Archangel
MICHAEL... SI: QUALCUNO MI HA CHIAMATO COSI'
E' una sera nuvolosa e nebbiosa, e il giovane Michael percorre ad alta velocità una strada statale deserta. Nel senso opposto, un grosso camion perde il controllo, e complice una distrazione dello stesso Michael, i due veicoli si scontrano in un incidente mortale.
Ma Michael non muore: si risveglia invece nel monastero dell'ordine della Luce Azzurra, in un lontano medioevo, dove i monaci gli svelano che è scritto nel suo destino di brandire la Spada della Luce (che gli viene cortesemente consegnata dal priore) e di contrastare lungo tutte le epoche il pericolo del Signore delle Tenebre.
Uscito dal monastero, Michael incontra un angelo molto femminile di nome Ivy Rose che lo conduce al cospetto del Signore della Luce, dal quale riceve in dono il potere di mutarsi temporaneamente in un'ombra invisibile o in un inarrestabile guerriero. Esauriti questi convenevoli, la Storia deformata di Archangel attende l'opera del suo eroe.
UN'AVVENTURA IN STILE CONSOLLE
La prima impressione che si ha prendendo il controllo di Archangel è quella di trovarsi al cospetto di un gioco dalla natura tipicamente "consollistica": lo scopo del gioco consiste nel condurre Michael, attraverso una visuale in 3D terza persona, all'esplorazione di svariate aree in cui incontrerà e dovrà sconfiggere svariati nemici, che naturalmente si faranno più ostici man mano che la trama si dipanerà e che i secoli di storia si succederanno, partendo dal medioevo e proseguendo via via sino al futuro.
Dico che la natura di Archangel è tipicamente da consolle in quanto i giochi di questo genere, per quanto abbiano molti punti in comune con gli FPS per PC, hanno avuto molto più successo e diffusione sulle piattaforme di gioco puro piuttosto che sulle macchine da scrivania: i pochi esempi contrari a questa tesi sono comunque costituiti da giochi che, come le serie Tomb Rider o Legancy of Kain (tra cui Soul Reaver), erano comunque disponibili per entrambi i supporti. Da questo punto di vista, Archangel costituisce un interessante precedente che speriamo non sia privo di seguito, perché il genere è indubbiamente divertente.
CONTROLLO
Il controllo di Michael lungo tutto il gioco è piuttosto semplice, visto che per i movimenti principali si basa sulla tipica configurazione tastiera+mouse usata nella stragrande maggioranza dei giochi in prima e terza persona per PC: con il mouse gestite la direzione dello sguardo e d eseguite le azioni d'attacco, mentre tramite la tastiera comandate l'avanzamento o l'arretramento, lo spostamento lungo l'asse laterale (strafe), il salto e l'accovacciamento (quest'ultimo serve anche per muoversi silenziosamente), l'iterazione col mondo circostante, l'inventario e le abilità.
Archangel
6.5
Voto
Redazione
Archangel
Archangel è un gioco dal concept interessante, piuttosto vario nelle ambientazioni e nel complesso godibile e divertente. Peccato però che sia anche piuttosto impreciso, incompleto e in generale approssimativo in molte delle sue parti, rendendolo quindi inadatto alla qualifica di "GRANDE gioco". Peccato, perché le idee di base sarebbero ottime...