Arizona Sunshine 2: recensione dello sparatutto arcade (definitivo?) per VR
Arizona Sunshine 2 di Vertigo Games è un action sparatutto in VR
Il ritorno di Fred
Se tutti impazziscono, come da tradizione di un qualsiasi film zombie post-apocalittico – va bè, vorrei vedere voi al posto dei protagonisti però –, in questo caso il leit motiv dei protagonisti di questo brand è quello di chiamare “Fred” tutti i non-morti che si incontra e la tradizione del primo gioco viene mantenuta anche qui.
L’inizio di quella che sembrava una giornata radiosa in una roulotte ai limiti del deserto, diventerà ben presto un’escalation di situazioni da gestire in emergenza totale e tutto perché un elicottero da combattimento ha scelto di schiantarsi poco lontano dal nostro accampamento. Armi in pugno, proiettili nella cintola, si inizia il massacro… di chi è già stato massacrato.
Ho avuto modo di giocare ad Arizona Sunshine 2 per PlayStation VR 2 e dopo aver goduto del primo capitolo su Steam in streaming sul mio “vecchio” Quest 2 – che tradotto significa averlo giocato alla massima qualità possibile – devo dire che il salto di qualità del brand di Vertigo Games è davvero nettissimo. Per quanto mi riguarda è quasi definitivo dal punto di vista estetico, dove il primo aveva texture piatte e un lavoro poligonale molto essenziale, qui tutto sembra funzionare al meglio e la parte estetica è davvero il massimo. Su quest’ultimo punto è giusto sottolineare che con “il massimo” in realtà sarebbe doveroso dire che lo è Alyx di Valve, ma probabilmente quasi nessuno si sta – anche in futuro veramente – ancora volontariamente mettendo a produrre qualcosa che sia anche solo lontanamente vicino allo spin-off di Half-Life.
Siamo ancorati a corridoi, abbiamo limiti nei movimenti, dobbiamo però tenere in considerazione che il Quest 2 (che rientra tra i requisiti) è certamente un collo di bottiglia, unito al fatto che per molti anni ancora lo spazio su disco lo sarà necessariamente, quindi non possiamo aspettarci qualcosa di esagerato e che possa superare di molto questo impatto visivo. Sparare quindi è fluido, preciso, divertente e “splatterissimo”, ma ci sono alcune divertenti novità che vanno a dare un valore aggiunto a questo nuovo capitolo. Il primo fra tutti è la mannaia, o in generale le armi da taglio, che affettano zombie come se non ci fosse un domani, e la seconda è un meraviglioso pastore tedesco, come letale-pet.
Arizona Sunshin2: Zombie Ninja Vs. Lethal Pet
Non siamo in Fallout 4, ma un fido animale nei momenti di disperazione in stile Io Sono Leggenda – sempre la stessa razza in tutte questo produzioni, chissà perché –, non possiamo evitarlo e devo dire che sfruttarlo nei momenti in cui basta selezionare un claudicante nemico e lui ci si avventa sopra, è davvero divertentissimo. Non solo, in alcuni casi è anche fondamentale per recuperare oggetti per il crafting o elementi vitali per il prosieguo della trama. Accarezzarlo, accudirlo e giocare con lui è un aspetto extra divertente, anche se confesso che pur volendogli bene, resta un po’ inquietante, dato che fin dal principio sembra una zombie pure lui – lo sarà? –.
L’arma bianca che invece andremo a brandire non è sempre precisa, a volte infatti potremmo essere colpiti dagli infetti se ci avviciniamo troppo e anche se non gli siamo così vicini, meccanica che può avere senso dato che in generale usiamo armi da fuoco, ma meno se siamo costretti ad essere a pochi passi da loro. La fludità è buona, ma come in quasi tutti i giochi simili non lo è mai del tutto o non come la vita reale e quindi bisognerà fare un po’ di prove, ma in generale si falcia tutto che è un piacere. Le armi da fuoco poi sono davvero tante, vanilla o modificate, ma se non vorrete giocare in easy, che ha una ricarica più semplice e rapida, il caricamento a mano è tedioso, impreciso e vi farà scontrare i pad più volte. Certo sganciare il caricatore e inserirne uno a mano ha senso, così come far scarrellare la pistola subito dopo, ma è abbastanza complessa come operazione quando abbiamo da eliminare mille nemici. Vi piace l’idea di complicarvi la vita? Ci sta, alla fine è un gioco di sopravvivenza e tutto concorre a quel fine, anche le piccole complessità, che comunque andranno calibrate e valutate andando avanti, dato che diventa sempre più arduo.
Vi sembra bello giocare da soli ma volete di più? Bè, la modalità co-op rende questo titolo ancora più interessante, così come la modalità orda, per altro era già presente anche nel primo e resistere offre comunque lo spunto a passare un po’ di ore aggiuntive in un sistema visivamente già bello, ma ancora più interessante. Non c’è troppa sostanza nella trama, ma quel filo a cui il protagonista si aggrappa per sperare di uscire vivo da quella situazione vi è comunque utile per scoprire cosa ci sia dietro l’angolo, e in fondo sì, tutti godiamo come pazzi nello sparare e qui si spara davvero tantissimo.
Versione Testata: PC
Voto
Redazione
Arizona Sunshine 2
Avete la VR? Dovete avere Arizona Sunshine 2, c’è poco da aggiungere. Grafica che finalmente regala un impatto visivo notevole, pur essendo modesto nelle dimensioni di download (soprattutto per chi ha il Quest), si spara con una precisione assoluta, il cane regala vere cucciolose-emozioni, ma i difetti non sono del tutto assenti, anzi, la realtà porta ad “incastrarsi” in alcune delle meccaniche di gioco e per quanto questo brand sia il more-of-the-same che tutti volevamo, ci si poteva aspettare un “more” più corposo.