Gameloft non tradisce i fans di una delle proprie saghe più famose e anche per questa stagione esce con un nuovo capitolo di Asphalt. Il sesto in assoluto, il terzo per devices iOs, con la duplice versione per iPhone e iPod touch oppure con il marchio "Hd" destinata all'iPad. Il sottotitolo "Adrenaline" dimostra come lo spirito sia rimasto sempre lo stesso, spiccatamente arcade e votato all'azione più sfrenata. A maggior ragione nell'ambito iOs dove si pone in netta contrapposizione con il simulativo Real Racing 2, rispondendo alle esigenze di quei giocatori che più che staccate perfette e curve pennellate, ricercano gare tutte a tavoletta e a suon di sportellate con gli avversari.
La carriera é divisa in campionati, ognuno a sua volta composto da gare di diverso tipo.
Tre stelle saranno assegnate in base al piazzamento, altre due per gli obiettivi supplementari.
Gli effetti luce e tutto il comparto grafico in generale sono spinti al massimo!
Premettiamo subito che se confrontato col suo predecessore questo "adrenaline" presenta molte evoluzioni ma poche innovazioni. A farla da padrone c'é la modalità carriera. Partendo da auto non particolarmente performanti, anche se da subito brillanti da guidare, dovrete affrontare una serie di campionati di crescente difficoltà. Ognuno di questi sarà formato da diverse prove che, oltre alle classiche sfide contro gli avversari (in gara sarete massimo sei) vi offrirà anche sfide diverse come le gare di drifting, le corse contro il tempo e quelle ad eliminazione. In ogni prova potrete conquistare cinque stelle, tre assegnate dalla competizione vera e propria e altre due legate ad obbiettivi secondari da raggiungere.
Vincendo sbloccherete nuove competizioni ma soprattutto guadagnerete denaro, utilizzabile per migliorare i vostri veicoli o per comprarne di nuovi, fra i numerosi che mano a mano si renderanno disponibili. Il tuning non riguarderà solamente le performance ma anche l'estetica delle auto, così che sarà sempre piacevole girare per il vostro garage, accessibile dall'apposita sezione, per passeggiare letteralmente nel vostro parco auto, come fosse una concessionaria. Ovviamente il motore grafico é ottimizzato per sfruttare al meglio le potenzialità del retina display. Questa ricchezza crea qualche grattacapo di retrocompatibilità e così se sui modelli 3GS la performance di gioco é più che buona, sui 3G qualche problema in termini di fluidità lo si avverte. I fondali sono molto ben definiti e dobbiamo ammettere che gli sviluppatori Gameloft hanno ormai trovato una tale dimestichezza con questa piattaforma tale da consentirgli d'inserire effetti luce che solo qualche mese fa sarebbero sembrati impossibili.
Il traffico in senso inverso é sempre un problema da tenere in considerazione.
La derapata controllata é un elemento fondamentale dell'azione.
La visuale interna aumenta il livello di spettacolarità dell'azione.
L'offerta in termini di varietà dei sistemi di controllo é ampia ma anche qui non si avverte nulla di nuovo rispetto al passato. La sterzata potrà essere eseguita con l'accelerometro, con un piccolo volante sullo schermo da controllare con un dito oppure col sistema a due pollici in cui lo schermo sarà virtualmente diviso a metà e a seconda del lato su cui premerete, la vostra auto curverà di conseguenza. Acceleratore, che potrete anche selezionare come automatico, freno e turbo saranno invece gestiti da icone sullo schermo.
Quello che conta é che però il gioco alla resa dei conti si riveli dannatamente divertente, pur con tutti i distinguo che un titolo del genere implica. L'effetto velocità é ottimo, soprattutto quando si utilizza il turbo, e il disegno dei tracciati, ricchi di scorciatoie, rende le gare sempre divertenti. L'effetto elastico degli avversari in alcuni momenti sembra un pò marcato ma nulla che infici troppo il divertimento dell'azione.
Non potendo certo considerare difetti le mancanze di quegli elementi di realismo che non sono propri del titolo Gameloft, la più grande pecca di Asphlat risiede in un livello generale di difficoltà non certo elevatissiamo. Forse la conquista di alcune stelle non sarà una passeggiata ma se ci fosse stato da sudare un po' di più siamo sicuri che tutti i giocatori l'avrebbero gradito.
Il gioco non si appoggia ai due circuiti di achievements più famosi, l'ufficiale Apple GameCenter e l'indipendente OpenFeint, ma bensì al circuito proprietario Gameloft Live. I server dedicati hanno se non altro il pregio di consentire un multiplayer online (sotto rete wifi, non 3G) di buon livello, anche se non sempre é facile trovare partite disponibili. Vista però la fama della saga di Asphalt é facile pensare che la situazione andrà in crescendo. Se invece il multiplayer volete farlo in locale potrete scegliere tra connessione bluetooth o wifi.
Tagliando la linea del traguardo, Asphalt6 si conferma il campione della categoria Arcade Racing, pur non presentando sostanziali rivoluzioni rispetto al passato ma semplicemente implementando gli aspetti che ne decretano da anni il successo.
Potrete gironzolare liberamente per il garage, ammirando i vostri acquisti.
Dannazione, ci é mancato davvero poco!
I mezzi disponibili spaziano nei generi più disparati di quattroruote.
La saga di Asphalt arriva al capitolo 6 e, rimanendo fedele a sé stessa, sposta ancora più su l'asticella dei Racing Arcade su iPhone. Se infatti la serie Real Racing risponde alle esigenze dei giocatori che cercano un'esperienza simulativa, il titolo Gameloft fa la gioia di chi cerca un'azione più frenetica e spensierata. Niente di rivoluzionario ma ogni aspetto é stato migliorato. Dalla grafica al sonoro, dalla struttura della carriera al parco macchine, tutto é stato implementato e perfezionato. Unica pecca un livello medio di difficoltà non eccelso. La profondità del titolo e la ciliegina del multiplayer gli consentono comunque di mantenere alto nel tempo il desiderio di riprenderlo in mano per farci una partita. Anche questa volta Gameloft non ha tradito i suoi affezionati fans.
Iscriviti alla Newsletter
Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime,
recensioni, prove e tanto altro.
