Armed and Dangerous
di
Luca 'Grail_' Zanda
Senza timore di smentita qui do annuncio che Serious Sam ha trovato il suo erede.
Per dirla tutta non ci troviamo di fronte ad un vero e proprio erede, ma lo spirito è quello con un umorismo dissacrante e tagliente.
Dopo Serious Sam ci sono stati altri giochi che hanno cercato di regalarci quel tipo di ambiente grottesco e quel protagonista duro, tutto d'un pezzo, sino al ridicolo, un misto tra Hyena di "fuga da Los Angeles" e un imperturbabile Terminator. Ecco che lo troviamo in A&D, con tanto di comprimari, storia, armi, cattivoni e soprattutto una realizzazione tecnica di tutto rispetto.
Alla caccia del Vecchiaccio
Tendenzialmente questo tipo di giochi più che di una trama necessitano di un'ambientazione, di una scusa che ci permetta di infilare un livello dietro l'altro.
Così non accade in Armed & Dangerous: la storia inizia con un filmato, prosegue attraverso alcune brevi sequenze durante i livelli, e alla fine del livello troveremo ad attenderci un altro filmato, come una specie di zuccherino per ricompensare le nostre fatiche.
La storia prende il via in una terra schiacciata dalla tirannia di un re idiota, con un figlio idiota, circondato, tanto per cambiare, da collaboratori idioti
Dall'altra parte la resistenza, ed in particolare i Lionhearts (gruppo composto dai protagonisti Romen, Q, e Jones), che si oppongono a Re Forge come dei novelli Robin-Hood (non quelli di "il principe dei ladri", quanto piuttosto quelli di "un uomo in calzamaglia").
La storia inizia con i LionHearts che devono recuperare dalle grinfie delle truppe reali Rexus, un cosiddetto saggio, imprigionato per ricavarne alcuni segreti che potrebbero consentire al regnante di distruggere e ribelli ed a questi di spodestare il tiranno.
Inutile dire che questa è solo la prima missione, cui ne seguiranno altre più o meno vitali: distruggere i carri nemici, difendere il villaggio, recuperare l'agnello sacro.......roba così, insomma (si si... recuperare l'agnello sacro... avete letto bene).
Filmato dopo filmato la storia procede, tra gag originali e citazioni di capolavori del cinema distorte e ridicolizzate.
I video sono da vedere e rivedere, tanto sono divertenti, attività resa possibile dalla opzione da menu che ci permette di passarli in rassegna, una volta sbloccati nel gioco (li volevate da subito? Sudate, scansafatiche!!).
Volare alle spalle del protagonista.
Il divertimento ci arriva con un'inquadratura in terza persona che pone la telecamera alle spalle di Romen, una modalità che ricorda da vicino (tanto per citare un prodotto degli stessi sviluppatori) MDK, mentre ciò che dovremo fare durante il gioco sarà soprattutto muoverci (il più possibile) e sparare (di più).
Inutile dire che i tasti sono tutti configurabili e che potremo comandare il protagonista con tastiera e mouse oppure con joypad.
Il puntamento risulta molto ballerino, tanto che potremmo trovare più conveniente l'attivazione dell'automira (corregge la direzione dei proiettili) per divertirci, ma con questa opzione attivata, l'azione incalzante non ci lascerà tempo di respirare, senza troppe preoccupazioni.
In genere il gioco si concreta nell'esplorazione di livelli strutturati abbastanza rigidamente (riguardo al percorso da compiere) e nella sistematica eliminazione delle orde di nemici che ci arrivano addosso; in altre occasioni, a sconvolgere la struttura del gioco per brevi sprazzi, ci troveremo impegnati in brevi minigiochi integrati nella trama: il primo, ad esempio, consiste nel difendere le mura di un villaggio sparando all'impazzata da una torretta mitragliatrice contro le armate (piiiiiiiiccole) del tiranno.
Un mondo da esplorare (e radere al suolo)
Tecnicamente il gioco si presenta molto ben fatto sotto ogni punto di vista, tanto che in ogni aspetto si merita ben più della sufficienza.
Ma iniziamo a discuterne parlando del mondo in cui ci muoveremo durante il gioco: i livelli sono ben studiati per ridurre al minimo il rischio di impantanarci in qualche pezzo senza sapere cosa fare, ed allo stesso momento lasciarci un paio di alternative per approcciare le situazioni (che uso? Cecchinaggio, mitra o squalo?......Ehi..chi ha detto squalo?).
Ciò in cui vedremo la libertà concessaci dai programmatori è il fatto che l'intero mondo (sin dove potremo vedere) è costruito interamente in 3d, seguendo il concetto "dove puoi vedere, lì puoi interagire": ci troveremo a sparare contro massi in lontananza per schiantare baracche di soldati nelle vicinanze o truppe in movimento, far saltare costruzioni, alberi e quant'altro anche a grande distanza, scalare montagne sino ad abbracciare con lo sguardo ampi spazi di terreno.
D'altra parte l'interazione è altissima anche ad un raggio più ridotto: potremo interagire con la quasi totalità degli oggetti e costruzioni dell'ambiente; l'unica cosa che non è possibile modificare pare essere il terreno, tutto il resto è passibile di distruzione (un paio di bombe ben piazzate fanno miracoli).Questo aspetto, unito ad una buona simulazione delle leggi fisiche, contribuisce al divertimento nel gioco, oltre che ad alcune finezze tattiche.
Purtroppo l'interazione si limita tendenzialmente a distruggere, più che a "usare", ma ciò risulta certo più in tono col titolo nel complesso.
Armed and Dangerous
8
Voto
Redazione
Armed and Dangerous
Talvolta uno shoot'em'up può colpire per la grafica, altre volte per l'ambientazione, altre volte ancora per la cura tecnica.Difficilmente ci si trova di fronte ad un titolo capace di possedere tutti questi requisiti, caratteristiche che invece son alla base di Armed & Dangerous.
Che dire? Un gioco divertente come pochi, con una trama esilarante, ben equilibrato sia per livelli di difficoltà, che per la buona realizzazione tecnica.
Il gioco perfetto? Probabilmente no, in fondo qualche pecca l'ha pure lui, ma rappresenta in ogni caso un ottimo compromesso.
Che dire? Un gioco divertente come pochi, con una trama esilarante, ben equilibrato sia per livelli di difficoltà, che per la buona realizzazione tecnica.
Il gioco perfetto? Probabilmente no, in fondo qualche pecca l'ha pure lui, ma rappresenta in ogni caso un ottimo compromesso.