Assassin's Creed: Brotherhood
di
Tuttavia, i panorami a perdita di pixel...pardon,d'occhio, la bellezza di una città che mai come in questa occasione é favolosa anche in digitale e lo stile assolutamente unico di Ezio fanno di Brotherhood uno dei titoli graficamente più appaganti oggi sul mercato (per i dettagli, vi rimandiamo comunque al box hardware in fondo a questa pagina). Ci potremmo lamentare dell'eccessiva quantità di cloni presenti sul terreno di gioco (neanche nel secondo capitolo di Star Wars ce n'erano così tanti!) o della scarsa interazione con l'ambiente fatto salvo dove alla software house hanno deciso che fosse necessario, ma non lo faremo.
Vorremo anzi avere le parole per descrivere quale emozione sia vestire i panni di Ezio in un Roma splendidamente ricostruita, pulsante e piena di vita, con i suoi maestosi monumenti, le piazze e le chiese, i cittadini, i mercanti e il suo cielo, pieno di stelle che illuminano la volta di una città unica al mondo; se avete messo le zampe sulle versioni PS3 o XBox 360, potete avere un'idea di massima di quale sia stata la cura profusa dai programmatori per ricreare un ambiente credibile e godibile, vasto ma al tempo stesso raccolto, minaccioso ma anche accogliente...nonostante le dimensioni. Si, perché Roma é grande, molto grande e, per questo, potrebbe risultare dispersiva: alla Ubisoft hanno ovviato a questo problema inserendo dei tunnel nascosti che ci permetteranno (una volta scoperti e sbloccati,naturalmente), di raggiungere istantaneamente quasi ogni punto della città. Se a questo, aggiungiamo la possibilità di cavalcare dei bei cavallucci praticamente ovunque, il quadro é completo.
I programmatori hanno pensato bene di inserire una serie di (più o meno nuove) possibilità per i giocatori, in modo da profondere maggiore varietà ad un gameplay altrimenti troppo simile a se stesso. In primo luogo, é possibile influenzare l'economia della città, assoggettando le diverse aree al nostro controllo e sottraendolo, di conseguenza, ai Borgia. Per farlo, dovremmo uccidere il Capitano delle Guardie della zona dove ci troviamo e bruciare la Torre che la sovrasta (una delle foto qui in giro esplicita meglio di mille parole questo concetto). Fatto questo, saremo in grado di restaurare monumenti, acquistare negozi di fabbri, pittori e pellai, cliniche e beni di primo consumo. Queste azioni faranno piovere nelle nostre tasche un discreto quantitativo di quattrini, soldi che poi potremo reinvestire in armi, equipaggiamento et similia.
Ovviamente, soprattutto all'inizio, per rimpinguare le nostre tasche, dovremo affidarci alla nobile arte del furto, che dev'essere perpetrato con stile: novelli Lupin, il nostro compagno sarà il Silenzio, il nostro tocco dovrà essere di Velluto e le nostre Gambe mutare in Ali...o il volgo ce le spezzerà in malo modo, coadiuvato da decine di guardie ansiose di farci la pelle! Sotto questo profilo - ovvero, quello dei combattimenti, é stata più o meno mantenuta la struttura del titolo precedente; quello che é cambiato, invece, é il numero di avversari da affrontare contemporaneamente che a volte (di nuovo,vi rimandiamo alle immagini per conferma!), sono veramente troppi per godere davvero di un combattimento in mischia. Azzeccando le giuste sequenze di movimento, sarà possibile inanellare delle “uccisioni in serie”, dove il nostro Ezio si produrrà in sequenze da “One-Shoot-One-Kill”, davvero molto appaganti. Ma, come da marchio di fabbrica, é negli omicidi silenziosi o, comunque, intelligenti, che Brotherhood da il meglio di se.
Vorremo anzi avere le parole per descrivere quale emozione sia vestire i panni di Ezio in un Roma splendidamente ricostruita, pulsante e piena di vita, con i suoi maestosi monumenti, le piazze e le chiese, i cittadini, i mercanti e il suo cielo, pieno di stelle che illuminano la volta di una città unica al mondo; se avete messo le zampe sulle versioni PS3 o XBox 360, potete avere un'idea di massima di quale sia stata la cura profusa dai programmatori per ricreare un ambiente credibile e godibile, vasto ma al tempo stesso raccolto, minaccioso ma anche accogliente...nonostante le dimensioni. Si, perché Roma é grande, molto grande e, per questo, potrebbe risultare dispersiva: alla Ubisoft hanno ovviato a questo problema inserendo dei tunnel nascosti che ci permetteranno (una volta scoperti e sbloccati,naturalmente), di raggiungere istantaneamente quasi ogni punto della città. Se a questo, aggiungiamo la possibilità di cavalcare dei bei cavallucci praticamente ovunque, il quadro é completo.
I programmatori hanno pensato bene di inserire una serie di (più o meno nuove) possibilità per i giocatori, in modo da profondere maggiore varietà ad un gameplay altrimenti troppo simile a se stesso. In primo luogo, é possibile influenzare l'economia della città, assoggettando le diverse aree al nostro controllo e sottraendolo, di conseguenza, ai Borgia. Per farlo, dovremmo uccidere il Capitano delle Guardie della zona dove ci troviamo e bruciare la Torre che la sovrasta (una delle foto qui in giro esplicita meglio di mille parole questo concetto). Fatto questo, saremo in grado di restaurare monumenti, acquistare negozi di fabbri, pittori e pellai, cliniche e beni di primo consumo. Queste azioni faranno piovere nelle nostre tasche un discreto quantitativo di quattrini, soldi che poi potremo reinvestire in armi, equipaggiamento et similia.
Ovviamente, soprattutto all'inizio, per rimpinguare le nostre tasche, dovremo affidarci alla nobile arte del furto, che dev'essere perpetrato con stile: novelli Lupin, il nostro compagno sarà il Silenzio, il nostro tocco dovrà essere di Velluto e le nostre Gambe mutare in Ali...o il volgo ce le spezzerà in malo modo, coadiuvato da decine di guardie ansiose di farci la pelle! Sotto questo profilo - ovvero, quello dei combattimenti, é stata più o meno mantenuta la struttura del titolo precedente; quello che é cambiato, invece, é il numero di avversari da affrontare contemporaneamente che a volte (di nuovo,vi rimandiamo alle immagini per conferma!), sono veramente troppi per godere davvero di un combattimento in mischia. Azzeccando le giuste sequenze di movimento, sarà possibile inanellare delle “uccisioni in serie”, dove il nostro Ezio si produrrà in sequenze da “One-Shoot-One-Kill”, davvero molto appaganti. Ma, come da marchio di fabbrica, é negli omicidi silenziosi o, comunque, intelligenti, che Brotherhood da il meglio di se.