Area 51
di
Alessandro Cossu
SEGRETI SVELATI
"Grigi". Questa è la precisazione che farebbe l'agente federale più famoso della televisione, quel Fox Mulder (David Duchovny) protagonista della saga "aliena" per eccellenza, X- Files. Le più accreditate teorie ufologiche, infatti, fanno cadere il mito dei piccoletti color verde pisello, in favore di simulacri umanoidi a tinte grigie. Le stesse teorie, più o meno suffragate dai fatti (ma questa è un'altra storia), ci dicono che, fin dal 1947, anno in cui un presunto UFO Crash (un disco volante ha avuto un brutto quarto d'ora, schiantandosi al suolo) ebbe luogo nel New Mexico, il governo americano, grazie ad accordi segreti con un alieno sopravvissuto allo schianto, sovrintende a misteriosi studi di retro-ingegneria in una base "segreta"(!?) nel Nevada, la famigerata Area 51.
Oggi, Midway, patrocinando i signori della Inevitable Entertainment, sforna per noi uno sparatutto in prima persona a tinte forti, ambientato proprio al di la della poco impenetrabile cortina di silenzio che si estende intorno alla misteriosa base.
Per dovere di cronaca, si segnala che questo titolo non ha nulla a che vedere con il coin-op di una decina di anni fa, con il quale condivide solamente il titolo.
In seguito a discutibili esperimenti biologici all'interno della base, atti forse a creare un ibrido umano-alieno, un dantesco inferno prende forma: a causa del più classico degli incidenti, un virus mutageno capace di diffondersi per le vie aeree inizia a contagiare il personale del laboratorio di ricerca, estendendo ben presto la sua azione a tutta la base. A peggiorare una situazione già piuttosto critica, concorreranno altri due fattori. In primo luogo, gli alieni "ospiti" in loco riusciranno a liberarsi, mentre gli umani contaminati diverranno più forti, più agili, mostruosamente cattivi (sia di indole che di aspetto) e soprattutto assetati di sangue. Lo scoprirà a proprie spese la prima squadra di contenimento, inviata a sedare la rivolta aliena(ta). Quando si perdono le tracce della squadra orribilmente decimata da un mostro simile ad un enorme ragno ecco entrare in scena la squadra speciale HAZMAT. Questo elitario team dispone delle più moderne tecnologie di combattimento, con tute che ricordano molto un esoscheletro, armi devastanti e scanner fotonici. Ma scopriranno presto che tutto questo potrebbe non bastare...ed è proprio nei panni di un membro di questa squadra che entreremo in scena noi : impersonando il giovane ma preparatissimo Ethan Cole, saremo chiamati, con il nostro team, a ripulire la base dalla minaccia aliena, possibilmente con tutte le cellule ancora attaccate al corpo...e ancora umane!
Insomma, una trama non proprio originalissima, che fa da motore logico ad un titolo che strizza l'occhio a tutti i classici clichè della fantascienza, nessuno escluso. Un pegno non da poco è inoltre pagato a quel misconosciuto giochetto che risponde al nome di Doom III, soprattutto per quanto riguarda le ambientazioni, ammantante di buio pulsante che aspetta solo di avvolgerci in una spirale di paura, pregando solo che la nostra arma non si scarichi. Sfortunatamente, il titolo Midway non riesce a ottenere o a ricreare - lo stesso livello di terrore del gioco ID. Così, mentre i mostri, siano essi mutati o alieni e comunque dotati di una Intelligenza Artificiale degna di un ciclope cieco, si accalcano davanti alle nostre armi desiderosi di farsi massacrare, inevitabilmente la mente volerà ad un titolo per molti aspetti simile, quello "Psycho Circus" di ormai tante stagioni fa, dove orde di nemici, anche trenta per volta, facevano a gara a chi si prendeva più colpi in faccia...ma transeat.
Gameplay piuttosto minato, quindi, ma non per questo poco piacevole o divertente. Area 51 è uno FPS che punta ad uno stile consolidato negli anni e che, in linea di massima, è molto gradito al giocatore in generale e all'amante dello sparatutto puro in particolare. In definitiva, infatti, si tratta perlopiù di sopravvivere ai mostri che arrivano ad ondate, cercando il passi che apre quella porta o tirando la leva che alza quella saracinesca e via di questo passo, fino alla fine. Moltissimi titoli hanno fatto la loro fortuna in questo modo, perché dunque criticare Area 51 per la sua affinità a tantissimi altri giochi? Inoltre, un lieve tentativo di migliorare la situazione, comunque, è stato implementato : grazie al virus mutageno, che inevitabilmente ci si incollerà addosso, saremo in grado di trasmutarci in Alieni per qualche secondo, con tutti gli annessi e i connessi. Con questo si intende vista migliorata, attacchi combinati ed una serie di altri divertenti ammennicoli.
"Grigi". Questa è la precisazione che farebbe l'agente federale più famoso della televisione, quel Fox Mulder (David Duchovny) protagonista della saga "aliena" per eccellenza, X- Files. Le più accreditate teorie ufologiche, infatti, fanno cadere il mito dei piccoletti color verde pisello, in favore di simulacri umanoidi a tinte grigie. Le stesse teorie, più o meno suffragate dai fatti (ma questa è un'altra storia), ci dicono che, fin dal 1947, anno in cui un presunto UFO Crash (un disco volante ha avuto un brutto quarto d'ora, schiantandosi al suolo) ebbe luogo nel New Mexico, il governo americano, grazie ad accordi segreti con un alieno sopravvissuto allo schianto, sovrintende a misteriosi studi di retro-ingegneria in una base "segreta"(!?) nel Nevada, la famigerata Area 51.
Oggi, Midway, patrocinando i signori della Inevitable Entertainment, sforna per noi uno sparatutto in prima persona a tinte forti, ambientato proprio al di la della poco impenetrabile cortina di silenzio che si estende intorno alla misteriosa base.
Per dovere di cronaca, si segnala che questo titolo non ha nulla a che vedere con il coin-op di una decina di anni fa, con il quale condivide solamente il titolo.
In seguito a discutibili esperimenti biologici all'interno della base, atti forse a creare un ibrido umano-alieno, un dantesco inferno prende forma: a causa del più classico degli incidenti, un virus mutageno capace di diffondersi per le vie aeree inizia a contagiare il personale del laboratorio di ricerca, estendendo ben presto la sua azione a tutta la base. A peggiorare una situazione già piuttosto critica, concorreranno altri due fattori. In primo luogo, gli alieni "ospiti" in loco riusciranno a liberarsi, mentre gli umani contaminati diverranno più forti, più agili, mostruosamente cattivi (sia di indole che di aspetto) e soprattutto assetati di sangue. Lo scoprirà a proprie spese la prima squadra di contenimento, inviata a sedare la rivolta aliena(ta). Quando si perdono le tracce della squadra orribilmente decimata da un mostro simile ad un enorme ragno ecco entrare in scena la squadra speciale HAZMAT. Questo elitario team dispone delle più moderne tecnologie di combattimento, con tute che ricordano molto un esoscheletro, armi devastanti e scanner fotonici. Ma scopriranno presto che tutto questo potrebbe non bastare...ed è proprio nei panni di un membro di questa squadra che entreremo in scena noi : impersonando il giovane ma preparatissimo Ethan Cole, saremo chiamati, con il nostro team, a ripulire la base dalla minaccia aliena, possibilmente con tutte le cellule ancora attaccate al corpo...e ancora umane!
Insomma, una trama non proprio originalissima, che fa da motore logico ad un titolo che strizza l'occhio a tutti i classici clichè della fantascienza, nessuno escluso. Un pegno non da poco è inoltre pagato a quel misconosciuto giochetto che risponde al nome di Doom III, soprattutto per quanto riguarda le ambientazioni, ammantante di buio pulsante che aspetta solo di avvolgerci in una spirale di paura, pregando solo che la nostra arma non si scarichi. Sfortunatamente, il titolo Midway non riesce a ottenere o a ricreare - lo stesso livello di terrore del gioco ID. Così, mentre i mostri, siano essi mutati o alieni e comunque dotati di una Intelligenza Artificiale degna di un ciclope cieco, si accalcano davanti alle nostre armi desiderosi di farsi massacrare, inevitabilmente la mente volerà ad un titolo per molti aspetti simile, quello "Psycho Circus" di ormai tante stagioni fa, dove orde di nemici, anche trenta per volta, facevano a gara a chi si prendeva più colpi in faccia...ma transeat.
Gameplay piuttosto minato, quindi, ma non per questo poco piacevole o divertente. Area 51 è uno FPS che punta ad uno stile consolidato negli anni e che, in linea di massima, è molto gradito al giocatore in generale e all'amante dello sparatutto puro in particolare. In definitiva, infatti, si tratta perlopiù di sopravvivere ai mostri che arrivano ad ondate, cercando il passi che apre quella porta o tirando la leva che alza quella saracinesca e via di questo passo, fino alla fine. Moltissimi titoli hanno fatto la loro fortuna in questo modo, perché dunque criticare Area 51 per la sua affinità a tantissimi altri giochi? Inoltre, un lieve tentativo di migliorare la situazione, comunque, è stato implementato : grazie al virus mutageno, che inevitabilmente ci si incollerà addosso, saremo in grado di trasmutarci in Alieni per qualche secondo, con tutti gli annessi e i connessi. Con questo si intende vista migliorata, attacchi combinati ed una serie di altri divertenti ammennicoli.
Area 51
6.5
Voto
Redazione
Area 51
Un buon titolo. Ecco quello che si penserà, quando i titoli di coda scorreranno sul nostro monitor. Area 51 non è veramente originale, non porta nessuna innovazione e tecnicamente non è lo stato dell'arte. Ma è divertente, regala qualche emozione e forse, al massimo livello di difficoltà, anche qualche salto sulla sedia. Immediato e frenetico, con una curva di apprendimento prossima allo zero, il titolo Midway non assurgerà all'olimpo degli sparatutto in prima persona, ma indubbiamente è qualcosa di più del classico sparatutto da accantonare. Almeno, non prima della fine, pena la perdita di una esperienza di gioco tutto sommato gradevole. Un ottimo sparring partner in attesa di titoli più corposi, migliore di moltissima fuffa attualmente in circolazione. Consigliato a chi ama i giochi immediati e poco cervellotici, adatti anche a computer non di ultima generazione. Per chi invece cerca innovazione, una trama non scontata e un gameplay ricco, il consiglio è di volgere altrove lo sguardo.