ad una difficolt più elevata, che vedrà aumentare la vita, il danno e la velocità dei nemici incontrati.
Il titolo dei ragazzi Alientrap é perfetto sotto quasi ogni aspetto, visto che riesce a fondere gli elementi indispensabili di un buon titolo platform a due dimensioni insieme a degli elementi ruolistici semplici, ma efficaci. La cosa che più ci ha fatto soffrire é che il titolo non prevede nessuna modalità co-op (locale e non) per affrontare la campagna dedicata, elemento che avrebbe certamente fatto salire non solo le quotazioni del gioco, al massimo di ogni aspettativa, ma anche la rigiocabilità del medesimo in compagnia con amici di poltrona o di tutto il mondo.
Esiste una piccola modalità locale, che abbiamo trovato purtroppo un po' sciapa, la quale ci permette di effettuare uno scontro contro un avversario comandato da un altro giocatore, diviso in round con un massimo di cinque vite. Un vero peccato, in tutti i sensi!
L'articolo di quest'oggi non poteva cominciare diversamente, visto che l'avventura edita dai ragazzi di Alientrap ci trasporta all'interno di un'ambientazione incredibile, colma di bestie mitologiche e divinità da distruggere per salvare l'umanità da un'imminente sciagura, figlia della collera del possente padre di tutti gli dei.
Giungerà infine un eroe, che andremo ad impersonare, ed egli verrà scelto dalla dea Era per combattere questa terribile battaglia, attraversando le lande più impervie con l'unico scopo di trovare, e sconfiggere, gli dei che si sono schierati dalla parte di Zeus. Riuscirete a compiere tale fatica?
Una storia degna di un poema epico
La trama di Apotheon contiene tutti gli elementi indispensabili per essere considerata un vero e proprio poema epico, dato che sono presenti un numero cospicuo di creature mostruose, che tenteranno di arrestare il viaggio dell'eroe, nonché un pantheon di divinità agguerrite, pronte a distruggerci per semplice diletto. Come ogni racconto tratto dalle più fervide leggende del mondo Greco, il canto di oggi ha inizio con il dio della folgore e del tutto, il possente Zeus, intento a voltare le spalle all'umanità dopo l'ennesima delusione.
Il nobile Nikandreos, questo é il nome dell'eroe, si eleva da comune mortale ad eroe impavido ed irriducibile così da fronteggiare gli stessi dei che una volta accompagnavano l'uomo nella vita di ogni giorno, come fece il rivoluzionario titano Prometeo quando rubò il fuoco per fermare l'avarizia degli dei.
vimager1, 2, 3
L'essenza dell'eroe, all'interno del racconto, é evidente fin dall'inizio, evidenziando la volontà degli sviluppatori di concentrarsi più sullo stile del gioco, piuttosto che ai tecnicismi legati al comparto grafico, ricreando dunque il perfetto connubio in grado di plasmare una forte empatia con il giocatore, che si sentirà protagonista di un viaggio epico e meraviglioso, al pari delle fatiche del possente Ercole.
Cominceremo il nostro cammino da una città in fiamme invasa da briganti sanguinari, ma ben presto ci eleveremo fino al monte Olimpo per stanare la maggior parte delle divinità appartenenti al pantheon della religione greca. Quest'ultimi saranno rintracciabili all'interno di scenari consoni alla loro sfera di appartenenza, quindi il nostro Nikandreos avrà la possibilità, e l'incombenza, di raggiungere luoghi visti raramente dai comuni mortali, come il giardino delle Driadi dedicato alla dea Artemide, o persino l'oltretomba che funge da dimora al dio dei morti Ade.
Ma questi sono solamente alcuni degli scenari presenti all'interno dell'opera, ed ovviamente é nostra cura cercare di svelarvi il meno possibile di ciò che vedrete più avanti, così da non rovinarvi il viaggio all'interno di questo splendido mondo in salsa mitologica.
L'espediente che più risalta all'occhio, in ogni caso, é lo stile con cui viene presentato il gioco e l'intera paesaggistica, dato che riprenderà con minuzia certosina la foggia, e le forme, delle antiche anfore greche del tempo.
Come in un tuffo all'interno dell'archeologia classica, tutti i personaggi e le ambientazioni rispetteranno la regola suddetta, permettendo al giocatore di muoversi in un mondo a due dimensioni colorato e perfetto in ogni sua linea, reinterpretato come uno shoot 'em up a incontri con alcuni elementi gdr, che vedremo spiegati meglio all'interno della parte tecnica del nostro articolo.
Va comunque sottolineata, restando in tema di gratificazione dei sensi, la bellissima colonna sonora edita da Marios Aristopoulos che riesce a ricreare il perfetto pathos, nota dopo nota, per affrontare questa avventura in un antica Grecia digitalizzata per l'occasione.
Narrami, o Musa, dell'uomo dall'agile mente
Nikandreos é un eroe versatile ed imprevedibile, in grado di destreggiarsi in un mondo irto di pericoli grazie al suo talento nell'usare quasi ogni tipo di arma, sia essa dedicata alla mischia o alla distanza. La componente ruolistica di Apotheon ha delle basi solidissime, ma al posto di foraggiare un compendio di regole composto da numerose abilità, o particolari caratterizzazioni, si sofferma invece su semplici regole di sopravvivenza incentrate sul movimento e sullo sfruttamento dello scenario circostante. Sappiate dunque che, oltre a combattere con armi dai diversi effetti, il nostro eroe avrà un interessante abilità di movimento che gli permetterà di saltare, o discendere, all'interno della mappa grazie a delle semplici capriole.
Vi sono anche ottimi elementi legati alla gestione dell'inventario, e degli oggetti ad esso connessi, che implementano anche un sistema di crafting molto intuitivo che vi permetterà di costruire oggetti curiosi, che saranno molto utili nelle fasi avanzate di difficoltà.
Ogni oggetto dello scenario può essere distrutto per poter trovare ingredienti, o armi, così da incentivare il giocatore a compiere perlustrazioni più lunghe ed accurate, al fine di far progredire l'armamentario a disposizione del proprio personaggio fino al livello massimo in poco tempo, e risparmiare così molte dracme da spendere al mercante più fornito dell'agorà del monte Olimpo.
In questo modo il tedio legato ad un sistema troppo complesso di regole e numeri lascia spazio ad una serie di espedienti molto più semplici ed intuitivi, elemento che incoraggia anche il giocatore meno esperto ad approcciarsi al gioco e tentare, magari, una scalata in seconda battuta ad una difficolt più elevata, che vedrà aumentare la vita, il danno e la velocità dei nemici incontrati.
Perché il gioco non raggiunge la perfezione?
Il titolo dei ragazzi Alientrap é perfetto sotto quasi ogni aspetto, visto che riesce a fondere gli elementi indispensabili di un buon titolo platform a due dimensioni insieme a degli elementi ruolistici semplici, ma efficaci. La cosa che più ci ha fatto soffrire é che il titolo non prevede nessuna modalità co-op (locale e non) per affrontare la campagna dedicata, elemento che avrebbe certamente fatto salire non solo le quotazioni del gioco, al massimo di ogni aspettativa, ma anche la rigiocabilità del medesimo in compagnia con amici di poltrona o di tutto il mondo.
Esiste una piccola modalità locale, che abbiamo trovato purtroppo un po' sciapa, la quale ci permette di effettuare uno scontro contro un avversario comandato da un altro giocatore, diviso in round con un massimo di cinque vite. Un vero peccato, in tutti i sensi!