Assassin's Creed III: Liberation
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Uno degli utilizzi più interessanti dei comandi touch si avrà nel corso dei combattimenti: man mano che si affrontano nemici - ed in battaglia Cerchio viene riconfigurato come “parata/contrattacco” - si riempirà un indicatore per i cosiddetti “colpi concatenati”. In qualsiasi momento é possibile premere l'apposito comando sulla croce direzionale per attivare questa feature: sul capo di ciascun avversario comparirà un'icona, e toccando queste icone in sequenza (fino a un massimo di bersagli pari al riempimento dell'indicatore) si attiverà una sequenza automatica in cui Aveline ucciderà automaticamente la serie di nemici.
La realizzazione tecnica é decisamente buona: l'handled offre una resa grafica notevole, gestendo ambienti decisamente vasti, al pari di alcune locazioni del brand; non stiamo parlando di ambienti enormi come Roma di Brotherhood o la Frontiera di AC3, ma neanche di mini-sezioni come visto nei precedenti titoli portable. New Orleans é il principale teatro della vicenda, coi suoi punti di sincronia e le sue zone semi-segrete in cui raccogliere oggetti nascosti, ma saranno presenti altre locazioni, come la palude o Chichen Itza - se inoltre effettuate la sincronizzazione con AC3 su PS3 otterrete una missione a New York nei panni di Connor. I modelli dei personaggi sono tutti ben studiati, così come le animazioni e le texture: qualche volta la compenetrazione fa un po' i capricci, a dimostrazione che l'Anvil Next ha bisogno di ancora un po' di rodaggio.
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Niente da eccepire anche sul lato del sonoro: il gioco propone brani adattissimi alle varie situazioni, dai pezzi “sud coloniali” di New Orleans, ai ritmi da rito voodoo delle paludi e a quelli precolombiani di Chichen Itza, a cui si accostano i temi orchestrati che la serie ha sempre adoperato. L'intero gioco é doppiato e sottotitolato in Italiano, con un'ottima resa: soprattutto convincente é la voce di Aveline, che riesce ad avere il tono giusto in ogni situazione (o quasi). Per chi preferisse altri idiomi é comunque possibile cambiare la lingua del doppiaggio tramite menù.
Prendere confidenza col sistema di gioco é tendenzialmente semplice, così come familiarizzare coi vari abiti, specie considerando che le prime volte si dovrà sottostare a scelte obbligatorie. In seguito sarà disponibile una maggiore libertà e pertanto anche scegliere il proprio approccio: molte missioni possono essere risolte in maniere differenti, a seconda se si prediliga un approccio piuttosto che un altro. Facciamo il tipico esempio del bersaglio da uccidere: potrete passare dai tetti come Assassina o tutt'al più Schiava, sebbene con questa magari potreste entrare fingendovi parte della servitù, oppure corrompere le guardie con l'abito da Nobile e entrare direttamente dalla porta principale - e mettendo in conto qualche problema in più nella fuga.
A volte ci si rende conto a missione “iniziata” che l'approccio scelto non é efficiente, per esempio se il bersaglio comincia a correre mentre si indossa l'abito con la gonna: in quei casi é consigliabile ricaricare il “ricordo” dall'inizio e scegliere un'altra strategia piuttosto che incaponirsi con una falla evidente. Nel gioco non mancano inoltre le attività collaterali: alcuni personaggi potranno darvi missioni secondarie (e ovviamente si faranno problemi a fidarsi di Aveline se non indossa l'abito corretto), nell'ambiente sono nascosti numerosi scrigni e oggetti collezionabili ed altri potranno essere ottenuti interagendo con la popolazione, per esempio facendosi donare gemme e gioielli dagli spasimanti di “Lady Aveline”.
Abbastanza gradevole anche il sistema di notorietà: ogni travestimento ha il suo indicatore che segnalerà quanto dovrete tenervi alla larga dalle guardie. L'Assassina tende a partire con l'intero indicatore sul giallo, il ché significa che al primo sgarro comincerà a riempirsi di arancione, attirando così le guardie; Schiava e Nobile partono da zero, ma soprattutto con la prima qualsiasi azione differente dalla camminata attirerà rapidamente l'attenzione. Anche il sistema per svuotare l'indicatore varia a seconda del travestimento: per la schiava Basterà rimuovere i manifesti che ne ritraggono il volto, mentre per l'Assassina occorrerà corrompere un magistrato; per la Nobile, invece, non c'é scampo: dovrete eliminare fisicamente i “testimoni” delle sue malefatte.
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In quanto erede dei Grandpré, Aveline dovrà anche curare gli affari di famiglia, i quali consistono nell'inviare le navi della compagnia (inizialmente una sola, ma potrete acquistarne altre) tra i porti delle colonie, acquistando merci nei luoghi di produzione e rivendendole a prezzo superiore laddove sono particolarmente richieste. Ogni tratta presenta i suoi rischi, sottoforma di tempeste o uragani che possono danneggiare le navi (fino all'affondamento) o pirati che possono trafugare il carico: il commercio é una scommessa e prima di imbarcarsi é bene farsi tutti i conti in tasca, ma in caso di successo i guadagni sono notevoli - e coi prezzi che hanno alcune armi ed oggetti, é bene che sia così.
Il gioco propone inoltre una modalità Multiplayer online, ma non aspettatevi le arene apposite come negli ultimi tre titoli del brand quanto piuttosto una struttura social. Accedendo alla modalità, il giocatore dovrà scegliere se schierarsi con gli Assassini o coi Templari, dopodiché selezionerà un “nodo di accesso” nella mappa mondiale. A partire da questo nodo, il giocatore dovrà inviare i propri agenti ad “attaccare” i vari nodi in modo da accrescere l'influenza della sua fazione: ciascun agente godrà di una certa scorta di “energia” che si consuma ad ogni aggressione e che si ristabilisce col tempo. Man mano che i giocatori inviano i loro agenti, i nodi passeranno da una fazione all'altra, ed al termine della settimana di gioco si stabilirà la fazione vincitrice - con successivo reset del planisfero per una nuova partita.
La modalità Multy va comunque concepita (al pari di quella del brand originale) come un “di più” a valle dell'esperienza in singolo, quella ossia che costituisce il vero fulcro del gioco. In questo senso Liberation riesce a ricreare una “vera” esperienza di Assassin's Creed in un contesto portable con il minimo dei compromessi - per esempio un ciclo giorno-notte strettamente legato alla trama - e sicuramente senza dover ripetere i sacrifici compiuti in altri capitoli spin-off. L'idea dell'istituzione di una “Abstergo Entertainment” fittizia costituisce inoltre un'interessante sistema grazie a cui Ubisoft potrà continuare a proporre avventure nell'universo del Brand senza per questo “imbastardire” la vicenda principale di Desmond (e Altair, Ezio e Connor). Un titolo che, preso da solo, probabilmente non costituisce una killer-application per PS Vita, ma che sicuramente può portare un fan della saga a farci un pensierino, specie se già si possiede AC3 su PS3...
La realizzazione tecnica é decisamente buona: l'handled offre una resa grafica notevole, gestendo ambienti decisamente vasti, al pari di alcune locazioni del brand; non stiamo parlando di ambienti enormi come Roma di Brotherhood o la Frontiera di AC3, ma neanche di mini-sezioni come visto nei precedenti titoli portable. New Orleans é il principale teatro della vicenda, coi suoi punti di sincronia e le sue zone semi-segrete in cui raccogliere oggetti nascosti, ma saranno presenti altre locazioni, come la palude o Chichen Itza - se inoltre effettuate la sincronizzazione con AC3 su PS3 otterrete una missione a New York nei panni di Connor. I modelli dei personaggi sono tutti ben studiati, così come le animazioni e le texture: qualche volta la compenetrazione fa un po' i capricci, a dimostrazione che l'Anvil Next ha bisogno di ancora un po' di rodaggio.
Niente da eccepire anche sul lato del sonoro: il gioco propone brani adattissimi alle varie situazioni, dai pezzi “sud coloniali” di New Orleans, ai ritmi da rito voodoo delle paludi e a quelli precolombiani di Chichen Itza, a cui si accostano i temi orchestrati che la serie ha sempre adoperato. L'intero gioco é doppiato e sottotitolato in Italiano, con un'ottima resa: soprattutto convincente é la voce di Aveline, che riesce ad avere il tono giusto in ogni situazione (o quasi). Per chi preferisse altri idiomi é comunque possibile cambiare la lingua del doppiaggio tramite menù.
Prendere confidenza col sistema di gioco é tendenzialmente semplice, così come familiarizzare coi vari abiti, specie considerando che le prime volte si dovrà sottostare a scelte obbligatorie. In seguito sarà disponibile una maggiore libertà e pertanto anche scegliere il proprio approccio: molte missioni possono essere risolte in maniere differenti, a seconda se si prediliga un approccio piuttosto che un altro. Facciamo il tipico esempio del bersaglio da uccidere: potrete passare dai tetti come Assassina o tutt'al più Schiava, sebbene con questa magari potreste entrare fingendovi parte della servitù, oppure corrompere le guardie con l'abito da Nobile e entrare direttamente dalla porta principale - e mettendo in conto qualche problema in più nella fuga.
A volte ci si rende conto a missione “iniziata” che l'approccio scelto non é efficiente, per esempio se il bersaglio comincia a correre mentre si indossa l'abito con la gonna: in quei casi é consigliabile ricaricare il “ricordo” dall'inizio e scegliere un'altra strategia piuttosto che incaponirsi con una falla evidente. Nel gioco non mancano inoltre le attività collaterali: alcuni personaggi potranno darvi missioni secondarie (e ovviamente si faranno problemi a fidarsi di Aveline se non indossa l'abito corretto), nell'ambiente sono nascosti numerosi scrigni e oggetti collezionabili ed altri potranno essere ottenuti interagendo con la popolazione, per esempio facendosi donare gemme e gioielli dagli spasimanti di “Lady Aveline”.
Abbastanza gradevole anche il sistema di notorietà: ogni travestimento ha il suo indicatore che segnalerà quanto dovrete tenervi alla larga dalle guardie. L'Assassina tende a partire con l'intero indicatore sul giallo, il ché significa che al primo sgarro comincerà a riempirsi di arancione, attirando così le guardie; Schiava e Nobile partono da zero, ma soprattutto con la prima qualsiasi azione differente dalla camminata attirerà rapidamente l'attenzione. Anche il sistema per svuotare l'indicatore varia a seconda del travestimento: per la schiava Basterà rimuovere i manifesti che ne ritraggono il volto, mentre per l'Assassina occorrerà corrompere un magistrato; per la Nobile, invece, non c'é scampo: dovrete eliminare fisicamente i “testimoni” delle sue malefatte.
In quanto erede dei Grandpré, Aveline dovrà anche curare gli affari di famiglia, i quali consistono nell'inviare le navi della compagnia (inizialmente una sola, ma potrete acquistarne altre) tra i porti delle colonie, acquistando merci nei luoghi di produzione e rivendendole a prezzo superiore laddove sono particolarmente richieste. Ogni tratta presenta i suoi rischi, sottoforma di tempeste o uragani che possono danneggiare le navi (fino all'affondamento) o pirati che possono trafugare il carico: il commercio é una scommessa e prima di imbarcarsi é bene farsi tutti i conti in tasca, ma in caso di successo i guadagni sono notevoli - e coi prezzi che hanno alcune armi ed oggetti, é bene che sia così.
Il gioco propone inoltre una modalità Multiplayer online, ma non aspettatevi le arene apposite come negli ultimi tre titoli del brand quanto piuttosto una struttura social. Accedendo alla modalità, il giocatore dovrà scegliere se schierarsi con gli Assassini o coi Templari, dopodiché selezionerà un “nodo di accesso” nella mappa mondiale. A partire da questo nodo, il giocatore dovrà inviare i propri agenti ad “attaccare” i vari nodi in modo da accrescere l'influenza della sua fazione: ciascun agente godrà di una certa scorta di “energia” che si consuma ad ogni aggressione e che si ristabilisce col tempo. Man mano che i giocatori inviano i loro agenti, i nodi passeranno da una fazione all'altra, ed al termine della settimana di gioco si stabilirà la fazione vincitrice - con successivo reset del planisfero per una nuova partita.
La modalità Multy va comunque concepita (al pari di quella del brand originale) come un “di più” a valle dell'esperienza in singolo, quella ossia che costituisce il vero fulcro del gioco. In questo senso Liberation riesce a ricreare una “vera” esperienza di Assassin's Creed in un contesto portable con il minimo dei compromessi - per esempio un ciclo giorno-notte strettamente legato alla trama - e sicuramente senza dover ripetere i sacrifici compiuti in altri capitoli spin-off. L'idea dell'istituzione di una “Abstergo Entertainment” fittizia costituisce inoltre un'interessante sistema grazie a cui Ubisoft potrà continuare a proporre avventure nell'universo del Brand senza per questo “imbastardire” la vicenda principale di Desmond (e Altair, Ezio e Connor). Un titolo che, preso da solo, probabilmente non costituisce una killer-application per PS Vita, ma che sicuramente può portare un fan della saga a farci un pensierino, specie se già si possiede AC3 su PS3...