Assassin's Creed
di
Massimiliano Balistreri
Una cosa è certa: Assassin's Creed ha rappresentato negli ultimi 2 anni uno dei titoli più attesi della cosiddetta next gen ormai sempre più prepotentemente current gen. Inizialmente esclusiva Playstation 3, a pochi mesi dall'annuncio il gioco diventa ufficialmente multipiattaforma, con le versioni pc e xbox360 in lavorazione parallelamente a quella per la nuova console targata Sony. I mesi passano, le aspettative salgono, vertiginosamente, complice l'hype che avvolge tutto ciò che riguarda questo potenziale classico.
Oggi finalmente è fra le nostre mani. Per scoprire se davvero ne sia valsa la pena continuate a leggerci.
Come forse alcuni di voi sapranno, nel gioco vestirete i panni di un misterioso priore della confraternita degli Assassini. Altair, questo il suo nome, vive ed esercita in Palestina, durante il Dodicesimo secolo, proprio quando infuriano le più sanguinose battaglie della Terza Crociata. Il nostro alter ego è stato recentemente declassato per insubordinazione nei confronti dell'imprescindibile credo della setta e conseguentemente privato di tutti i privilegi e le abilità messe assieme nel corso di molti anni di duro addestramento. Per riconquistare la fiducia dei suoi fratelli e, soprattutto, del capo della confraternita, Altair dovrà dare prova di estrema devozione alla sua missione, assassinando nove personaggi chiave la cui morte potrà risultare fondamentale nel raggiungimento dello scopo ultimo della congrega, ovvero riconquistare la pace della fin troppo martoriata Terra Santa.
La vostra avventura comincia con un tutorial ambientato nel villaggio sede della setta degli Assassini, dove avrete modo di apprendere le tecniche fondamentali e guadagnare una certa dimestichezza coi controlli sufficiente ad affrontare le vostre prime vere missioni.
Le azioni che potrete compiere si suddividono fondamentalmente tra movenze di basso profilo e alto profilo. Le prime, socialmente sopportabili, includono gesti come il mimetizzarsi, giungendo le mani in segno di preghiera, lo scostare la gente, per passare in mezzo alla folla senza urtare eccessivamente i passanti e la visuale in soggettiva, potenziata dal cosiddetto Occhio dell'Aquila, quando la barra dell'energia sarà completamente piena. Grazie a questa particolare abilità vi sarà possibile discernere le varie figure umane che si staglieranno nel vostro campo visivo, e potrete capire immediatamente se avete a che fare con persone innocue, alleati, civili con informazioni, guardie o bersagli da assassinare, a seconda del colore mostrato. La modalità Alto Profilo, attivabile tenendo premuto il grilletto destro, permette una serie di azioni meno socialmente digeribili e quindi da utilizzare con la massima discrezione e unicamente quando realmente necessario, facendo ben attenzione a non farvi scoprire dalle guardie. Tra queste annoveriamo la corsa acrobatica e la possibilità di afferrare un personaggio non giocante e scagliarlo lontano da voi. Avvicinandovi ad un muro ed usando la combinazione della corsa acrobatica potrete dare il via alla scalata, la quale andrà opportunamente direzionata utilizzando lo stick sinistro, cercando gli appigli migliori per raggiungere la vostra meta. La facoltà di arrampicarsi, insieme a quella di nascondersi e mimetizzarsi tra la folla, è una delle abilità fondamentali di Altair, visto che gli consente di osservare opportunamente i movimenti delle proprie vittime, mantenendo un adeguato livello di anonimato. Le città all'interno delle quali si svolgeranno le vostre gesta sono tre, Damasco, Gerusalemme e Acre, tutte collegate mediante strade percorribili a piedi o a cavallo. Si potrebbe pensare che tre città rappresentino una scarsa varietà di ambientazioni, ben presto ci si renderà conto di come ognuna di esse rappresenti una realtà enorme, densa di vita pulsante e ricchissima di palazzi, minareti e caratteristiche strutture architettoniche, tutte assolutamente raggiungibili se presenti nel vostro cono visivo. Il modo migliore per rendersi conto della vastità di ogni location è selezionare sulla vostra mappa uno degli edifici più alti, indicati da un'icona a forma di aquila, e raggiungerlo per procedere alla sua scalata. Arrivati in cima sentirete la brezza del vento intorno a voi, il vociare dei mercanti in strada ormai ovattato e, appollaiati su un trave, potrete guardarvi intorno, rimanendo a dir poco senza fiato di fronte alla magnificenza di ciò che vi presenta: una vista della città a perdita d'occhio, centinai di edifici e strade brulicanti di vita che aspettano solo voi per essere esplorati e scalati.
La sensazione di immedesimazione è davvero totale e non può far altro che farci tornare alla mente bellissime sensazioni già provate in passato con i due titoli della saga di Shen Mue su Dreamcast. Dopo esserci riavuti dalla contemplazione del panorama in distanza, ci ricordiamo che abbiamo una missione da compiere. Dopo aver individuato la dimora degli assassini ed effettuato il canonico briefing partiamo alla ricerca di indizi per la città. Spesso si renderà necessario origliare conversazioni altrui e, taluni casi, interrogare alcuni loschi figuri informati sui fatti, dopo averli malmenati per bene, questo allo scopo di avere un quadro completo sulla vostra preda ultima, prima di procedere al compimento dell'assassinio vero e proprio. Il sistema di lotta risulta discretamente implementato, anche se ci è parso un pochino confusionario in prima battuta. Premendo il grilletto sinistro potrete lockare il vostro bersaglio e tramite la croce direzionale equipaggiare l'arma preferita, a scelta tra spada corta o normale, lama nascosta, pugnali da lancio oltre alle mani nude; una volta in modalità battaglia potrete attaccare l'avversario in basso profilo oppure passare ad una modalità più difensiva, in alto profilo, utilizzando tecniche adeguate per schivare i colpi nemici, divincolarvi e contrattaccare. Quando vi troverete in situazioni particolarmente intricate, magari attorniati da guardie pronte ad uccidervi, potrete saggiamente optare per la fuga, magari guadagnando qualche appiglio che vi permetterà di raggiungere rapidamente i tetti, balzare qualche casa più in là e lanciarvi in un covone di fieno, celandovi fin quando le acque non si saranno opportunamente calmate, come vi segnalerà l'indicatore in alto a sinistra.
Le missioni risultano piuttosto interessanti, bontà anche di una storia intrigante, che man mano si svela, a piccole dosi, interessando il giocatore in maniera progressiva. L'unico pericolo è rappresentato da una certa ripetitività che vede il protagonista via via impegnato sempre nelle medesime 4 o 5 attività prima di giungere al compimento dell'assassionio, che rappresenta il momento clou di ogni quest.
Graficamente Assassin's Creed è quanto di più notevole ci sia capitato di trovarci davanti negli ultimi tempi. Le città sono realtà immense e maestose: vi potrete davvero rendere conto della loro vastità soltanto arrampicandovi sugli edifici più alti e guardandovi attorno stupefatti. Centinaia di palazzi, tutti effettivamente raggiungibili, realizzati in maniera impeccabile, con strutture poligonali dettagliate e texture di ottima fattura: tutti questi elementi concorrono a comporre un quadro generale dir poco stupendo, che le prime volte vi lascerà davvero senza fiato, complice una draw distance notevolissima, che solo in pochissimi frangenti mostrerà segni di cedimento. Il sistema di illuminazione è assolutamente all'altezza e nonostante non ci sia una alternanza tra il giorno e la notte, nel corso del tempo vedrete cambiare in modo sensibile l'incidenza dei raggi solari, in seguito al variare della composizione delle nuvole in cielo, sempre in costante movimento. Le ombre sono realizzate in maniera magistrale: passando ad esempio sotto una palma potrete osservare sulle spalle di Altair la proiezione di ogni singola foglia dell'albero, in un insolito, almeno in un videogioco, mix di giochi di luce tra raggi riflessi e self shadowing del personaggio su sé stesso, tanto da rischiare in alcuni momenti di ubriacare la vista di chi osserva un simile spettacolo. Le animazioni, dal canto loro, risultano sempre molto fluide, realistiche e convincenti. Solo in occasione dei combattimenti, in alcuni casi, abbiamo notato qualche problema nella giunzione dei movimenti, ma si tratta realmente di peccati veniali. La fluidità in generale di mantiene su ottimi livelli, generalmente ancorata ai 30 fps, con qualche incertezza dovuta a saltuarie perdite di sincronismo verticale. Il comparto audio non risulta certo da meno, soprattutto per quanto riguarda gli effetti sonori, convincenti e realistici in ogni frangente. Saltuariamente avrete l'occasione di ascoltare alcune melodie molto belle e d'atmosfera, soprattutto quando raggiungerete la cima di alcuni edifici, quasi a sottolineare l'impresa appena realizzata. Una particolare nota di merito per il doppiaggio in italiano davvero ben realizzato, sia per quanto riguarda i protagonisti che per i comprimari, tutti caratterizzati da un'ottima scelta delle voci e da una recitazione più che discreta.
Oggi finalmente è fra le nostre mani. Per scoprire se davvero ne sia valsa la pena continuate a leggerci.
Come forse alcuni di voi sapranno, nel gioco vestirete i panni di un misterioso priore della confraternita degli Assassini. Altair, questo il suo nome, vive ed esercita in Palestina, durante il Dodicesimo secolo, proprio quando infuriano le più sanguinose battaglie della Terza Crociata. Il nostro alter ego è stato recentemente declassato per insubordinazione nei confronti dell'imprescindibile credo della setta e conseguentemente privato di tutti i privilegi e le abilità messe assieme nel corso di molti anni di duro addestramento. Per riconquistare la fiducia dei suoi fratelli e, soprattutto, del capo della confraternita, Altair dovrà dare prova di estrema devozione alla sua missione, assassinando nove personaggi chiave la cui morte potrà risultare fondamentale nel raggiungimento dello scopo ultimo della congrega, ovvero riconquistare la pace della fin troppo martoriata Terra Santa.
La vostra avventura comincia con un tutorial ambientato nel villaggio sede della setta degli Assassini, dove avrete modo di apprendere le tecniche fondamentali e guadagnare una certa dimestichezza coi controlli sufficiente ad affrontare le vostre prime vere missioni.
Le azioni che potrete compiere si suddividono fondamentalmente tra movenze di basso profilo e alto profilo. Le prime, socialmente sopportabili, includono gesti come il mimetizzarsi, giungendo le mani in segno di preghiera, lo scostare la gente, per passare in mezzo alla folla senza urtare eccessivamente i passanti e la visuale in soggettiva, potenziata dal cosiddetto Occhio dell'Aquila, quando la barra dell'energia sarà completamente piena. Grazie a questa particolare abilità vi sarà possibile discernere le varie figure umane che si staglieranno nel vostro campo visivo, e potrete capire immediatamente se avete a che fare con persone innocue, alleati, civili con informazioni, guardie o bersagli da assassinare, a seconda del colore mostrato. La modalità Alto Profilo, attivabile tenendo premuto il grilletto destro, permette una serie di azioni meno socialmente digeribili e quindi da utilizzare con la massima discrezione e unicamente quando realmente necessario, facendo ben attenzione a non farvi scoprire dalle guardie. Tra queste annoveriamo la corsa acrobatica e la possibilità di afferrare un personaggio non giocante e scagliarlo lontano da voi. Avvicinandovi ad un muro ed usando la combinazione della corsa acrobatica potrete dare il via alla scalata, la quale andrà opportunamente direzionata utilizzando lo stick sinistro, cercando gli appigli migliori per raggiungere la vostra meta. La facoltà di arrampicarsi, insieme a quella di nascondersi e mimetizzarsi tra la folla, è una delle abilità fondamentali di Altair, visto che gli consente di osservare opportunamente i movimenti delle proprie vittime, mantenendo un adeguato livello di anonimato. Le città all'interno delle quali si svolgeranno le vostre gesta sono tre, Damasco, Gerusalemme e Acre, tutte collegate mediante strade percorribili a piedi o a cavallo. Si potrebbe pensare che tre città rappresentino una scarsa varietà di ambientazioni, ben presto ci si renderà conto di come ognuna di esse rappresenti una realtà enorme, densa di vita pulsante e ricchissima di palazzi, minareti e caratteristiche strutture architettoniche, tutte assolutamente raggiungibili se presenti nel vostro cono visivo. Il modo migliore per rendersi conto della vastità di ogni location è selezionare sulla vostra mappa uno degli edifici più alti, indicati da un'icona a forma di aquila, e raggiungerlo per procedere alla sua scalata. Arrivati in cima sentirete la brezza del vento intorno a voi, il vociare dei mercanti in strada ormai ovattato e, appollaiati su un trave, potrete guardarvi intorno, rimanendo a dir poco senza fiato di fronte alla magnificenza di ciò che vi presenta: una vista della città a perdita d'occhio, centinai di edifici e strade brulicanti di vita che aspettano solo voi per essere esplorati e scalati.
La sensazione di immedesimazione è davvero totale e non può far altro che farci tornare alla mente bellissime sensazioni già provate in passato con i due titoli della saga di Shen Mue su Dreamcast. Dopo esserci riavuti dalla contemplazione del panorama in distanza, ci ricordiamo che abbiamo una missione da compiere. Dopo aver individuato la dimora degli assassini ed effettuato il canonico briefing partiamo alla ricerca di indizi per la città. Spesso si renderà necessario origliare conversazioni altrui e, taluni casi, interrogare alcuni loschi figuri informati sui fatti, dopo averli malmenati per bene, questo allo scopo di avere un quadro completo sulla vostra preda ultima, prima di procedere al compimento dell'assassinio vero e proprio. Il sistema di lotta risulta discretamente implementato, anche se ci è parso un pochino confusionario in prima battuta. Premendo il grilletto sinistro potrete lockare il vostro bersaglio e tramite la croce direzionale equipaggiare l'arma preferita, a scelta tra spada corta o normale, lama nascosta, pugnali da lancio oltre alle mani nude; una volta in modalità battaglia potrete attaccare l'avversario in basso profilo oppure passare ad una modalità più difensiva, in alto profilo, utilizzando tecniche adeguate per schivare i colpi nemici, divincolarvi e contrattaccare. Quando vi troverete in situazioni particolarmente intricate, magari attorniati da guardie pronte ad uccidervi, potrete saggiamente optare per la fuga, magari guadagnando qualche appiglio che vi permetterà di raggiungere rapidamente i tetti, balzare qualche casa più in là e lanciarvi in un covone di fieno, celandovi fin quando le acque non si saranno opportunamente calmate, come vi segnalerà l'indicatore in alto a sinistra.
Le missioni risultano piuttosto interessanti, bontà anche di una storia intrigante, che man mano si svela, a piccole dosi, interessando il giocatore in maniera progressiva. L'unico pericolo è rappresentato da una certa ripetitività che vede il protagonista via via impegnato sempre nelle medesime 4 o 5 attività prima di giungere al compimento dell'assassionio, che rappresenta il momento clou di ogni quest.
Graficamente Assassin's Creed è quanto di più notevole ci sia capitato di trovarci davanti negli ultimi tempi. Le città sono realtà immense e maestose: vi potrete davvero rendere conto della loro vastità soltanto arrampicandovi sugli edifici più alti e guardandovi attorno stupefatti. Centinaia di palazzi, tutti effettivamente raggiungibili, realizzati in maniera impeccabile, con strutture poligonali dettagliate e texture di ottima fattura: tutti questi elementi concorrono a comporre un quadro generale dir poco stupendo, che le prime volte vi lascerà davvero senza fiato, complice una draw distance notevolissima, che solo in pochissimi frangenti mostrerà segni di cedimento. Il sistema di illuminazione è assolutamente all'altezza e nonostante non ci sia una alternanza tra il giorno e la notte, nel corso del tempo vedrete cambiare in modo sensibile l'incidenza dei raggi solari, in seguito al variare della composizione delle nuvole in cielo, sempre in costante movimento. Le ombre sono realizzate in maniera magistrale: passando ad esempio sotto una palma potrete osservare sulle spalle di Altair la proiezione di ogni singola foglia dell'albero, in un insolito, almeno in un videogioco, mix di giochi di luce tra raggi riflessi e self shadowing del personaggio su sé stesso, tanto da rischiare in alcuni momenti di ubriacare la vista di chi osserva un simile spettacolo. Le animazioni, dal canto loro, risultano sempre molto fluide, realistiche e convincenti. Solo in occasione dei combattimenti, in alcuni casi, abbiamo notato qualche problema nella giunzione dei movimenti, ma si tratta realmente di peccati veniali. La fluidità in generale di mantiene su ottimi livelli, generalmente ancorata ai 30 fps, con qualche incertezza dovuta a saltuarie perdite di sincronismo verticale. Il comparto audio non risulta certo da meno, soprattutto per quanto riguarda gli effetti sonori, convincenti e realistici in ogni frangente. Saltuariamente avrete l'occasione di ascoltare alcune melodie molto belle e d'atmosfera, soprattutto quando raggiungerete la cima di alcuni edifici, quasi a sottolineare l'impresa appena realizzata. Una particolare nota di merito per il doppiaggio in italiano davvero ben realizzato, sia per quanto riguarda i protagonisti che per i comprimari, tutti caratterizzati da un'ottima scelta delle voci e da una recitazione più che discreta.
Assassin's Creed
8.5
Voto
Redazione
Assassin's Creed
Assasin's Creed, pur non rivelandosi probabilmente un capolavoro a tutti gli effetti, come qualcuno avrebbe potuto attendersi, si configura comunque come un ottimo gioco, maestoso nel comparto tecnico, sia grafico che sonoro, e decisamente godibile grazie al livello di coinvolgimento offerto e alla possibilità di esplorare ogni singolo anfratto delle ambientazioni proposte, caratteristica questa che ne rappresenta il vero fulcro e punto di forza. Rimane la sensazione che approfondendo maggiormente alcuni aspetti, come l'interattività cogli NPC e una maggiore diversificazione delle missioni, che alla lunga possono risultare un po' ripetitive, Ubisoft avrebbe avuto tutte le carte in regola per creare un titolo davvero epocale. La strada comunque è aperta, le idee ci sono e ci aspettiamo molto per il futuro di questa saga che oggi comincia comunque decisamente col piede giusto.