Area 51
Non c'è che dire: ambientare un gioco all'interno dell'Area 51 rischia di essere una trovata davvero riuscita. Se poi si aggiunge la possibilità di scannerizzare i reperti che troverete cammin facendo (per poi analizzarli con calma, svelando così alcuni presunti misteri della chiacchierata base), si apprende interamente il potenziale che può avere uno sparatutto in prima persona ivi ambientato. La prima impressione confermerebbe che il lavoro fatto da Midway è davvero sopra la media: la grafica è splendida, le ambientazioni sono ricche dettagli e, soprattutto, offrono un'elevata interagibilità: non vi capiterà di rado, infatti, di trovarvi nel bel mezzo di una sparatoria in cui l'effetto di devastazione delle vostre armi è accompagnato da esplosioni di calcolatori, disintegrazioni di vetrate, ribaltamenti di barili, rotazioni incontrollate di sedie ed erogazioni continue di lattine da parte dei distributori.
Anche gli effetti luminosi sono molto ben fatti, con tanto di aloni e riflessi, senza contare l'effetto di illuminazione della vostra torcia, la quale rappresenta spesso l'unica fonte di luce.
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A tutto c'è un prezzo
Purtroppo tanto sfarzo si paga con alcuni rallentamenti che vanno a scalfire quanto di buono mostrato da textures & Co. Per dirla tutta anche il comparto audio non è esente da pecche: mentre la versione anglofona del gioco è stata doppiata da due tali che rispondono al nome di David Duchovny (meglio conosciuto come Fox Mulder) e Marilyn Manson, interpretando rispettivamente il protagonista Ethan Cole e un'oscura presenza aliena, per il doppiaggio in lingua nostrana non è stato scomodato nessun personaggio illustre, e risulta essere anche poco curato per la parte di alcuni personaggi secondari (come ad esempio l'ufficiale che conoscerete all'inizio). Purtroppo questi non sono gli unici difetti riscontrati, in quanto va denunciata un'eccessiva rigidità nel proseguimento della storia: il primo nemico che incontrerete, ad esempio, lo dovrete inseguire per alcuni corridoi, intraprendere uno scambio "di opinioni" a suon di Desert Eagle, proseguire quindi nella rincorsa finché non lo eliminerete nei pressi di un portone.
Unica possibilità
Ed è proprio qui (e solo qui) che lo potrete uccidere, avviando così il filmato successivo: anche se siete riusciti a colpirlo decine di volte nel percorso precedentemente descritto, egli soccomberà solo nel punto prestabilito, rendendo così vano ogni tentativo intrapreso precedentemente. La stessa solfa si ripete per i vostri compagni: il loro apporto è indispensabile e vi renderanno la vita meno complicata, mostrando un'apparentemente buona AI. In realtà anch'essi non possono perire se non al momento giusto e nel posto giusto, seguendo lettera per lettera un copione scritto precedentemente. Come conseguenza non viene penalizzato in nessun modo chi, ad esempio, lancia per sbaglio una granata nei pressi dei compagni anziché verso i nemici, limitando lo stimolo a migliorare la propria mira.
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Per il resto?
Area 51, per il resto, è capace di offrire un'ottima esperienza di gioco: le ambientazioni sono davvero ben realizzate e ricche di atmosfera, enfatizzata da alcune improvvise apparizioni dei mostri che popolano la base. A regalare un bel po' di varietà ci pensa il virus che ha contaminato la base: pur essendo la fonte di tutti i vostri guai, rappresenterà anche un prezioso aiuto in quanto, dopo aver essere stati contaminati, godrete di capacità piuttosto curiose, come una forza sovrumana nei corpo a corpo, gli attacchi speciali e la capacità di risucchiare l'energia dai mutanti. Come ci si aspetterebbe da un gioco di questo tipo, grande attenzione è stata rivolta all'arsenale a disposizione del vostro Ethan: oltre alla Desert Eagle con cui eseguirete il battesimo di fuoco, avrete ben presto a che fare con mitragliatori, fucili a pompa, per poi manovrare fucili futuristici come quello i cui proiettili rimbalzano sulle pareti...
Infetto
Tutto sommato Area 51 è un buon sparatutto in prima persona dotato di una bellissima grafica, la cui principale pecca è quella di non introdurre granché di nuovo: un gameplay "standard" e una linearità eccessiva penalizzano quello che potenzialmente si presentava come un titolo davvero interessante. Se poi si aggiungono alcuni cedimenti nel frame-rate e un doppiaggio talvolta non all'altezza, si ottiene il panorama mostrato da questo titolo, capace comunque di realizzare un'atmosfera d'effetto e di intrattenere il giocatore con sessioni di pura azione. Non si può definire un must, ma di certo rappresenta una buona opportunità, soprattutto per i possessori di una PS2.
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Anche gli effetti luminosi sono molto ben fatti, con tanto di aloni e riflessi, senza contare l'effetto di illuminazione della vostra torcia, la quale rappresenta spesso l'unica fonte di luce.
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A tutto c'è un prezzo
Purtroppo tanto sfarzo si paga con alcuni rallentamenti che vanno a scalfire quanto di buono mostrato da textures & Co. Per dirla tutta anche il comparto audio non è esente da pecche: mentre la versione anglofona del gioco è stata doppiata da due tali che rispondono al nome di David Duchovny (meglio conosciuto come Fox Mulder) e Marilyn Manson, interpretando rispettivamente il protagonista Ethan Cole e un'oscura presenza aliena, per il doppiaggio in lingua nostrana non è stato scomodato nessun personaggio illustre, e risulta essere anche poco curato per la parte di alcuni personaggi secondari (come ad esempio l'ufficiale che conoscerete all'inizio). Purtroppo questi non sono gli unici difetti riscontrati, in quanto va denunciata un'eccessiva rigidità nel proseguimento della storia: il primo nemico che incontrerete, ad esempio, lo dovrete inseguire per alcuni corridoi, intraprendere uno scambio "di opinioni" a suon di Desert Eagle, proseguire quindi nella rincorsa finché non lo eliminerete nei pressi di un portone.
Unica possibilità
Ed è proprio qui (e solo qui) che lo potrete uccidere, avviando così il filmato successivo: anche se siete riusciti a colpirlo decine di volte nel percorso precedentemente descritto, egli soccomberà solo nel punto prestabilito, rendendo così vano ogni tentativo intrapreso precedentemente. La stessa solfa si ripete per i vostri compagni: il loro apporto è indispensabile e vi renderanno la vita meno complicata, mostrando un'apparentemente buona AI. In realtà anch'essi non possono perire se non al momento giusto e nel posto giusto, seguendo lettera per lettera un copione scritto precedentemente. Come conseguenza non viene penalizzato in nessun modo chi, ad esempio, lancia per sbaglio una granata nei pressi dei compagni anziché verso i nemici, limitando lo stimolo a migliorare la propria mira.
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Per il resto?
Area 51, per il resto, è capace di offrire un'ottima esperienza di gioco: le ambientazioni sono davvero ben realizzate e ricche di atmosfera, enfatizzata da alcune improvvise apparizioni dei mostri che popolano la base. A regalare un bel po' di varietà ci pensa il virus che ha contaminato la base: pur essendo la fonte di tutti i vostri guai, rappresenterà anche un prezioso aiuto in quanto, dopo aver essere stati contaminati, godrete di capacità piuttosto curiose, come una forza sovrumana nei corpo a corpo, gli attacchi speciali e la capacità di risucchiare l'energia dai mutanti. Come ci si aspetterebbe da un gioco di questo tipo, grande attenzione è stata rivolta all'arsenale a disposizione del vostro Ethan: oltre alla Desert Eagle con cui eseguirete il battesimo di fuoco, avrete ben presto a che fare con mitragliatori, fucili a pompa, per poi manovrare fucili futuristici come quello i cui proiettili rimbalzano sulle pareti...
Infetto
Tutto sommato Area 51 è un buon sparatutto in prima persona dotato di una bellissima grafica, la cui principale pecca è quella di non introdurre granché di nuovo: un gameplay "standard" e una linearità eccessiva penalizzano quello che potenzialmente si presentava come un titolo davvero interessante. Se poi si aggiungono alcuni cedimenti nel frame-rate e un doppiaggio talvolta non all'altezza, si ottiene il panorama mostrato da questo titolo, capace comunque di realizzare un'atmosfera d'effetto e di intrattenere il giocatore con sessioni di pura azione. Non si può definire un must, ma di certo rappresenta una buona opportunità, soprattutto per i possessori di una PS2.
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Area 51
7
Voto
Redazione
Area 51
Area 51 è uno sparatutto in prima persona, la cui caratteristica principale risiede nell'atmosfera in cui viene trapiantata l'azione. Il gioco si presenta bene, con una grafica davvero ben fatta e un'elevata interagibilità con le ambientazioni. Vanno recriminati, tuttavia, alcuni difetti (come il doppiaggio non all'altezza i compagni che non possono essere uccisi se non al momento opportuno) che lo relegano al ruolo di mancata rivelazione. Interessante, invece, l'arsenale a disposizione e la possibilità di svelare presunti segreti della base.