Assassin's Creed IV: Black Flag
BANDIERE AL VENTO
A proposito di grafica, il fatto che AC4BF sia un gioco rilasciato su due generazioni di console ha fatto nascere il sospetto che gli sforzi degli sviluppatori fossero tutti incentrati sulle console imminenti. Dopo aver provato la versione attuale possiamo affermare che fortunatamente non é così: sebbene sia innegabile che il motore alla base - l'Anvil Next - sia certamente il medesimo di AC3, infatti, é impressionante quanto questo sia stato messo alla frusta per creare degli ambienti che fossero prima di tutto ampi e con un campo visivo sterminato. Dimenticate l'effetto “nebbia” dell'orizzonte: adesso, quando vi arrampicherete su un campanile per sincronizzare la mappa, vedrete veramente tutto a perdita d'occhio - e per quanto le città non siano vaste come quelle dei primi capitoli, alcune saranno più complesse di Boston e New York di AC3.
Quando siete in mare, il motore gestisce in maniera impressionante sia l'acqua calma e trasparente nei pressi delle rive, sia le masse oceaniche sollevate dalle onde delle tempeste (brutte bestie da affrontare). Ma la cura non si ferma al vasto, arrivando nel minuscolo: i dettagli delle texture, dei modelli e dei volti sono stati ancora migliorati, così come la fluidità di molte animazioni, specie in battaglia. Ovviamente alcune feature mostrate nell'hardware dell'immediato futuro non saranno presenti (per esempio, solo alcune parti della vegetazione si sposteranno al nostro cammino), ma nel raffronto coi capitoli precedenti AC4BF ne esce certamente vittorioso.
Purtroppo però il sistema non é scevro di difetti: anche tralasciando le compenetrazioni armi/abito, qualche magagna qua e là talvolta capita. Una delle più fastidiose in termini di gameplay é legata probabilmente ai caricamenti e causa l'improvvisa comparsa di nemici laddove un attimo prima apparentemente non ce n'erano - e la cosa, purtroppo, si applica anche alle navi: ci é letteralmente successo di andare a sbattere contro un vascello “fantasma” prima che questo comparisse dal nulla e per tutta risposta ci vomitasse addosso tutti i suoi cannoni.
BLOW THE MAN DOWN
Come in effetti tutto il gioco, anche il sonoro di AC4BF presenta una sorta di doppia anima, sebbene sia in sostanza una semplice alternanza di circostanze. Questa alternanza nasce dalla presenza di brani di realizzazione moderna, come ad esempio le musiche dei combattimenti, delle battaglie navali, degli inseguimenti, delle esplorazioni e in generale delle situazioni di gameplay “pregnante”, e di altri brani frammisti ai suoni di sottofondo che altri non sono che i tradizionali canti pirateschi dell'epoca, da raccogliere nel gioco sottoforma di pagine svolazzanti. In qualsiasi momento durante la navigazione potrete invitare la ciurma a intonare un canto (o a cambiarlo, o a tacere), con un effetto d'atmosfera semplicemente eccellente.
Il doppiaggio é presente in varie lingue, così come i sottotitoli, in modo che ciascuno possa scegliere il banco che più lo aggrada. Quello Italiano é decisamente buono: salvo qualche personaggio qua e là la cui voce é un po' sottotono, in generale il cast ha lavorato con professionalità - picco di qualità é Barbanera, la cui voce é quella dall'attore Francesco Pannofino. A monte del banco scelto, però, ci sono i commenti della folla, i quali sono immutabili a prescindere dalla selezione: a seconda del luogo in cui vi trovate, dunque, sentirete guardie e passanti esprimesi in Inglese, Spagnolo, Francese... o altro.
LA SAGA CONTINUA?
Il concept dell'Animus “domestico” che ha svincolato definitivamente la serie dal personaggio di Desmond - intorno al destino del quale la vicenda però girerà ancora - ha indubbiamente dato ad Ubisoft la possibilità di spaziare praticamente in qualsiasi periodo storico. Edward é sicuramente il più “indipendente” dei protagonisti finora proposti, una sorta di “Assassino nato” le cui abilità e capacità sono già considerevoli fin dall'inizio del gioco. La natura open world di Black Flag si percepisce sin dall'inizio: sebbene la trama ci precluda infatti determinate cose, molte altre sono messe a nostra disposizione sin da subito.
innegabile che siamo al cospetto dell'episodio più vasto - in termini di superficie - e vario della saga. Siamo anche al cospetto di un episodio se vogliamo “obbligato” dopo che le ottime fasi di navigazione di AC3 avevano adombrato il resto del lavoro. Siamo anche certamente al cospetto di un nuovo inizio per la saga: forse Edward non avrà altro da dire dopo questo capitolo, ma l'impiegato Abstergo ha certamente appena iniziato il suo viaggio nella verità. La domanda é: siamo al cospetto del miglior Assassin's Creed?
Rispetto al capitolo di Connor (per molti una delusione) i miglioramenti sono evidenti; certo é difficile, e molto soggettivo, metterlo a confronto con i capitoli di Ezio, ma Edward sa certamente dire la sua. Il titolo é altresì ancora imperfetto: oltre ai glitch citati, permangono infatti un sistema di combattimento che molti non apprezzano, soprattutto per la tendenza dei nemici ad attaccare singolarmente, e la pessima abitudine del protagonista di “incartarsi” tra muri e ostacoli mentre effettua corse acrobatiche, magari arrampicandosi senza che noi lo vogliamo solo perché abbiamo “sfiorato” un muretto, nullificando così intere sezioni di stealth.
Ma Assassin's Creed IV Black Flag é un bel gioco, indubbiamente: vasto, vario, interessante, comprensibile (non si perde in dettagli storici poco noti quanto altri capitoli), abbordabile per i neofiti e... tradizionale per le vecchie volpi. Barra a dritta, capitano!
...E IL MULTIPLAYER?
Come gli ultimi tre giochi proposti, anche ACIVBF propone delle feature online. Sfortunatamente, causa impossibilità ad accedere ai server, per il momento queste possiamo solo accennarle ed é per questo motivo che ci riserviamo il diritto di dare la valutazione finale nei prossimi giorni.
Tanto per cominciare, é presente la modalità multiplayer in singolo a squadre. Come nei capitoli precedenti, i giocatori potranno uccidersi o perseguire altri obiettivi nelle mappe apposite, impersonando alcuni personaggi caratteristici dell'epoca. Rispetto ai capitoli precedenti é presente un più altro grado di personalizzazione del proprio personaggio, con elementi che si sbloccano raggiungendo determinati obiettivi durante la campagna o comunque nel gioco in singolo.
Edward avrà inoltre da gestire una flotta composta dalle navi che avrà depredato e conservato: questa flotta potrà essere inviata a svolgere missioni tramite le carte nautiche presenti nella cabina della Jackdaw: si tratta di missioni proposte dal server e la cui permanenza nel tempo é limitata. Attendiamo di poter testare accuratamente tutti questi elementi quanto prima.
...E IL MULTIPLAYER? (a cura di Valerio de Vittorio)
Come gli ultimi tre giochi proposti, anche ACIVBF propone delle feature online. Le modalità proposte sono una sorta di evoluzione ludica e letale di "Nascondino", dove due squadre si alternano tra cacciatori e prede, con i primi intenti ad individuare i secondi. Si guadagneranno punti in base alle uccisioni e alla qualità delle stesse, mentre se state fuggendo il punteggio salirà a seconda di quanto riuscirete a rimanere celati. Diverse varianti su questo tema assicurano una certa freschezza dell'esperienza. Aiuta l'introduzione di oggetti sbloccabili, da utilizzare per personalizzare nell'estetica i vari personaggi. Inoltre vi sono delle abilità, a loro volta da guadagnare salendo di livello. E' stata poi introdotta una nuova modalità chiamata Lab, dentro la quale si potranno creare sessioni personalizzate fin nei minimi dettagli. Davvero, Ubisoft ha fatto le cose per bene e i parametri che avrete a disposizione per creare match come meglio vi aggrada sono moltissime.
In definitiva, come accade sin dalla sua nascita, il multiplayer di Assassin's Creed IV: Black Flag si conferma come un piacevole diversivo, divertente e fedele allo spirito del gioco, sufficientemente corposo e variegato per assicure molteplici ore di intrattenimento aggiuntivo. La nostra prova a server appena aperti ha offerto sessioni senza particolari grattacapi, e sia selezionando Partita Veloce che cercando match particolari, non abbiamo mai dovuto attendere molto per entrare in partita. Nulla da dire sul fronte estetico, con un downgrade evidente, ma che comunque non compromette l'esperienza. Un plauso al design dei personaggi giocabili, i cui vestiti sono stati curati sin nei minimi dettagli. Un particolare accessorio ma comunque gradito. Unico vero difetto tecnico é il rag-doll a tratti ridicolo, che contorce i cadaveri in pose un po' grottesche.
Le altre features online consistono nella gestione di una flotta composta dalle navi che Edward avrà depredato e conservato: questa flotta potrà essere inviata a svolgere missioni tramite le carte nautiche presenti nella cabina della Jackdaw. Si tratta di missioni proposte dal server e la cui permanenza nel tempo é limitata.
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A proposito di grafica, il fatto che AC4BF sia un gioco rilasciato su due generazioni di console ha fatto nascere il sospetto che gli sforzi degli sviluppatori fossero tutti incentrati sulle console imminenti. Dopo aver provato la versione attuale possiamo affermare che fortunatamente non é così: sebbene sia innegabile che il motore alla base - l'Anvil Next - sia certamente il medesimo di AC3, infatti, é impressionante quanto questo sia stato messo alla frusta per creare degli ambienti che fossero prima di tutto ampi e con un campo visivo sterminato. Dimenticate l'effetto “nebbia” dell'orizzonte: adesso, quando vi arrampicherete su un campanile per sincronizzare la mappa, vedrete veramente tutto a perdita d'occhio - e per quanto le città non siano vaste come quelle dei primi capitoli, alcune saranno più complesse di Boston e New York di AC3.
Quando siete in mare, il motore gestisce in maniera impressionante sia l'acqua calma e trasparente nei pressi delle rive, sia le masse oceaniche sollevate dalle onde delle tempeste (brutte bestie da affrontare). Ma la cura non si ferma al vasto, arrivando nel minuscolo: i dettagli delle texture, dei modelli e dei volti sono stati ancora migliorati, così come la fluidità di molte animazioni, specie in battaglia. Ovviamente alcune feature mostrate nell'hardware dell'immediato futuro non saranno presenti (per esempio, solo alcune parti della vegetazione si sposteranno al nostro cammino), ma nel raffronto coi capitoli precedenti AC4BF ne esce certamente vittorioso.
Purtroppo però il sistema non é scevro di difetti: anche tralasciando le compenetrazioni armi/abito, qualche magagna qua e là talvolta capita. Una delle più fastidiose in termini di gameplay é legata probabilmente ai caricamenti e causa l'improvvisa comparsa di nemici laddove un attimo prima apparentemente non ce n'erano - e la cosa, purtroppo, si applica anche alle navi: ci é letteralmente successo di andare a sbattere contro un vascello “fantasma” prima che questo comparisse dal nulla e per tutta risposta ci vomitasse addosso tutti i suoi cannoni.
BLOW THE MAN DOWN
Come in effetti tutto il gioco, anche il sonoro di AC4BF presenta una sorta di doppia anima, sebbene sia in sostanza una semplice alternanza di circostanze. Questa alternanza nasce dalla presenza di brani di realizzazione moderna, come ad esempio le musiche dei combattimenti, delle battaglie navali, degli inseguimenti, delle esplorazioni e in generale delle situazioni di gameplay “pregnante”, e di altri brani frammisti ai suoni di sottofondo che altri non sono che i tradizionali canti pirateschi dell'epoca, da raccogliere nel gioco sottoforma di pagine svolazzanti. In qualsiasi momento durante la navigazione potrete invitare la ciurma a intonare un canto (o a cambiarlo, o a tacere), con un effetto d'atmosfera semplicemente eccellente.
Il doppiaggio é presente in varie lingue, così come i sottotitoli, in modo che ciascuno possa scegliere il banco che più lo aggrada. Quello Italiano é decisamente buono: salvo qualche personaggio qua e là la cui voce é un po' sottotono, in generale il cast ha lavorato con professionalità - picco di qualità é Barbanera, la cui voce é quella dall'attore Francesco Pannofino. A monte del banco scelto, però, ci sono i commenti della folla, i quali sono immutabili a prescindere dalla selezione: a seconda del luogo in cui vi trovate, dunque, sentirete guardie e passanti esprimesi in Inglese, Spagnolo, Francese... o altro.
LA SAGA CONTINUA?
Il concept dell'Animus “domestico” che ha svincolato definitivamente la serie dal personaggio di Desmond - intorno al destino del quale la vicenda però girerà ancora - ha indubbiamente dato ad Ubisoft la possibilità di spaziare praticamente in qualsiasi periodo storico. Edward é sicuramente il più “indipendente” dei protagonisti finora proposti, una sorta di “Assassino nato” le cui abilità e capacità sono già considerevoli fin dall'inizio del gioco. La natura open world di Black Flag si percepisce sin dall'inizio: sebbene la trama ci precluda infatti determinate cose, molte altre sono messe a nostra disposizione sin da subito.
innegabile che siamo al cospetto dell'episodio più vasto - in termini di superficie - e vario della saga. Siamo anche al cospetto di un episodio se vogliamo “obbligato” dopo che le ottime fasi di navigazione di AC3 avevano adombrato il resto del lavoro. Siamo anche certamente al cospetto di un nuovo inizio per la saga: forse Edward non avrà altro da dire dopo questo capitolo, ma l'impiegato Abstergo ha certamente appena iniziato il suo viaggio nella verità. La domanda é: siamo al cospetto del miglior Assassin's Creed?
Rispetto al capitolo di Connor (per molti una delusione) i miglioramenti sono evidenti; certo é difficile, e molto soggettivo, metterlo a confronto con i capitoli di Ezio, ma Edward sa certamente dire la sua. Il titolo é altresì ancora imperfetto: oltre ai glitch citati, permangono infatti un sistema di combattimento che molti non apprezzano, soprattutto per la tendenza dei nemici ad attaccare singolarmente, e la pessima abitudine del protagonista di “incartarsi” tra muri e ostacoli mentre effettua corse acrobatiche, magari arrampicandosi senza che noi lo vogliamo solo perché abbiamo “sfiorato” un muretto, nullificando così intere sezioni di stealth.
Ma Assassin's Creed IV Black Flag é un bel gioco, indubbiamente: vasto, vario, interessante, comprensibile (non si perde in dettagli storici poco noti quanto altri capitoli), abbordabile per i neofiti e... tradizionale per le vecchie volpi. Barra a dritta, capitano!
...E IL MULTIPLAYER?
Come gli ultimi tre giochi proposti, anche ACIVBF propone delle feature online. Sfortunatamente, causa impossibilità ad accedere ai server, per il momento queste possiamo solo accennarle ed é per questo motivo che ci riserviamo il diritto di dare la valutazione finale nei prossimi giorni.
Tanto per cominciare, é presente la modalità multiplayer in singolo a squadre. Come nei capitoli precedenti, i giocatori potranno uccidersi o perseguire altri obiettivi nelle mappe apposite, impersonando alcuni personaggi caratteristici dell'epoca. Rispetto ai capitoli precedenti é presente un più altro grado di personalizzazione del proprio personaggio, con elementi che si sbloccano raggiungendo determinati obiettivi durante la campagna o comunque nel gioco in singolo.
Edward avrà inoltre da gestire una flotta composta dalle navi che avrà depredato e conservato: questa flotta potrà essere inviata a svolgere missioni tramite le carte nautiche presenti nella cabina della Jackdaw: si tratta di missioni proposte dal server e la cui permanenza nel tempo é limitata. Attendiamo di poter testare accuratamente tutti questi elementi quanto prima.
...E IL MULTIPLAYER? (a cura di Valerio de Vittorio)
Come gli ultimi tre giochi proposti, anche ACIVBF propone delle feature online. Le modalità proposte sono una sorta di evoluzione ludica e letale di "Nascondino", dove due squadre si alternano tra cacciatori e prede, con i primi intenti ad individuare i secondi. Si guadagneranno punti in base alle uccisioni e alla qualità delle stesse, mentre se state fuggendo il punteggio salirà a seconda di quanto riuscirete a rimanere celati. Diverse varianti su questo tema assicurano una certa freschezza dell'esperienza. Aiuta l'introduzione di oggetti sbloccabili, da utilizzare per personalizzare nell'estetica i vari personaggi. Inoltre vi sono delle abilità, a loro volta da guadagnare salendo di livello. E' stata poi introdotta una nuova modalità chiamata Lab, dentro la quale si potranno creare sessioni personalizzate fin nei minimi dettagli. Davvero, Ubisoft ha fatto le cose per bene e i parametri che avrete a disposizione per creare match come meglio vi aggrada sono moltissime.
In definitiva, come accade sin dalla sua nascita, il multiplayer di Assassin's Creed IV: Black Flag si conferma come un piacevole diversivo, divertente e fedele allo spirito del gioco, sufficientemente corposo e variegato per assicure molteplici ore di intrattenimento aggiuntivo. La nostra prova a server appena aperti ha offerto sessioni senza particolari grattacapi, e sia selezionando Partita Veloce che cercando match particolari, non abbiamo mai dovuto attendere molto per entrare in partita. Nulla da dire sul fronte estetico, con un downgrade evidente, ma che comunque non compromette l'esperienza. Un plauso al design dei personaggi giocabili, i cui vestiti sono stati curati sin nei minimi dettagli. Un particolare accessorio ma comunque gradito. Unico vero difetto tecnico é il rag-doll a tratti ridicolo, che contorce i cadaveri in pose un po' grottesche.
Le altre features online consistono nella gestione di una flotta composta dalle navi che Edward avrà depredato e conservato: questa flotta potrà essere inviata a svolgere missioni tramite le carte nautiche presenti nella cabina della Jackdaw. Si tratta di missioni proposte dal server e la cui permanenza nel tempo é limitata.
Assassin's Creed IV: Black Flag
8.5
Voto
Redazione
Assassin's Creed IV: Black Flag
Assassin's Creed IV Black Flag offre un nuovo, grande inizio ad una saga che si era un po' opacizzata con gli ultimi capitoli, proponendo un protagonista decisamente accattivante, una trama chiara e un'ambientazione vasta e varia. É anche un gioco che non dimentica le proprie origini, nel bene e nel male: nel bene proseguendo il filone della trama principale, nel male riproponendo ancora una volta capisaldi di Gameplay non da tutti apprezzati. Nel complesso, comunque, siamo al cospetto di uno dei migliori capitoli della saga.